Questo messaggio è rivolto soltanto a coloro che possono capire…
Dobbiamo avere il coraggio di tornare indietro, non abbiamo scelta… Essere venuti avanti in avanscoperta e rimanere fermi nel nostro paradiso ad attendere che gli altri ci raggiungano, in questo momento di grande scelte, significa commettere il più grande peccato di superbia possibile…
Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare i nostri santuari personali e tornare nei luoghi dai quali siamo fuggiti. Non dobbiamo avere paura, perché adesso sappiamo come fare. Purtroppo gli eventi sono stati anticipati a causa delle reazioni prevedibili, e non possiamo attendere impassibili, dobbiamo agire senza interferire in modo diretto.
I singoli elementi sono stati tutti creati o ripristinati, manca la scintilla che abbia la forza di metterli in comunione e noi e le nostre energie, possiamo essere quel detonatore…
Non dobbiamo usare alcun linguaggio verbale, né possiamo cercare di convincere alcuno, il verbo è estensione del pensiero e le forme pensiero si sono evolute al contrario dei vocabolari, cosicché questi ultimi non sono più in grado di essere vettori.
Dobbiamo semplicemente tornare e lasciare che la nostra semplice presenza, possa far rinascere sensazioni perdute, possa in qualche modo per via empatica portare conforto e speranza, e riaccendere la fiamma del calore umano nei rapporti interpersonali, facendoci riconoscere come simili e permettere agli altri di essere attratti semplicemente dal profumo di pulito…
Soltanto così, in questo particolare momento epocale di svolte irreversibili, potremmo fornire la forza inconsapevole di spezzare le catene che ci tengono sottomessi… è essenziale non usare alcuna forma di convincimento, deve avvenire tutto in modo spontaneo, quando avvertiremo l’esigenza di tornare ai nostri monasteri, può darsi che quache altro ci chieda di sua spontanea volontà di mostrargli la strada e quello sarà il nostro compito, accompagnarli, ma solo e soltanto se ci verrà richiesto…
Purtroppo in questo momento, è iniziata la battaglia per formare le masse critiche e dobbiamo dare il nostro contributo, solo e soltanto nei modi consentiti, in questo momento dobbiamo essere dei traghettatori silenziosi al servizio di coloro che hanno esigenza di esplorare, ma che sono ancora confusi…
Fonte: http://indaco-lasentinella.blogspot.it/