di Nino Spirlì
Eh, sì! Facci la santa cortesia, caro Presidente Putin, di rivolgere un paio di decine di migliaia di cosacchi verso l’Italia. E facci tuoi!
Ci resti solo Tu come aiuto serio, credibile e concreto contro questa Europazza antitaliana, questi governanti imbecilli, queste signorine istituzionali dalle fantasie eroticoamoraliste, questi politici pinocchi e strafottenti, queste teste di cardo di italioti confusamente e avidamente satolli di hotdog di porco e chebab d’agnello, questi gheiarcobalenati violenti saccenti e pretenziosi, queste tonache bianco sangue che blaterano da balconi e amboni, questa catasta di finti buoni e veri accoglioni che ci stanno meticciando con la peggiore feccia raccattata nei continenti limitrofi…
Se trovi cinque minuti di tempo, inviaci una flotta, che ne so, dei sottomarini, dei tupolev carichi, dei camion… Vedi Tu. A Te, fortunatamente, non manca la competenza e l’inventiva. Ed io, Dio mi perdoni, dimenticando il peso che provo sul cuore nel chiedere aiuto ad un (ex)comunista, penso che, tutto sommato, meglio Tu che questo pattume che ci circonda!
Se riesci a fare in fretta, senza far passare questi drammatici giorni di mare calmo e tempo favorevole, sarebbe più gradito il Tuo intervento. Così, in autunno, saremmo già svuotati del di più che è sbarcato negli ultimi anni sulle nostre coste, nei nostri porti, e che si è spalmato lungo tutto lo Stivale, occupando e pisciando tutti i marciapiedi d’Italia; avremmo già chiuso quelle migliaia di moschee clandestine, messe su da altrettanti imam clandestini e fedeli clandestini; avremmo già ripulito le nostre città di predatori e scippatori che nomadeggiano per tutta la penisola, zingarando fra luoghi turistici e paesini di pensionati (ghiotti bocconi per figli di puttana senza fissa dimora); avremmo già potato la lingua a quei predicatori biancosangue, che stanno impalando Cristo da dentro le Sue Divine Carni…
Faccelo un pensierino, Vladimir Vladimirovic. Perché qui il vento è cambiato. La Gente Italiana si sta svegliando e sta cominciando ad assestare i primi calci in culo ai bugiardi in poltrona. Se, poi, all’orizzonte si vedesse stagliarsi la Tua stella, sai che siringata di ottimismo per il mio Popolo…
Pensaci…
Articolo di Nino Spirlì
Fonte: http://blog.ilgiornale.it/spirli/2017/06/28/putin-invadici-per-favore/