Annuncio choc di “Italo-Ntv”: ​”Entro 2 mesi treni fermi”

di Federico Garau

AD di “Italo-Ntv”: “Se permangono certe condizioni dal 1 ottobre ridurremo i servizi da 87 a 60 giornalieri. Quindi nel giro di due mesi ci fermeremo con gravi ripercussioni sull’occupazione”.

binari morti – italo taglierÀ 27 collegamenti dal primo ottobre sulle tratte meno frequentate – ntv - Dagospia

“C’è disparità tra i mezzi di trasporto e c’è anche tra imprese concorrenti. Trenitalia, da azienda di Stato, opera anche gli intercity e i regionali”, spiega l’amministratore delegato che chiede di innalzare la soglia di capienza fino all’80%.

Le limitazioni anti-Coronavirus, che prevedono una drastica riduzione del numero dei passeggeri sui treni dell’Alta velocità, porteranno presto delle pesanti ripercussioni economiche, ne è convinto l’amministratore delegato di “Italo-Ntv”, Gianbattista La Rocca, il quale esprime tutte le sue perplessità e preoccupazioni in un’intervista concessa a “Repubblica”.

Se permangono certe condizioni nel giro di due mesi ci fermeremo con gravi ripercussioni sull’occupazione: ci sono 1.500 famiglie a rischio che arrivano a 5 mila considerando l’indotto”, spiega al giornalista l’amministratore delegato di Italo-Ntv, come riportato dal quotidiano. La speranza è quella che il comitato tecnico scientifico a cui si appoggia il governo Conte possa fare marcia indietro e riconsiderare il provvedimento ritenuto troppo rigido, dato che a causa di esso sia i convogli di Italo che i Frecciarossa (ovvero i treni dell’Alta velocità) vedranno limitare la propria capienza al 50% dei posti disponibili totali, contro un ben più ampio 80% concesso invece al resto del trasporto pubblico locale. Una scelta che lo stesso La Rocca non esita a definire senza mezzi termini “norma Arlecchino”.

“C’è disparità tra i mezzi di trasporto e c’è anche tra imprese concorrenti. Trenitalia, da azienda di Stato, opera anche gli intercity e i regionali. Sono tratte sussidiate mentre noi andiamo avanti con le nostre forze, senza alcun aiuto pubblico“, spiega ancora l’amministratore delegato. “I nostri ricavi dipendono solo dai biglietti venduti. Abbiamo due conti economici completamente differenti”.

Una crisi comunque già ampiamente avviata e documentabile, tanto che al momento risulta difficile addirittura arrivare a coprire il totale dei costi operativi. “In 9 anni abbiamo acquistato 51 treni, che vanno pagati. La situazione è ingestibile e non vorrei che ciò apparisse come una minaccia: è solo la costatazione che con questo livello di ricavi l’azienda non ce la fa a stare in piedi“, dichiara ancora La Rocca. “Se permangono certe condizioni dal 1 ottobre ridurremo i servizi da 87 a 60 giornalieri. Quindi nel giro di due mesi ci fermeremo con gravi ripercussioni sull’occupazione”.

Il rischio concreto, quindi, è che nell’ambito dell‘Alta velocità, così permanendo la situazione, non esisterà più un concorrente privato. Sono 200 milioni di perdite complessive, mentre la previsione per quanto riguarda la chiusura dei conti è di 400 milioni in rosso. L’unico modo per evitarlo sarebbe quello di innalzare fino all’80% la soglia della capienza massima dei treni, come per i regionali e gli intercity, spiega in conclusione il rappresentante di Italo-Ntv.

Articolo di Federico Garau

Fonte: https://www.ilgiornale.it/news/cronache/allarme-italo-norme-anti-covid-entro-2-mesi-treni-fermi-1890691.html

IL GRANDE FRATELLO CI GUARDA
Le armi del controllo sociale e la sorveglianza tecnologica
di Giuseppe Balena

Il Grande Fratello ci Guarda

Le armi del controllo sociale e la sorveglianza tecnologica

di Giuseppe Balena

Esiste ancora la privacy o siamo tutti controllati? Come viene violato sistematicamente e quotidianamente il nostro diritto alla riservatezza?

Telecamere, navigatori satellitari, cellulari, smart tv, controllo delle transazioni commerciali e finanziarie: siamo forse tutti sotto controllo come profetizzava in 1984 George Orwell?

Lo scopo del libro è analizzare nel dettaglio le modalità di controllo esercitate nei confronti dei cittadini, in particolare le tecniche del controllo nella vita quotidiana e come queste siano subdole, invisibili ed enormemente estese.

L'autore rintraccia le origini della sorveglianza e del controllo nei confronti di tutti noi, arrivando a individuare la linea futura di avanzamento di questo processo, analizzando il ruolo preminente dello sviluppo tecnologico e l'intreccio controverso con le grandi multinazionali del settore.

Il testo è un viaggio nell'evoluzione della sorveglianza del cittadino effettuato dai poteri forti e dai grandi colossi commerciali.

Dalla New Surveillance alle attività dell'NSA, fino alle vicende recenti di Wikileaks. Dalla tecnologia RFID al riconoscimento biologico; dal controllo effettuato tramite i social network fino allo sviluppo controverso del cosiddetto "Internet delle cose".

Leggendo questo libro scoprirai:

  • il controllo di massa tramite la tecnologia;
  • il controllo delle transazioni finanziarie (carte di credito, uso limitato del contante) e commerciali (il codice a barre, smart card, card delle promozioni);
  • i microchip e il controllo RFID nei prodotti di consumo;
  • gli scenari futuri e la deriva virtuale.
...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *