Acqua del rubinetto, lo studio in Europa: il legame con il 5% di casi di tumore alla vescica

Lo studio è di quelli allarmanti e mette in evidenza come il 5% dei casi di tumore alla vescica che si registrano in Europa, ovvero uno su venti, sarebbe collegato ai prodotti chimici presenti nell’acqua del rubinetto.

Il totale dei casi è di 6.561 l’anno, in 26 Paesi del continente. Lo mette in luce la ricerca pubblicata su Environmental Health Perspectives, da cui emerge che concentrazioni massime dei contaminanti hanno superato il limite di 100 microgrammi per litro in nove paesi, inclusa l’Italia. Insomma, bere l’acqua del rubinetto potrebbe essere molto pericoloso per la vostra salute.

Dalla ricerca sono escluse Bulgaria e Romania. Lo studio ha stimato la media annua dei livelli di “trialometani” pari a 11,7 microgrammi per litro. I paesi con le medi più basse sono risultati essere Danimarca e Paesi Bassi (0,2 microgrammi), i valori medi più elevati sono stati invece osservati a Cipro (66,2 microgrammi) e a Malta (49,4).

Per quel che riguarda l’Italia, sono stati trovati collegamenti con 336 casi. Manolis Kogevinas, coautore dello studio, ha spiegato che “negli ultimi 20 anni, sono stati fatti grandi sforzi per ridurre i livelli di trialometani in diversi paesi dell’Ue. Tuttavia prosegue i livelli attuali in alcuni paesi potrebbero ancora comportare un notevole onere per il cancro alla vescica, che potrebbe essere evitato ottimizzando il trattamento delle acque”.

Fonte: https://www.liberoquotidiano.it/news/scienze—tech/13556173/acqua-rubinetto-studio-legame-tumore-vescica.html

LA GRANDE VIA
Alimentazione, movimento, meditazione per una lunga vita felice, sana e creativa
di Franco Berrino

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Partendo dal presupposto che non si deve mangiare troppo e si deve cercare di mangiare in modo corretto, questo libro ci offre degli utili suggerimenti.

C’è infatti un abuso del consumo del latte e del formaggio di mucca che stimola i fattori di crescita che, purtroppo, sono più alti nei malati di cancro.

Lo zucchero poi andrebbe molto limitato perché è solo un modo per far sembrare buone delle cose che buone non sono, ma in realtà, secondo Berrino, l’uomo nella sua storia non ha mai mangiato zucchero, ma oggi lo troviamo dappertutto: nei piselli in scatola, nel pane, nelle fette biscottate. Questo perché la qualità degli ingredienti di base è pessima. Lo zucchero fa male, soprattutto nella forma liquida: quindi le bevande zuccherate e gasate sono la principale causa di obesità nei bambini. La sua peculiarità è quella di essere ingerito volentieri anche quando si è sazi.

Allora qual è il miglior modo per dolcificare? La frutta. Un’ottima colazione, per esempio, è quella fatta col muesli, fatto con fiocchi d’avena, uva sultanina e frutta secca.

Allora cosa si deve mangiare, visto che anche l’uso delle proteine è essenziale, ma deve essere ridotto? La raccomandazione del mondo della ricerca scientifica è quella di basare l’alimentazione quotidiana su cibi di natura prevalentemente vegetale, non industrialmente raffinati: non la farina bianca, ma quella integrale; non il pane bianco, ma quello integrale e così per il riso. Quindi è bene scegliere su un’ampia varietà di cereali non raffinati industrialmente, di legumi, di verdure, di frutta.

Quali sono i segreti della longevità? Quali mezzi abbiamo a disposizione per mantenerci sani, creativi e felici? Come possiamo ridurre lo stress, migliorare la qualità del sonno e potenziare la nostra intelligenza emotiva, intuitiva e creativa?

Sono alcune delle domande a cui hanno cercato di rispondere Franco Berrino e Luigi Fontana, integrando i risultati delle loro ricerche con le conoscenze scientifiche più avanzate e la sapienza empirica di alcune delle più antiche tradizioni mediche e filosofiche.

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