Le 8 ore di lavoro? Servono per impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo

di Paolo Franceschetti

La società occidentale cerca di distruggere sistematicamente la volontà dell’individuo, impedendogli di pensare, riflettere, migliorare.

Le 8 ore di lavoro? Servono per impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo

Tutto il sistema in cui viviamo è un complesso apparato volto a impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo. A questo risultato si arriva con una serie di mezzi.

Anzitutto, facendo lavorare ogni individuo otto ore al giorno e anche più, ci si assicura che la persona non abbia tempo per evolversi, dovendo pensare soprattutto a mantenersi.

I cibi sempre peggiori, la pubblicità insistente solo sul materialismo, la completa estromissione dai media, dai film, dai telefilm, dagli spettacoli, e dall’informazione in genere, di tutto ciò che è spirituale, produce l’effetto visibile a tutti: l’annichilimento delle persone, l’azzeramento delle volontà, una società di infelici, persone che non conoscono il senso della vita, che sono depresse, che hanno paura di tutto (della bocciatura, della morte propria e altrui, di essere lasciati dal partner, del proprio datore di lavoro cui si sottomettono come schiavi per paura di perdere il lavoro, di parlare in pubblico, di perdere i loro soldi, la loro casa, la loro auto, ecc.) e che sono schiave docili del sistema e i cui svaghi principali sono il calcio o la discoteca, due delle cose più inutili che la mente umana abbia prodotto.

Articolo di Paolo Franceschetti

Fonte: http://laschiavitudellavoro.blogspot.it/2017/03/paolo-franceschetti-le-8-ore-di-lavoro.html

SCHIAVI SENZA CATENE
L'arte di pensare con la propria testa per vivere bene in un mondo difficile
di Andrea Bizzocchi

Schiavi Senza Catene

L'arte di pensare con la propria testa per vivere bene in un mondo difficile

di Andrea Bizzocchi

L'attesissimo seguito di "Non prendeteci per il PIL"

Il mondo-Matrix in cui viviamo genera perlopiù "stordimento" da un lato (vedi i divertimenti, lo shopping, ecc.) e lamentela dall'altro. Nel libro ci occuperemo dell'uno e dell'altra, ma il vero problema è che nessuno, o quasi, si assume la responsabilità della propria Vita, il che, indipendentemente dalla situazione contingente in cui ci troviamo, equivale ad essere uomini liberi. Non ci sono catene che ci tengono schiavi, ma solamente quegli schemi di pensiero a cui siamo quotidianamente condizionati sin dalla nascita.

"Schiavi senza catene" è in qualche modo un libro di Magia perché la Magia più grande è quella di assumersi la totale responsabilità della propria Vita per trasformarla in meglio. Quindi ho scritto questo libro per infonderti coraggio e fornirti strumenti per aiutarti a cambiare. La mia è una promessa. Se vivi da Mago, ovvero se ti assumi la totale responsabilità della tua Vita, questa cambierà inevitabilmente in meglio. Però non è un libro per schiavi né per lamentanti. Essere uno schiavo o un lamentante è una scelta, deliberata o meno non importa, che ciascuno di noi compie. E tu che scelta compi?

Del resto quel 90% delle persone che preferiscono lamentarsi anziché cambiare, non rappresentano altro che un numero, un puro dato statistico; tu fregatene della statistica e abbassa la media. In altre parole decondiziona il tuo pensiero per cominciare a pensare, agire e vivere da uomo libero.

Nota al lettore

"Schiavi senza catene! è tratto dai miei incontri e conferenze e ho preferito mantenere la struttura discorsiva originaria anziché adattarla come fosse un normale testo di lettura. Mi stai dunque leggendo in presa diretta, un po' come se mi stessi ascoltando dal vivo e la speranza è che tu possa coglierne lo spirito come se effettivamente io fossi lì con te. Questo scritto raccoglie il mio personale percorso di liberazione dalla schiavitù imposta dal mondo in cui viviamo. Con tutti i suoi limiti, perché è ovvio che ne abbia, questo libro è assolutamente autentico e "vissuto" e non frutto di teorie astratte che, alla fin fine, lasciano sempre il tempo che trovano. Fai del tuo meglio per trarne degli spunti e cambiare la tua Vita così come vuoi.

Da ultimo, tieni sempre a mente che la schiavitù è prima di tutto nella nostra testa e che in qualunque istante, indipendentemente dalla situazione in cui ci troviamo, possiamo sempre decidere di cambiare e vivere meglio. Anzi, è una nostra precisa responsabilità farlo. Se non lo facciamo noi, chi mai dovrebbe farlo per noi?"

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Un commento

  1. Leggo e acquisisco la consapevolezza della veridicità di quanto ho sempre pensato e sostenuto…la schiavitù da lavoro x soddisfare le esigenze primarie blocca l’evoluzione del pensiero….l’elaborazione dei dati e lo sviluppo di autonomie mentali… personalmente facendo un lavoro libero…ho la possibilità di alternare e proseguire nell’evoluzione cognitiva e spirituale…il cervello è meraviglioso e cambia la modularità di funzionamento in funzione dell’uso e degli stimoli di cui lo dotiamo

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