Morbillo in Mongolia: con il 99% di copertura… 50.000 casi!

Morbillo in Mongolia: per l’OMS il paese è free dal 2014. Eppure negli ultimi 2 anni si sono verificati 50.000 casi con il 99% di copertura. Qualcosa non torna?

Copertura vaccinale MongoliaSembra uno scherzo ma non è così. Nel 2014 la Mongolia è stata dichiarata morbillo-free dall’OMS, con grandi feste e celebrazioni nel paese. Il riconoscimento arriva dopo 3 anni in cui non si sono verificati casi di malattia. Tutto bellissimo, morbillo sconfitto, 99% di copertura vaccinale.

«È uno dei più bei giorni della mia vita – ha dichiarato Ulziidelger Unenbat, operatrice vaccinale da più di vent’anni. Non ho mai smesso di spiegare ai genitori l’importanza di vaccinare i propri figli. E vivo questo successo della Mongolia contro il morbillo, anche come una vittoria personale».

Jalkhaa Kupul, consulente del Centro nazionale di sanità pubblica del Ministero della salute della Mongolia, spiega: «Dal 1920 al 1950, in Mongolia, praticamente tutti i bambini si ammalavano di morbillo e tra il 1960 e il 1980 era una delle principali cause di morte al di sotto dei 4 anni di età».

Bufala Mongolia morbillo freeAncora una volta, la vaccinazione salva il mondo dal morbillo… E poi il dramma. Ben 50.000 casi negli ultimi 2 anni. E l’immunità di gregge? Diciamo che sono diverse le domande che possono essere fatte, ma che forse sono le risposte che non piacciono.

E se succedesse questo anche in Italia? E se fosse impossibile sconfiggere il morbillo? E se quei fatturati annuali enormi delle case farmaceutiche sulle vaccinazioni venissero invece usati per una prevenzione intelligente? Possiamo solo fare domande. Di certo, dai dati emerge chiaramente come il morbillo-free sia stata una bella bufala. La copertura al 99%.. altra grande bufala. Ed ancora ci facciamo prendere in giro? 

Fonte: http://www.medicinapiccoledosi.it/vaccinazioni/mongolia-morbillo-free-50-000-casi/

LE VACCINAZIONI DI MASSA
Prevenzione, diagnosi e terapia dei danni
di Roberto Gava

Le Vaccinazioni di Massa

Prevenzione, diagnosi e terapia dei danni

di Roberto Gava

Con il contributo scientifico e professionale di: Moira Andreani, Federico Balzola, Massimo Borghese, Saverio Crea, Ferdinando Donolato, Nadia Gatti, Giampaolo Giacomini, Susanna Mazzucchelli, Dario Miedico, Gabriele Milani, Stefano Montanari, Fabrizio Niglio, Nadia Picariello, Maurizio Proietti, Eugenio Serravalle, Claudio Simion, Paola Tataseo, Roberto Vecchione, Luca Ventaloro, Franco Verzella, Giulio Viganò, Associazione Vaccinare Informati, Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà di Vaccinazione (Comilva), Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni (Corvelva), Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino (Condav)

I genitori che si chiedono se è veramente utile vaccinare i propri figli hanno difficoltà nel trovare informazioni esaurienti e obiettive, perché molto spesso non ritengono soddisfacente la comunicazione offerta dai Servizi Vaccinali delle ASL.

Infatti, è prassi comune:

  • non informare che le vaccinazioni obbligatorie per Legge sono solo 4 (mentre si propone l'Esavalente che contiene 6 vaccini);
  • negare i rischi gravi e sottovalutare la frequenza delle reazioni avverse;
  • non dare notizia dell'esistenza di una Legge che riconosce un indennizzo ai danneggiati da vaccino;
  • non ricordare che nel Veneto le vaccinazioni pediatriche non sono più obbligatorie e in molte Regioni il rifiuto a vaccinare è depenalizzato.

Molti genitori e operatori sanitari si chiedono se le patologie allergiche, autoimmunitarie, neurologiche e comportamentali, che in questi ultimi anni sono in costante aumento, abbiano un nesso e un rapporto di causalità con la pratica delle vaccinazioni di massa.

Negli USA si stima che 1 bambino su 6 presenti difficoltà di apprendimento, 1 su 9 asma bronchiale, 1 su 10 ADHD (sindrome da deficit di attenzione con iperattività), 1 su 88 comportamenti autistici, 1 su 450 diabete mellito insulino-dipendente.

In Italia non abbiamo nemmeno dati ufficiali: i danni da vaccini sono sottostimati e addirittura negati, mentre sono in netta crescita le denunce dei genitori che attribuiscono le patologie invalidanti dei loro figli ai vaccini eseguiti nei primi due anni di vita.

In controtendenza rispetto alle normative europee, nel nostro Paese permane l'obbligo vaccinale e l'offerta di nuovi vaccini è in costante aumento, nonostante la totale assenza di studi scientifici a lungo termine indipendenti dall'Industria Farmaceutica che dimostrino sia l'utilità sia l'innocuità di queste vaccinazioni nei Paesi industrializzati.

Scopo del libro è fornire una riflessione scientifica critica sulla pratica delle vaccinazioni di massa e diffondere un'informazione aggiornata e indipendente sul rapporto rischio-beneficio dei vaccini pediatrici, sulle indagini diagnostiche, su alcune tecniche terapeutiche dei danni vaccinali e sulle possibilità di un intervento medico-legale.

Chiudono il libro una decina di toccanti testimonianze di genitori che sono stati danneggiati dai vaccini nei loro figli...

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