Grande Marcia in Iraq per chiedere la fine dell’occupazione Usa: in Italia censurata, nel resto del mondo sminuita

Alla grande marcia in Iraq per chiedere la fine dell’occupazione statunitense, ha partecipato almeno un milione di persone, ma i media italiani l’hanno quasi ignorata, mentre nel resto del mondo è stata sminuita o, ancora peggio, le è stato attribuito un carattere settario.
Il 24 gennaio a Baghdad almeno un milione di persone ha partecipato ad una grande marcia per chiedere la fine dell’occupazione statunitense nel paese arabo, in seguito all’uccisione del generale Soleimani. In Italia, i nostri media gli hanno dedicato pochissimo spazio, mentre nel resto del mondo hanno presentato immagini volte a sminuire la grande partecipazione alla manifestazione. In alcuni casi si è voluto sottolineare il carattere settario della marcia, presentandola come un raduno degli sciiti.
L’agenzia britannica Reuters sul suo account Twitter ha pubblicato un tweet con questo messaggio: “No, No all’America: MIGLIAIA di iracheni marciano contro la presenza militare americana”. La pubblicazione è stata pubblicata accompagnata da una foto che mostra un piccolo gruppo di iracheni arrabbiati…

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★ Il Sussurro degli Spiriti
Guida medianica pratica per principianti ed esperti... ★
Ti sei mai chiesto come funziona la vita dopo la morte? E qual è il nostro scopo in quella presente?
“Il Sussurro degli Spiriti” è un libro novità che ha già conquistato moltissime persone.
Scritto da Alessandro Zucconi, medium e spiritual healer, questo libro è un racconto sull'Aldilà vissuto attraverso gli occhi di un Medium e anche una guida per trovare risposte nel senso della Vita.
Il libro è un compendio completo che, come mai prima d'ora, svela dettagliatamente come realmente funzioni la vita dopo la morte, l'Aldilà e l'intera Dimensione astrale abitata da Angeli, Arcangeli, Spiriti, Maestri Ascesi e defunti e come queste Entità, effettivamente, comunichino con noi, proteggendoci, guidandoci ogni giorno e aiutandoci a trovare lo scopo della nostra vita per l'evoluzione della nostra Anima e il compimento della nostra Missione su questa Terra.
Il libro si rivolge a tutti coloro che sentono l'esigenza di scoprire, comprendere e mettere in pratica il vero senso della propria vita e che sono disposti a fare un profondo lavoro di crescita su se stessi per imparare ad entrare in contatto con il proprio Sé Superiore.
Allo stesso tempo, si rivolge, anche a chi, già possedendo una spiccata "sensibilità" verso il mondo sottile, non è in grado di gestire le proprie capacità e ne è spaventato e/o sopraffatto, ma anche a chi, infine, è un operatore di Luce, un sensitivo, un Medium che vuole approfondire ed espandere le proprie tecniche, conoscenze e abilità.
Un testo ricco di spunti e contenuti, espressione di quella conoscenza autentica capace di offrire presenza, fermezza, potere e consapevolezza. ›››

Acqua del rubinetto, lo studio in Europa: il legame con il 5% di casi di tumore alla vescica

Lo studio è di quelli allarmanti e mette in evidenza come il 5% dei casi di t-umore alla vescica che si registrano in Europa, ovvero uno su venti, sarebbe collegato ai prodotti chimici presenti nell’acqua del rubinetto.
Il totale dei casi è di 6.561 l’anno, in 26 Paesi del continente. Lo mette in luce la ricerca pubblicata su Environmental Health Perspectives, da cui emerge che concentrazioni massime dei contaminanti hanno superato il limite di 100 microgrammi per litro in nove paesi, inclusa l’Italia. Insomma, bere l’acqua del rubinetto potrebbe essere molto pericoloso per la vostra salute…

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Sahel, il rischio di un Nuovo Califfato… l’ombra Jihadista sull’Africa

Mentre tutti stanno parlando di Libia, c’è una profonda crisi terroristica in Sahel.
La crisi in Libia è al centro dell’attenzione diplomatica mondiale, ma in tal modo eclissa quella in atto nei Paesi confinanti del Sahel: questi sono ostaggio di una crescente instabilità, alimentata proprio dall’annoso conflitto libico, ma sul quale finora non hanno voce in capitolo. Eppure, i gruppi armati jihadisti attivi a sud del Sahara dal 2012 puntano a costruire un nuovo califfato, proprio alle porte della Libia e dell’Europa. Negli ultimi giorni è stato il presidente francese Emmanuel Macron ad evidenziare il collegamento tra i due scenari e l’urgenza di arginare la minaccia terroristica nel Sahel.
La scorsa settimana il ministro della Difesa francese, Florence Parly, è stata nel Sahel, accompagnata dai suoi omologhi di Portogallo, Svezia e Estonia, Paesi impegnati nella nascente forza Takuba – che in tamashek, la lingua dei Tuareg, significa “spada” – ovvero un raggruppamento di forze speciali europee che dovrebbe essere operativo in estate. La visita ha seguito di una settimana il vertice di Pau, in Francia, dove i governi di Parigi e del G5 Sahel (Mali, Niger, Burkina Faso, Ciad e Mauritania) hanno annunciato una serie di misure per recuperare il terreno sui gruppi armati, tra cui la creazione di una “coalizione per il Sahel”

