di Roberta Ragni
Nel 2040 gli italiani che sceglieranno un’alimentazione cruelty free, saranno complessivamente il 65% della popolazione. Questa la stima della Dottoressa Mara Di Noia, membro del comitato scientifico di Assovegan e fondatrice di Vegachef.
Non si tratterà, però, solo di una libera scelta: l’acqua non basterà più a produrre alimenti di origine animale per tutti. Nei prossimi quattro decenni, quando la popolazione mondiale passerà da 7 a 9 miliardi di persone, la situazione diventerà insostenibile. Dovremo quindi per necessità aumentare il consumo di proteine di origine vegetale portandolo al 90%. Ci aveva già avvertiti di questa necessità il rapporto “Feeding a thirsty world: Challenges and opportunities for a water and food secure world” dello Stockholm International Water Institute, in occasione della Settimana Mondiale dell’Acqua nel 2012.
Oggi solo nel nostro Paese vengono mandati ancora al macello 24 milioni di grandi animali (mucche, maiali, cavalli e pecore), 29 milioni di conigli, 500 milioni di galline, polli e tacchini. Un vero e proprio olocausto, con una media giornaliera di 1,4 milioni di animali uccisi da sommare a 2 milioni e mezzo di pesci e crostacei. Oltre all’aspetto etico, “troppa acqua, troppi pascoli, troppo inquinamento”, afferma la Dottoressa Di Noia.
E quando non ci sarà abbastanza acqua per produrre il cibo per i due miliardi di persone in più che ci saranno nel 2040, scegliere un regime alimentare veg sarà d’obbligo, proprio come accadrà in Inghilterra, dove si stima che i vegani saranno oltre la metà della popolazione già nel 2020. Ma quanti sono vegetariani e vegani italiani oggi? In Italia ad oggi sono rispettivamente il 4,9% e il l’1,1% della popolazione pari a quasi 3 milioni i primi e più di 660 mila i secondi, come rivelava il Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes. Ma il “trend verde” è in forte ascesa e in questi ultimi tre anni i numeri sono quasi triplicati.
Perché diventare veg? In futuro la maggior parte delle persone sceglieranno un’alimentazione naturale principalmente per tre motivazioni. “Per un motivo di salute – afferma il Dottor Roberto Calcaterra, medico gastroenterologo ed omeopata: sono sempre più numerosi infatti gli studi che dimostrano quanto una dieta priva di proteine animali sia importante per prevenire e curare malattie cardiovascolari, metaboliche e tumorali. Per un motivo etico: conquistare la consapevolezza della reale natura del cibo con cui ci nutriamo, è un piccolo passo che ognuno di noi può fare per far sì che tutti insieme si faccia un salto verso un mondo dove ci sia il rispetto per tutto ciò che ha vita. Per un motivo energetico e spirituale: il cibo non è di per sé solo fonte di nutrienti, ma anche energia che deriva dalla sua propria natura; privarsi di cibo che contiene in sé la violenza, la sopraffazione e lo sfruttamento degli animali, non può non portarci verso un mondo dove ci sarà meno violenza, sopraffazione e sfruttamento reciproco“. Non da ultimo, il fatto che vegetariani e vegani, in generale, vivano più a lungo.
Articolo di Roberta Ragni
Fonte: https://www.greenme.it/mangiare/vegetariano-a-vegano/10569-veg-entro-2040
Da premettere che sono onnivoro e che non ho nessuna intenzione di fare discriminazioni alimentari, cioè per me ognuno è libero di mangiare quello che vuole, e premesso anche che non sono uno scenziato, quindi non voglio pretendere di sapere, ma la vera sapienza deriva dalla consapevolezza di essere ignoranti, come diceva il buon Socrate, ma in questo articolo vorrei fare due obiezioni: la prima è: Se è vero che nelle prossime decadi, come sostiene la Dott.ssa Di Noia la popolazione mondiale aumenterà sempre di più e per questo ci saranno meno risorse disponibili per tutti (cosa che non condivido perchè io penso che la Terra può ospitare molto più di 9 miliardi di persone), allora oltre ad esserci meno risorse animali dovrebbero scarseggiare anche quelle vegetali perchè se fosse vera questa teoria, per soddisfare le esigenze di cosi tante persone al mondo ci sarebbero meno terre e spazi disponibili per coltivare e quindi anche meno vegetazione. La seconda obiezione che faccio è la seguente: Io penso che noi esseri umani siamo creature onnivore, noi veniamo al mondo per nutrirci di tutto ciò che la natura ci offre (animali compresi), quindi non solo i vegetali, inoltre io penso che la dieta vegana non sia sufficiente per il nostro fabbisogno energetico, ma abbiamo bisogno anche di proteine animali per vivere, è la natura stessa che ce li mette a disposizione. Infine vorrei dire una cosa alle persone che scelgono di essere vegane solo per motivi etici: mangiare carne non è un’aberrazione, ma una necessità di sopravvivenza, inoltre se credete che tutto ciò che ci circonda in natura è pieno di vita (su questo sono d’accordo anche io, tutto è vita), e scegliete di non mangiare carne per rispetto alla natura, allora non dovreste mangiare più niente, perchè anche le piante sono esseri viventi, e lo sono ancora più degli animali, dato che soprattutto grazie alle piante respiriamo l’aria sul pianeta (fotosintesi clorofilliana), perciò io sono propenso a credere più che altro che essere vegani sia una cosa contro natura, poi ognuno è libero di pensarla come vuole. Detto ciò ribadisco che non ho nessuna intenzione di fare discriminazioni, l’uomo è libero di scegliere quello che vuole, quindi anche quello che mangia. In questo commento ho semplicemente esposto le mie opinioni sull’argomento.
Un abbraccio.
ci si ammala mangiando animali di più che mangiare solo vegetale, questo significa che se una cosa è veramente necessaria non ti deve danneggiare, da quì a capire cosa è giusto o sbagliato non ci vuole la scienza a spiegarlo, io ho 58 anni e sono vegano da 3 anni e mezzo, non mi sono più ammalato. ps: faccio l’antennista e salgo su tetti con scale ecc… ho più forza di prima, sto cominciando senza palestra a rimodellare il mio corpo dal punto di vista muscolare. vedi atleti in vari sport e culturisti (frank medrano).