di Massimo Mazzucco
Il 13 luglio Trump ha vinto le elezioni.
Lo scarto di un centimetro, nella traiettoria del proiettile, poteva determinare la sua morte oppure la sua santificazione. Gli è andata bene, e ora Donald Trump, agli occhi dei suoi sostenitori, è santo a tutti gli effetti.
E la sua presenza di spirito, nel sollevare subito il pugno e gridare “Fight! Fight! Fight!” mentre lo portavano via sanguinante, ha dimostrato come sia dotato di un istinto primordiale che gli permette di trasformare qualunque attacco alla sua persona in qualcosa che lo rende eroico agli occhi del suo pubblico.
Che siano le accuse diffamanti di Stormy Daniels o un proiettile alla testa, Trump riesce sempre ad apparire come vittima eroica delle avversità che incontra sul suo cammino.
E vedrete che nei prossimi giorni, quando avrà modo di articolare meglio quello che gli è successo, presenterà questo attentato come un gesto disperato da parte del Deep State che vuole farlo fuori perché lui è un personaggio scomodo, controcorrente, e quindi sostanzialmente dalla parte del popolo.
Per questo dico che Trump ieri ha vinto le elezioni: perché da domani fino al 7 di novembre potrà recitare tranquillamente la parte della vittima di quel potere oscuro che lui naturalmente vuole combattere in nome di tutti gli americani.
E beato chi ci crede.
Articolo di Massimo Mazzucco
Fonte: https://luogocomune.net/news-internazionali/attentato-a-trump