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La Beffa ai Beffardi

Conoscenze al Confine 8 Maggio 2024 8 Maggio 2024

di Massimo Viglione

Negare l’evidenza è peccato contro lo Spirito Santo.

Astrazeneca che sapeva (come tutti sapevamo che sapesse…) e ritira i suoi sieri dal mercato, è la condanna inequivocabile di tutti i sostenitori del totalitarismo sanitario in qualsivoglia maniera, diretta e indiretta, istintiva e argomentata “razionalmente”, pratica o rivendicata.

E non solo di ieri, ma anche e perfino di oggi, e non solo nel mondo pagano e laicista in cui viviamo, ma anche e perfino nel mondo cattolico tradizionale.

Anzi, è molto più che una condanna. È l’inchiodamento delle loro anime schiave, e a volte direttamente vendute, alla vergogna senza fine di essere stati e, in alcuni casi, di essere ancora, proni ai padroni della dissoluzione del genere umano.

Le anime di costoro – parlo degli impenitenti (ovvero quasi tutti) – portano sulla coscienza non solo i morti quotidiani senza fine, non solo gli incalcolabili danni fisici e anche lavorativi ed economici ricevuti massicciamente da una numero sempre più incalcolabile di persone, ma ora anche la beffa ignominiosa di essere smentiti perfino dal demonio stesso di cui hanno avallato il culto idolatrico.

Voi credete che faranno mea culpa? Non lo faranno, ma rivendicheranno ancor più la loro ignominia, chi con il silenzio “paraqualcosa”, chi magari perfino accusando ancora noi di essere “complottisti”, come recentissimamente ancora avvenuto in maniera scandalosa. O magari deridendoci amaramente, alla faccia dei morti e dei danneggiati.

Dio acceca i superbi, i bugiardi, i beffardi, e i sottili maestri di ipocrisia spirituale. Chiunque può sbagliare in questa vita. Ma se l’errore è stato pubblico, rivendicato, e pure beffardo, occorre pentirsi e ritrattare pubblicamente. Chi non lo fa, o magari continua nonostante le mille evidenze contrarie e quotidiane, non è un “maestro” di spiritualità, magari cattolica. E’ un cattivo maestro. E chi lo favorisce o accredita in qualsivoglia maniera, diretta o indiretta, è complice.

Perché negare l’evidenza è peccato contro lo Spirito Santo. E contro i morti e i danneggiati quotidiani.

Articolo di Massimo Viglione

Fonte: https://t.me/massimoviglione

Microbi e Epidemie

di Sri Aurobindo, Mère (La madre) - Mira Alfassa

Un nemico invisibile. Così è stato denominato dai giornali di ogni parte del mondo il Covid-19, e il termine ben si adatta al contesto occidentale, in prevalenza imperniato sulla conoscenza materiale.

Ma Sri Aurobindo e la Madre già da un secolo hanno dato una differente chiave interpretativa, descrivendo quei Mondi Vitali, ben più diversificati e complessi del Mondo Fisico, senza la conoscenza dei quali tali manifestazioni non possono essere comprese.

Un evento di questo tipo era stato vissuto e descritto dalla Madre quando si trovava in Giappone. Lei allora utilizzò il proprio potere per debellarlo. Ci riferiamo all’epidemia denominata "Spagnola" scoppiata agli inizi del 1919 e che aveva causato centinaia di migliaia di morti in Giappone e decine di milioni nel mondo.

Anche in quella circostanza la gente apparentemente moriva per problemi respiratori, ma la Madre, quando fu colpita dal virus, vide che esseri disincarnati del mondo vitale, morti violentemente e improvvisamente proiettati fuori dal loro corpo durante la I Guerra Mondiale, erano all’origine del fenomeno; incoscienti di essere morti, cercavano di trovare in altri la vita che non potevano più trovare in loro stessi.

Quindi, secondo la Madre, nel caso da lei vissuto, questi cosiddetti virus sarebbero manifestazioni dal mondo vitale di estreme sofferenze umane.

Anche oggi i morti improvvisi da atti violenti, non mancano: in Siria, nello Yemen, in Africa, tra i disperati nel Mediterraneo, e l’opulento Occidente vorrebbe talvolta ignorarli per difendere ad ogni costo il proprio cosiddetto elevato standard di vita. Ma il racconto della Madre ci spiega come tutte le esistenze siano interconnesse e ogni atto cruento porta le proprie conseguenze agendo da quei mondi sottili che la Scienza ancora ignora.

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