di Pamio Lodovico
Gli psichiatri o meglio le Aziende Farmaceutiche stanno lavorando sulla revisione del DSM-IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) con l’intento di aggiungere una gran quantità di nuovi disturbi psichiatrici.
Il DSM, giunto alla sua quarta edizione, è considerato la “bibbia” della professione psichiatrica. Le disposizioni previste dal Manuale, che esercita una grande influenza sul sistema sanitario americano e mondiale, sono scrupolosamente osservate anche dalle compagnie assicurative, dalle università e perfino dal sistema legale.
Con la revisione del DSM-IV dovremmo stare più “tranquilli” perché finalmente semplici atteggiamenti legati al carattere e al comportamento, come ad esempio i capricci dei bambini, l’angoscia degli adolescenti e l’eccesso di cibo, saranno riclassificati come disturbi psichiatrici (help!).
Nella nuova edizione, rivista nel 2012, sono stati inclusi “disturbi” come il “disturbo provocatorio oppositivo” che come caratteristiche ha: “un comportamento negativistico, provocatorio, disobbediente e ostile verso le figure autoritarie”. Alcuni “sintomi” di questo “nuovo disturbo” includono: perdere la calma, essere irritanti ed irascibili. Anche i comportamenti antisociali, l’arroganza, il cinismo e il narcisismo saranno considerati dei “disturbi” degni di menzione nella “bibbia della psichiatria”.
Così alla moltitudine di bambini trattati con pericolosi psicofarmaci (Ritalin, Adderal etc.) ai quali viene già diagnosticato il disturbo bipolare o l’ADD (sindrome di deficit di attenzione) si aggiungeranno delle altre categorie di “disturbi psichiatrici” del tutto nuove, da trattare con l’apposito farmaco e relativi effetti collaterali. Ovviamente le Aziende Farmaceutiche saranno già pronte per affrontare le nuove patologie, e di conseguenza aumentare i propri fatturati di milioni di dollari.
Quindi i bambini che presentano delle eccentricità determinate dalla loro particolare personalità sarebbero considerati “malati mentali”. Se questo criterio fosse stato utilizzato nei secoli passati non ci sarebbero stati Mozart o Einstein, i quali notoriamente grazie alla loro eccentricità esplorarono e riuscirono ad imporre idee nuove. A riguardo il Washington Post afferma che: “se a sette anni Mozart provasse oggi a comporre i suoi concerti, gli verrebbe diagnosticata l’ADHD (disturbo di attenzione e iperattività) e condotto sulla retta via attraverso una buona dose di psicofarmaci (Ritalin, Adderal etc.).
L’idea che le differenze caratteriali, anche eccentriche, siano equiparabili a disturbi psichici non solo libera gli individui dalla loro personale responsabilità, ma disgrega l’unicità della loro personalità. Si vuole in questo modo portare gli individui e non pensare autonomamente e quindi ad essere più facilmente controllabili attraverso gli psicofarmaci.
Ogni revisione del DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) è preceduta e seguita da grandi polemiche per l’estrema categorizzazione delle normali caratteristiche comportamentali ed emozionali comuni a tutti, bambini e adolescenti compresi. Dalla sua prima edizione nel 1952 (DSM-I) ad oggi, i disturbi mentali inseriti nel Manuale sono già 370 e ad ogni edizione si “lavora” per inserirne sempre di nuovi.
Il professore della Northwestern University e autore nel 2007 del libro “Shyness: Now Normal Behavior Became a Sickness” (Timidezza: come un normale comportamento diventa una malattia) Cristopher Lane, rispondendo alle nuove proposte dell’APA (American Psychiatric Association) sostiene che: “l’Organizzazione sta scoperchiando un altro Vaso di Pandora, spianando la strada alla medicalizzazione di un grandissimo numero di bambini e adolescenti, che stanno esclusivamente esprimendo le loro emozioni, tipiche del loro normale sviluppo”.
Se consideriamo il fatto che il semplice eccesso di cibo sarà riclassificato come disturbo psichiatrico, automaticamente milioni di Americani saranno dichiarati malati psichici. E anche se le nuove disposizioni dovessero escludere quelle persone che semplicemente mangiano troppo, la conseguenza sarà comunque di considerare l’eccesso di cibo un disturbo, che porterà sicuramente ad un aumento del consumo di psicofarmaci.
Il gruppo di esperti dell’APA (American Psychiatric Association) ha suggerito anche di aggiungere al DSM un nuovo disturbo denominato “rischio sindrome”. Le persone che potenzialmente sono a rischio di sviluppare un disturbo mentale, ma non ce l’hanno ancora possono essere ritenuti affetti da “psicosi da rischio di sindrome”. Questa nuova categoria include, per esempio, gli adolescenti che manifestano “timore eccessivo, delusioni e comportamento o linguaggio disordinato”.
L’obiettivo dell’APA (American Psychiatric Association) con la revisione del DSM è quello di diagnosticare i disturbi quanto più rapidamente possibile, perfino prima che il disturbo si sia verificato.
Il Dr. William Carpenter del gruppo di lavoro sui disturbi psichiatrici dell’APA sostiene che: “data la gravità dei disturbi psichiatrici e considerato che i trattamenti precoci possono mitigare le loro conseguenze a lungo termine, crediamo che sia utile riconoscere la malattia psichiatrica il più presto possibile”.
Ovviamente le Aziende Farmaceutiche ringraziano e si dicono pronte a fronteggiare l’ondata di nuovi malati, a volte anche inconsapevoli, con nuovi e più “sicuri” farmaci “senza alcun effetto collaterale” apprezzabile.