di Paolo Franceschetti
La società occidentale cerca di distruggere sistematicamente la volontà dell’individuo, impedendogli di pensare, riflettere, migliorare.
Tutto il sistema in cui viviamo è un complesso apparato volto a impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo. A questo risultato si arriva con una serie di mezzi.
Anzitutto, facendo lavorare ogni individuo otto ore al giorno e anche più, ci si assicura che la persona non abbia tempo per evolversi, dovendo pensare soprattutto a mantenersi.
I cibi sempre peggiori, la pubblicità insistente solo sul materialismo, la completa estromissione dai media, dai film, dai telefilm, dagli spettacoli, e dall’informazione in genere, di tutto ciò che è spirituale, produce l’effetto visibile a tutti: l’annichilimento delle persone, l’azzeramento delle volontà, una società di infelici, persone che non conoscono il senso della vita, che sono depresse, che hanno paura di tutto (della bocciatura, della morte propria e altrui, di essere lasciati dal partner, del proprio datore di lavoro cui si sottomettono come schiavi per paura di perdere il lavoro, di parlare in pubblico, di perdere i loro soldi, la loro casa, la loro auto, ecc.) e che sono schiave docili del sistema e i cui svaghi principali sono il calcio o la discoteca, due delle cose più inutili che la mente umana abbia prodotto.
Articolo di Paolo Franceschetti
Fonte: http://laschiavitudellavoro.blogspot.it/2017/03/paolo-franceschetti-le-8-ore-di-lavoro.html
Leggo e acquisisco la consapevolezza della veridicità di quanto ho sempre pensato e sostenuto…la schiavitù da lavoro x soddisfare le esigenze primarie blocca l’evoluzione del pensiero….l’elaborazione dei dati e lo sviluppo di autonomie mentali… personalmente facendo un lavoro libero…ho la possibilità di alternare e proseguire nell’evoluzione cognitiva e spirituale…il cervello è meraviglioso e cambia la modularità di funzionamento in funzione dell’uso e degli stimoli di cui lo dotiamo