di Marco De Biagi
L’amicizia “vera” di questi tempi è, senza forse, uno dei beni più preziosi che si possa desiderare… o possedere.
Infatti quando ci sentiamo veramente soli, quando ci sembra che le cose non vadano bene, quando non abbiamo più risposte da darci… a chi mai potremmo appellarci? Ad un amico, ad un’amica. Questo perché l’amicizia è circondata da valori come la lealtà, il supporto, la fiducia, che sono ossigeno puro per l’anima.
Esiste, tuttavia, oltre all’amicizia anche la meditazione, che se praticata con sincerità e costanza, può portarci a sperimentare un’alleanza con noi stessi in grado di fornirci proprio quei valori speciali.
Quando penso ad un amico mi viene in mente una persona su cui sai di poter contare, anche se non in qualsiasi circostanza, ma almeno hai la certezza che ti fa sapere che non può, senza sotterfugi, e ti dice le cose come stanno. Un amico, e parliamo di amici sinceri, è nobile nel senso che non ti tradisce magari per soldi, per far piacere ad un altro o per soddisfazioni sentimentali ecc. E’ questa nobiltà, questa coerenza che oggi, chi più chi meno, abbiamo perso, e che desideriamo recuperare perché sentiamo che ci darà forza, che ci farà tornare a quello che eravamo, o ci donerà un’altra volta quello che, nel corso della vita e delle disavventure, abbiamo perduto.
Sviluppare amicizia vera con se stessi non è sempre facile, infatti per farti un amico… devi almeno prima conoscerlo! Questo è il dramma delle persone di oggi: pensano di conoscersi, ma quello su cui fanno affidamento, di norma, è la loro posizione sociale (il lavoro), la busta paga, il modo di vestire, gli interessi, le relazioni, gli hobbies e così via… raramente s’incontra una persona che fonda la sua certezza di vita sul suo essere primariamente un essere umano, indipendentemente dal resto. In questo senso, sviluppare intimità con il proprio sé tramite la meditazione, ci aiuta a dissolvere la paura di ritrovarci unicamente con noi stessi.
Se non mi do la possibilità, almeno per pochi minuti al giorno, di passare del tempo di qualità con me, come potrò diventarmi amico? Come è possibile? Ecco perché la maggior parte della gente sta male, è insoddisfatta… è chiaramente una conseguenza comportamentale di questo distacco dalla nostra essenza interiore. Come starebbero, ad esempio, due amanti se non si potessero vedere mai?
Devo poter lasciare un po’ di ossigeno (di tempo) a me stesso, altrimenti scoppio… La spiritualità, la meditazione, non sono strumenti per estraniarsi o destinati a pochi eletti, ma stili di vita facilmente integrabili nella nostra esistenza, che possono regalarci quel benessere reale che andiamo desiderando, la quiete ed il piacere che si prova in compagnia solo di veri amici.
Ciò che dovremmo fare, ciò che questa intima relazione ci chiede, è di donarle un po’ di tempo, impegnandoci a rispettare questo incontro bellissimo, per poi avere la possibilità di condividerlo con gli altri, se lo desideriamo… Dobbiamo solo sperimentare quel piacere! La regola è: basta poco tempo al giorno, senza strafare.
Università Spirituale Brahma Kumaris
Rivisto da Conoscenzealconfine.itFonte: http://formazionespirituale.org