di Elena Bandiera
L’emendamento è stato presentato dal gruppo pro-pedofilia Krumme-13 ed ora passerà all’esame di una commissione. A sostegno del voto Socialdemocratici, Partito Liberale Democratico e Verdi.
Il parlamento tedesco ha votato giovedì 26 settembre per prendere in esame la petizione proposta da un gruppo pro-pedofilia, suscitando preoccupazioni tra chi si batte per la tutela dei minori. Ne dà notizia Genevieve Gluck su Reduxx. A proporre l’emendamento è Krumme-13, un gruppo di pressione che sostiene l’abbassamento dell’età del consenso e la legalizzazione della pornografia infantile. Se la misura proposta passasse la “pedosessualità” diventerebbe un’identità sessuale protetta nella Costituzione tedesca.
Dieter Gieseking (nella foto), fondatore di Krumme-13, ha annunciato l’imminente voto parlamentare ai suoi sostenitori in un post pubblicato sul sito web del gruppo la scorsa settimana:”K13online chiede il divieto di discriminazione contro gay e lesbiche e pedofili nella costituzione – si legge nella dichiarazione. Il voto… sarà trasmesso in diretta sulla TV parlamentare”.
Nel post si sottolinea che Krumme-13 intende continuare a fare pressione sul governo affinché normalizzi la pedofilia tramite lo strumento delle petizioni del Bundestag, una strategia che gli attivisti pedofili hanno intrapreso per diversi anni. Ma il fatto incredibile è che la petizione che il Bundestag ha deciso di inviare alla commissione competente era stata firmata soltanto da 37 persone.
“Stiamo già annunciando ulteriori petizioni su argomenti rilevanti. Il tema della pedofilia/pedosessualità deve essere costantemente al centro del dibattito politico. I diritti umani di questa minoranza sessuale stanno diventando sempre più limitati. La lotta politica per l’accettazione e il riconoscimento non finirà mai. La nuova generazione di persone amanti dei pedofili sta solo crescendo”, ha scritto Gieseking.
Krumme-13 sembra essere stato incoraggiato dal successo di una precedente petizione redatta sempre dal suo fondatore sui “diritti dei bambini”.
Lo scorso ottobre, il Bundestag ha accettato, infatti, un emendamento presentato da Gieseking per modificare l’articolo 6, paragrafo 2 della Carta Costituzionale ed affermare che“il benessere del bambino è fondamentale”.Un principio su cui nessuno avrebbe da eccepire se non fosse che lo scopo è sostenere che i bambini dovrebbero essere trattati come “soggetti giuridici” e avere il diritto di avere “voce in capitolo in tutte le questioni riguardanti il loro benessere spirituale, mentale e fisico, nonché il diritto di sviluppare liberamente la loro personalità”.
Gieseking si è assicurato di sottolineare ai suoi follower sul suo sito web che lo scopo è creare un quadro giuridico per stabilire che la sessualità è un diritto dei bambini. La frase “autodeterminazione sessuale” è inclusa nell’articolo 2 della Costituzione nell’ambito del “libero sviluppo della personalità”.
“L’autodeterminazione sessuale (anche per i bambini) deriva dal libero sviluppo della personalità nell’articolo 2″, aveva scritto Gieseking nel 2021. Su questo punto sia la petizione che il Bundestag tedesco citano la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia. L’emendamento di Krumme-13 è stato sostenuto dai Socialdemocratici, dal Partito Liberale Democratico e dai Verdi.
Articolo di Elena Bandiera