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Virus Cina, “probabile diffusione globale”: scienziati Usa e Russia al lavoro

“Il potenziale impatto delle epidemie da nuovo Coronavirus è elevato ed è possibile un’ulteriore diffusione globale”.
Ad affermarlo, in un aggiornamento appena diffuso, sono gli esperti dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), che già ieri avevano alzato la guardia sul nuovo coronavirus cinese, simile alla Sars.
Le autorità sanitarie cinesi hanno confermato la trasmissione da uomo a uomo continua l’Ecdc – e si ritiene che 15 operatori sanitari siano stati infettati a Wuhan. La fonte originaria dell’epidemia rimane sconosciuta e sono previsti ulteriori casi, e decessi, a Wuhan e in Cina. È possibile – aggiungono gli specialisti dell’Ecdc – che vengano rilevati ulteriori casi tra i viaggiatori da Wuhan ad altri Paesi”

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Il dramma degli Indigeni Jenu Kuruba sfrattati dalle loro terre ancestrali

di Dominella Trunfio
Ogni giorno, lottano per non essere sfrattati dalle loro terre ancestrali che si trasformano in riserve per le tigri di Nagarhole.
Migliaia di comunità indigene in India sono costrette a lasciare i villaggi per ordine del governo e i loro figli non sono più liberi di vivere a contatto con la natura. “Ci hanno portato fuori dalla foresta e hanno limitato le nostre vite”, dice uno di loro.

Adesso due tribù hanno scritto alle autorità statunitensi sollecitandole a non sostenere un progetto conservazionista che potrebbe comportare il loro sfratto. In India, i Jenu Kuruba (“raccoglitori di miele”), si oppongono al finanziamento, da parte dell’US Fish and Wildilife Service, di un progetto concepito per le loro terre, nello stato di Karnataka, sede della Riserva delle Tigri di Nagarhole.
Il progetto è in collaborazione con WCS India (Wildlife Conservation Society) che ha come obiettivo quello di “facilitare il trasferimento volontario, finanziato dal governo, delle famiglie che vivono all’interno della foresta verso nuove aree al di fuori della stessa”. Ma i Jenu Kuruba vogliono rimanere nelle loro terre ancestrali, che difendono in nome di Madre Natura. Molti di loro sono già stati trasferiti e hanno raccontato a Survival international, l’organizzazione da sempre a fianco dei popoli indigeni, il dramma di vivere lontani. Uno di loro ha parlato di “una specie di tortura”

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Neoliberismo e Plutocrazia: gli assassini del Mondo

Multinazionali e Grandi Banche d’affari sono “i padroni dell’umanità”, che in gran parte sembra perfino soddisfatta da questa dittatura.
Noam Chomsky, considerato il maggior linguista vivente, dichiara: “Si credono i padroni dell’umanità e purtroppo lo stanno diventando: la politica democratica ha cessato di resistere loro, spianando la strada alla dittatura incondizionata dei poteri forti, economici e finanziari, che ormai dettano le condizioni della nostra vita pubblica“.
E ancora: “Le nostre società stanno andando verso la plutocrazia. Questo è il Neoliberismo”. “Gli Oligarchi globali, signori delle multinazionali e grandi banche d’affari, sono i padroni dell’umanità”.
Purtroppo, la cosa peggiore è che gran parte di quell’umanità già schiavizzata e asservita a questo infame disegno globale, si mostra soddisfatta da questa dittatura

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Per Trump cosa c’è di meglio di una Guerra per tirarsi fuori dai guai ed essere rieletto?

di Paolo Ermani
Che coincidenza incredibile! C’è un presidente in piena fase di impeachment nell’anno delle elezioni presidenziali e come per miracolo, ecco arrivare in suo soccorso la possibile guerra con l’Iran. Per sperare nella rielezione.
Nel 2011 l’attuale presidente degli USA Donald Trump affermava pubblicamente che l’allora presidente Obama voleva fare scoppiare una guerra con l’Iran per essere rieletto. Ma, ironia della sorte, Obama non ha fatto una guerra con l’Iran e invece sembra che ci riesca, provocandola direttamente, proprio il militarista convinto che crede all’uso della forza, come si autodefinisce lo stesso Trump.
Che coincidenza incredibile! C’è un presidente in piena fase di impeachment nell’anno delle elezioni presidenziali e come per miracolo ecco arrivare in suo soccorso la possibile guerra con l’Iran. Che poi sia una guerra combattuta in maniera tradizionale o fatta con attacchi mirati a diversi obiettivi dislocati anche al di fuori dei due paesi, poco importa, l’importante è alzare la tensione e distogliere quella dell’opinione pubblica dai guai del presidente in carica. In fondo è un vecchio classico, una storia che si ripete puntuale. Nel 1997 ci fecero pure un film le star di Hollywood su un argomento simile e si intitolava “Wag the dog”, tradotto in italiano maldestramente con “Sesso e potere”…

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Pompeo: la Nuova Politica degli Stati Uniti autorizza attacchi di droni a Leader russi e cinesi

di Gordon Duff
Il presidente Trump, non di rado, ha posto l’assassinio di Vladimir Putin come ipotesi “sul tavolo”, come parte di una nuova politica, una politica in diretto contrasto con il diritto americano e internazionale.
Questa non è solo una vasta politica contro coloro che Washington ritiene nemici, ma la Russia è stata specificatamente indicata come obiettivo per omicidi di alto livello al fine di ottenere un cambio di regime. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo, durante un discorso politico presso l’Hoover Institute della Stanford University il 13 gennaio 2020, ha delineato la nuova politica. Il titolo del discorso era “La restaurazione della deterrenza, l’esempio iraniano”.
L’istituzione Hoover ha una lunga storia di legami con la CIA e riceve finanziamenti privati ​​segreti da una varietà di “strani compagni di merende:”
– La “Fondazione Bradley”, viene citata dal Consiglio delle relazioni islamiche americane per islamofobia e odio.
– La “Scaife Family Foundation”, ormai da lungo tempo ceduta da Richard Mellon Scaife, miliardario estremista di destra che impiegava un esercito di agenti di sicurezza privati, ​​usati per minacciare membri della stampa, e coinvolto nella morte di Steve Kangas, fondatore della stampa indipendente americana.
– La “Castle Rock Foundation”, un fronte per Adolf Coors, uno dei maggiori finanziatori di estremismo di destra e di russofobia negli Stati Uniti.
– La “Koch Foundation”, il più grande finanziatore per il negazionismo climatico attraverso i profitti dell’industria carbonifera…

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Le “Lofoten”… isole di un altro Mondo

di Gabriele Bordogna
Le Lofoten. Vedendole spuntare all’orizzonte, arrivando sul traghetto da Bodø, sembrerebbero il nascondiglio perfetto per banchi di mostri marini e insediamenti di vichinghi.
Se ci fossero arrivati i romani, sulle mappe avrebbero scritto “Hic sunt dracones”, con un bel disegno di un mostro accanto. Cime acuminate che nascono direttamente dal mare, sfumate dalle nuvole e impolverate dalla luce artica, valli ombrose incastonate tra i precipizi e tratti di pianura improvvisa, come lingue di terra scampate alla furia, che a volte si scatena in quei tratti di mare.
Le Lofoten, un arcipelago norvegese oltre il Circolo Polare Artico, che si dispone ad arco tra il Mar Glaciale Artico e il Mare di Barents, al largo di Bodø, e che si riunisce alla terraferma tramite ponti-istmi poco a sud di Tromsø, hanno conquistato l’immaginario di artisti e scrittori fin dai viaggi sette e ottocenteschi, identificandosi perfettamente come uno di quei luoghi in cui avvertire il senso del sublime e la potenza devastatrice della Natura

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Salvini: “Mandatemi a processo, sono un uomo felice”

“Mandatemi a processo, sono un uomo felice”, dice Matteo Salvini salutando i suoi supporter. E poi afferma che centinaia di avvocati sono pronti a difenderlo. Esordisce così il saluto di martedì mattina di Matteo Salvini, mentre raggiunge le varie tappe in programma del suo tour elettorale.
Le parole giungono dopo la decisione della Giunta delle immunità parlamentari del Senato, di mandare il senatore Matteo Salvini a processo per il caso Gregoretti. Ieri la riunione della Giunta ha però riservato un doppio colpo di scena, il primo organizzato dalla maggioranza (Pd, M5s, Italia Viva e Leu) che non si sono presentati; il secondo colpo di scena lo hanno riservato i senatori leghisti, i quali, su ordine di Salvini, hanno deciso per il sì al processo al loro “Capitano”. E sempre ieri, la Lega per Salvini premier ha aperto il sito web Digiuno per Salvini per sostenere attraverso l’astensione dal cibo il “martire” Salvini. In 3.831 hanno aderito al momento all’iniziativa…

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