di Redazione Giubberosse.news
L’Europa acquista volumi record di petrolio russo raffinato dall’India.
Per tutto il 2022 e il 2023 l’Europa ha importato volumi record di prodotti petroliferi raffinati dall’India, la quale nello stesso periodo ha aumentato in modo massiccio le sue importazioni di greggio dalla Russia a prezzi scontati. Le esportazioni indiane di prodotti raffinati verso l’Europa sono cresciute del 572% dall’inizio della guerra in Ucraina. Il fenomeno è particolarmente visibile in Polonia, Germania e nei paesi baltici.
Un articolo di Times of India del 14 giugno scorso ci informa che “le esportazioni di carburante dell’India verso l’UE sono aumentate del 572% dopo la guerra in Ucraina”: “Secondo il capo diplomatico del gruppo Josep Borrell, l’esportazione di prodotti raffinati come carburante per aerei o diesel dall’India verso l’Unione europea è aumentata da 1,1 milioni di barili nel gennaio 2022 a 7,4 milioni di barili nell’aprile di quest’anno. L’aumento del 572% – anche se su base bassa – delle esportazioni di prodotti coincide con l’aumento delle importazioni di petrolio russo da parte dell’India.
La quota di greggio russo nelle importazioni di petrolio dell’India è aumentata da 1,7 milioni di barili a 63,3 milioni di barili dopo il conflitto in Ucraina, ha affermato l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, in una nota sul sito web dei servizi esteri del gruppo. ‘In altre parole, prima dell’invasione russa dell’Ucraina, la quota del petrolio russo sul totale delle importazioni petrolifere dell’India era pari allo 0,2%. Il mese scorso (maggio), quella quota era salita al 36,4%’, ha detto”.
Conferme arrivano negli ultimi giorni anche dalla stampa tedesca. Il 12 settembre scorso un articolo di n-tv afferma che, a fronte di un crollo delle importazioni di greggio dalla Russia, la Germania ha aumentato di oltre dodici volte le importazioni di petrolio raffinato dall’India: “I dati dell’Ufficio federale di statistica suggeriscono che la Germania continua a importare grandi quantità di petrolio russo attraverso l’India. Nei primi sette mesi di quest’anno le importazioni di prodotti petroliferi dal paese sono aumentate di oltre dodici volte rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, come ha annunciato l’autorità di Wiesbaden. Secondo l’ONU, l’India, a sua volta, acquista grandi quantità di petrolio greggio dalla Russia. Le importazioni da lì riguardavano ‘principalmente gasoli utilizzati per la produzione di gasolio o gasolio da riscaldamento’, spiegano gli statistici. L’India produce questi gasoli dal petrolio greggio, che acquista in grandi quantità dalla Russia dopo la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Nei primi sette mesi di quest’anno sono stati importati in Germania prodotti petroliferi dall’India per un valore di 451 milioni di euro, rispetto ad appena 37 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno scorso. Si trattava del 2,4% di tutte le importazioni tedesche di prodotti petroliferi in questo periodo”.
Ancora più perentorio il giudizio del sito German Foreign Policy, che in un articolo pubblicato tre giorni fa sentenzia senza mezzi termini che“i tentativi della Germania e dell’UE di bandire le importazioni di petrolio russo sono falliti”, aggiungendo che l’importazione di petrolio russo via India comporta fatalmente per la Germania un aumento dei costi: “Le statistiche più recenti mostrano che nei primi sette mesi del 2023, il volume delle importazioni tedesche di prodotti petroliferi dall’India è aumentato di oltre 12 volte rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’India, invece, ha potuto aumentare le sue esportazioni solo grazie al massiccio aumento delle importazioni di petrolio russo, di cui gran parte presumibilmente arriverà in Germania, ma a un prezzo molto più alto e a vantaggio dei miliardari indiani.A causa del fatto che l’importazione di gas russo a basso costo è stata massicciamente ridotta – in parte a causa della distruzione dei gasdotti Nord Stream – l’UE sta acquistando più della metà del più costoso GNL russo.Allo stesso tempo, l’economia russa è in ripresa e sperimenta una nuova crescita.Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, che nel febbraio 2022 aveva annunciato che le sanzioni avrebbero ‘rovinato la Russia’, ha recentemente deplorato il loro fallimento affermando che ‘le logiche democratiche non meglio specificate sono inefficaci nelle autocrazie’ “.
Secondo Der Spiegel, le importazioni dall’India ” ‘riguardano principalmente gasolio utilizzato per produrre diesel o olio combustibile’, affermano gli statistici tedeschi. Recentemente l’India ha prodotto una parte significativa di questi gasoli da petrolio greggio russo. I grandi beneficiari di questo business sono i proprietari delle grandi raffinerie indiane: ad esempio il conglomerato industriale Reliance, che appartiene alla famiglia miliardaria indiana Ambani. Oppure Nayara Energy, operatore della seconda raffineria più grande del Paese. Uno dei principali proprietari di Nayara è la compagnia petrolifera russa Rosneft, che afferma di detenere oltre il 49% delle azioni. Un altro 49% appartiene ad un consorzio di cui quasi la metà è controllata dal gruppo di investitori russo UCP”.
Già il 30 agosto scorso, Politico faceva notare che “le esportazioni indiane di prodotti combustibili verso l’UE sono salite alle stelle. A giugno, [l’India] ha esportato verso il blocco 5,1 milioni di barili di diesel e 3,2 milioni di barili di carburante per aerei, rispetto a soli 1,68 milioni di barili e 0,51 milioni di barili rispettivamente nel giugno 2021”.
Tuttavia, allargando lo sguardo ad altri Paesi europei, si scopre che il boom delle importazioni di prodotti raffinati dall’India è un fenomeno tutt’altro che limitato alla Germania. Riguarda anche Polonia, Estonia, Lituania, Danimarca, Svezia, regno Unito, Francia Italia.
Bell’affare hanno fatto gli Europei… come sempre al top, soprattutto quando si tratta di prenderselo… dove non si può dire! (nota di conoscenzealconfine)
Articolo della Redazione di Giubberosse.news