Ciò di cui hai bisogno – Osho

Un mistico Sufi, Bayazid, pregava Dio ogni giorno, esprimendo riconoscenza e gratitudine. A volte non aveva nulla di cui essere grato.

yoga - meditazione - zen

Una volta, lui e i suoi discepoli, rimasero senza niente da mangiare per tre giorni. In ogni città davano loro la caccia, i musulmani ce l’avevano con loro. Ma anche quella sera, Bayazid ringraziò Dio. Un discepolo disse: “Questo è troppo. Non lo tolleriamo più. Per cosa ringrazi Dio?”. Bayazid aveva appena detto: “Sei così buono, mio Signore. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno ce lo dai sempre”. Il discepolo disse: “Ora stai esagerando. Abbiamo fame da tre giorni e siamo stati scacciati da ogni villaggio e la gente ci cerca per ucciderci. E tu dici: ‘Tutto ciò di cui abbiamo bisogno ce lo dai sempre’? Cosa ci ha dato in tre giorni?”

Bayazid rise e rispose: “Ci ha dato tre giorni di povertà, fame e gente che vuole la nostra pelle. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno, ce lo dà. Di questo c’è bisogno. Deve essere così, perché lui la sa più lunga di noi”.

Questo è l’atteggiamento religioso. Ed è un atteggiamento molto alchemico, trasforma ogni cosa. Il vile metallo diventa immediatamente oro se gli dai uno sguardo religioso. Lo sguardo religioso è la pietra filosofale. Tocchi una cosa e diventa immediatamente oro.

Quindi tocca la tua tristezza con un cuore grato e religioso e improvvisamente vedrai che persino la tristezza ha una bellezza. Un silenzio immediatamente discenderà tutto intorno a te e ti sentirai grato della tristezza. Al momento giusto ti dà sempre ciò di cui c’era bisogno. Potresti non comprenderlo, potresti fraintendere, ma non fa alcuna differenza.

Fonte: http://www.meditare.net

LETTERE SULLA MEDITAZIONE OCCULTA
Prefazione di Salvatore Brizzi
di Alice Ann Bailey

Lettere sulla Meditazione Occulta

Prefazione di Salvatore Brizzi

di Alice Ann Bailey

Che cosa significa realmente meditare? Occorre l'intervento di un Maestro per avanzare nel cammino spirituale? E chi sono questi Maestri?

Le lettere contenute in questa raccolta furono ricevute in canalizzazione da Alice Bailey durante il periodo compreso tra il 16 Maggio e il 20 ottobre 1920.

La teosofa, pur mantenendo l’anonimato del loro autore, decise di raccoglierle e pubblicarle a suo nome considerandone il contenuto prezioso e fondamentale per tutti coloro che si approcciano alla meditazione, in tutte le sue forme.

Meditando, di fatto, si smuove un flusso di energia impersonale e potente.

L’autore di queste lettere, il misterioso maestro Djwhal Khul detto anche “Il Tibetano”, ha cercato di rispondere al bisogno di una esposizione chiara e scientifica sull’argomento dando risalto alla meta prefissata dalla pratica meditativa.

Il risultato è un vero e proprio corso che aiuta altresì a comprendere quali sono i potenziali pericoli della meditazione onde evitarli in favore di pratiche sicure e attendibili che possano portare beneficio al discepolo praticante.

Estratto dal libro

Qualche parola d'incoraggiamento

È solo quando il discepolo è disposto a rinunciare a tutto nel servizio ai Grandi Esseri, e di nulla trattenere, che si consegue la liberazione e il corpo del desiderio si tramuta in quello dell'intuizione superiore.

È il servizio perfetto d'ogni giorno, senza alcun pensiero o calcolo per il futuro, che porta l'uomo nella posizione del Servitore perfetto. E, posso suggerire che ogni preoccupazione e ogni ansietà si basa soprattutto sul movente egoistico? Temete ulteriori sofferenze, rifuggite da nuove tristi esperienze.

Non così si raggiunge la meta, bensì seguendo il sentiero della rinuncia. Ciò comporta forse la rinuncia alla gioia, alla buona reputazione o agli amici, o a tutto ciò cui il cuore aderisce. Ho detto forse, non che è così. Cerco solamente di indicarvi che se quella è la via che dovete seguire per giungere alla vostra meta, allora per voi è la via perfetta.

Tutto ciò che vi porta rapidamente alla Loro Presenza e ai Loro Piedi di Loto sia da voi desiderato e accolto ardentemente. Coltivate dunque giornalmente quel desiderio supremo che cerca solo l'approvazione della Guida e del Maestro interiore e la risposta egoica alla buona azione compiuta spassionatamente. Se dovete perdere cose terrene, sorridete, tutto finirà con una ricca ricompensa e con la restituzione di quanto era stato perduto.

Se disprezzo e derisione sono la vostra sorte, sorridete ancora, poiché solo lo sguardo di approvazione che viene dal Maestro è quello da ricercare. Se vi assalgono le lingue che mentono, non temete, ma spingetevi avanti. La menzogna è cosa terrena e può essere trascurata, come troppo vile per essere raccolta. L'occhio singolo, il desiderio puro, il proposito consacrato e l'orecchio reso sordo a tutti i rumori della terra, a questi mira il discepolo. Non dico altro. 

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