Il presidente siriano Bashar al-Assad ha avvertito che gli Stati Uniti e Israele sostengono i terroristi per mantenerli attivi
“Gli Stati Uniti vogliono che i gruppi terroristici continuino ad operare in tutta la regione”, ha dichiarato, questo pomeriggio, il presidente siriano, prima di notare che le sanzioni che Washington impone alla Siria sono prodotte nel quadro del suo sostegno agli estremisti che operano nel paese arabo.
Nelle dichiarazioni rese durante l’inaugurazione della terza legislatura dell’Assemblea del popolo siriano (Parlamento), Al-Assad ha criticato il nuovo lotto di sanzioni statunitensi, ai sensi del cosiddetto “Caesar Act”, che, secondo il presidente, ha inflitto gravi danni alle persone e all’economia della Siria, soprattutto nel mezzo della nuova pandemia di coronavirus.
Le sanzioni statunitensi, ha proseguito Al-Assad, privano la Siria delle forniture di base. Per questo il capo dello Stato ha sollecitato il popolo siriano ad aumentare la produzione e l’autosufficienza per rispondere al blocco Usa. Per raggiungere questo obiettivo, il presidente ha sottolineato l’importanza di utilizzare la moneta nazionale per rafforzarne il valore, il che comporterà il fallimento dei piani del nemico, così come i terroristi sono stati sconfitti dalle forze siriane.
Israele attacca la Siria per facilitare l’ISIS-Daesh
Inoltre, il presidente siriano ha condannato le aggressioni del regime israeliano contro il territorio siriano e ha specificato che il recente attacco aereo israeliano contro la provincia di Deir Ezzor, nella Siria orientale, è stato prodotto per facilitare il movimento dei terroristi del Daesh.
Il governo di Damasco ha ripetutamente denunciato che Washington e il regime di Tel Aviv stanno appoggiando gruppi terroristici per prolungare la guerra in Siria. Da parte loro, gli stessi estremisti hanno riconosciuto i loro legami con gli Stati Uniti e Israele.
Inoltre, Al-Assad ha ribadito che il Golan, un territorio siriano che il regime israeliano occupa dal 1967, è una parte inseparabile del territorio siriano e nemmeno la decisione di “un regime di occupazione illegale” di annetterlo potrebbe cambiare il suo status, ha insistito.
In un’altra parte delle sue dichiarazioni, Al-Assad, ha ringraziato Russia e Iran per il sostegno fornito al governo siriano nella lotta contro la piaga del terrorismo, e ha sottolineato la necessità di continuare il dialogo, soprattutto dopo le elezioni legislative, al fine di poter risolvere le differenze e i problemi di cui soffre il paese arabo.
“Il Parlamento è il principale anello di congiunzione tra il popolo e i leader politici del Paese”, ha sottolineato, elogiando la “vera competenza” che è stata osservata durante queste elezioni, nonostante la pandemia di coronavirus.
Dopo aver criticato coloro che diffondono il pessimismo, nonostante tutti i sacrifici fatti dal governo siriano per porre fine alla crisi che il Paese soffre dal 2011, Al-Assad ha invitato i siriani a rimanere ottimisti e determinati a superare le sfide, i problemi.
I siriani hanno votato il 19 luglio, in più di 7.000 seggi elettorali distribuiti in gran parte del territorio del paese, controllati dal governo. Il partito Baath, la formazione politica a cui appartiene Al-Assad, ha vinto le elezioni parlamentari a maggioranza.