Qualche giorno fa vi avevamo parlato di un procedimento atteso presso un tribunale belga contro Ursula Von Der Leyen e abbiamo brutte notizie.
Facciamo prima a tradurvi direttamente il comunicato di Frédéric Baldan, il lobbista belga che ha dato il via al cosiddetto “UrsulaGates” e vi ricordiamo che il tribunale doveva esprimersi non nel merito dell’acquisto di vaccini, contratti con Pfizer etc., ma solo sull’immunità della Presidente della Commissione. Superato questo scoglio, si sarebbe dovuto procedere poi ad un processo vero e proprio.
Ecco il comunicato tradotto (abbiamo tradotto velocemente, perdonate eventuali refusi): “ORGANIZZAZIONE DELL’IMPUNITÀ DI URSULA VON DER LEYEN e RIFIUTO DI ESAMINARE IL CASO NEL MERITO NONOSTANTE I FATTI”.
I fatti ci sono, ma i tribunali hanno rifiutato di giudicare nel merito del caso. Di conseguenza, Ursula von der Leyen gode di impunità. Le violazioni sono state effettivamente commesse, ma sembra che nessuno possa richiedere che vengano perseguite o punite. Rifiutandosi di affrontarle, i tribunali stanno dimostrando che l’Unione Europea è diventata un’area di mancanza di libertà, sicurezza e giustizia.
È un grave attentato allo stato di diritto, alla democrazia e ai diritti fondamentali”. Dichiarando che “la violazione di un diritto, anche se considerato fondamentale, non implica necessariamente la correlativa esistenza di un danno da parte di chi lo invoca”, la sezione istruttoria di Liegi ha gravemente compromesso l’efficacia dei diritti umani.
Questa decisione è contraria alla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ed è incomprensibile ai sensi del Codice Penale belga, che punisce le violazioni arbitrarie dei diritti garantiti dalla Costituzione.
La giustizia belga ha creato due classi di cittadini: in primo luogo, quella della signora von der Leyen, che può commettere reati senza che il sistema giudiziario intraprenda alcuna azione per perseguirla, e in secondo luogo quella degli altri europei, ridotti allo status di sub-cittadini privati dell’esercizio dei propri diritti. Forse è per questo che Emily O’Reilly, il Mediatore dell’Unione Europea, avendo constatato personalmente la distruzione dei diritti umani all’interno delle istituzioni, ha descritto la Commissione Europea come un’organizzazione simile alla Mafia.
“Questa procedura ci ha permesso di ottenere alcune importanti vittorie”. Abbiamo ottenuto una copia non censurata del contratto con Pfizer, in modo legale. Ora siamo in possesso del rapporto d’indagine della Polizia Federale belga. Ora possiamo dimostrare che sono state commesse violazioni.
Non siamo più vincolati dal segreto sull’indagine. “Continueremo a perseguire la signora von der Leyen”. Imporremo il ritorno della democrazia, il rispetto dello stato di diritto, il ripristino dei diritti fondamentali, e non permetteremo che la corruzione rimanga impunita.
La sentenza consente temporaneamente alla signora von der Leyen di sfuggire alla giustizia, simbolicamente lo stesso giorno in cui Anthony Fauci ha ottenuto un indulto preventivo presidenziale per i suoi crimini.
Riferimenti: https://x.com/BaldanFrederic/status/1881699288318980381
Fonte: https://t.me/corvelva1993 (https://www.corvelva.it/)