di Michele Crudelini
Il prossimo 15 settembre sarebbe dovuta scattare l’ora X: diversi comuni del Piemonte si stavano infatti apprestando ad introdurre un blocco generalizzato alle auto alimentate a diesel di vecchia generazione. Divieto che rischiava di lasciare a piedi circa 450 mila persone.
L’intervento, non risolutivo, del Governo
Alla fine, il Governo Meloni ha deciso di intervenire a tutela della Regione Piemonte, che ricordiamo essere guidata da una giunta di centro destra. Il blocco è stato infatti rimandato a data ancora da destinarsi.
Tutto risolto quindi? In realtà il rinvio di un problema non equivale alla sua cancellazione e questa vicenda dimostra come il nostro Paese si sia ormai incatenato mani e piedi in una più che discutibile strategia imposta negli uffici di Bruxelles.
Perché la vita quotidiana di quasi mezzo milione di persone rischiava di essere compromessa da una direttiva partorita in sede europea nel lontano 2008. Si tratta in particolare della direttiva 50 “relativa alla qualità dell’ambiente e per un’aria più pulita in Europa”. Un provvedimento trappola che conteneva al suo interno le soglie limite sulla presenza delle polveri sottili nell’aria.
Per l’UE Islanda e Pianura Padana sono Uguali
Come spesso accade anche questa direttiva comunitaria ha avuto tra gli obiettivi l’uniformità e l’omologazione per tutti i Paesi membri. Un aspetto che non trova spiegazione logica a fronte delle importanti differenze geografiche e ambientali che intercorrono per esempio tra l’Islanda e la pianura Padana.
Come possono essere soggetti agli stessi limiti luoghi dove venti gelidi battono costantemente il territorio e zone in cui l’aria è per natura stagnante? Una disparità di trattamento che ha portato i comuni del Piemonte a sforare ripetutamente i limiti imposti a livello europeo. Da qui la volontà della Regione di adeguarsi il prima possibile alla direttiva.
Il Rientro del Superbonus
Ora è vero che il Governo ha rimandato il problema, ma la direttiva non è sparita, anzi. Per accontentare i desiderata di Bruxelles, senza incorrere in procedure di infrazione, l’esecutivo ha infatti intenzione di cambiare il modo in cui la Regione Piemonte si impegna a rispettare il piano di rientro delle emissioni. Al posto dello stop alle automobili diesel, il Governo potrebbe proporre la rottamazione di 704 autobus inquinanti entro i prossimi due anni e il ritorno del superbonus 110%.
Ebbene sì, proprio quel provvedimento che Giorgia Meloni ha definito come “truffa allo Stato”. In questo caso il superbonus viene invece utilizzato per salvare il prossimo appuntamento elettorale del centrodestra.
Resta per il momento fuori dalle proposte alternative al blocco dei diesel, il rafforzamento della metropolitana di Torino, principale comune interessato dalla presenza di polveri sottili. Ricordiamo che il capoluogo piemontese, che consta di circa 1 milione di abitanti, ha ad oggi una sola linea di metropolitana, nemmeno ultimata, lasciando così scoperto metà del territorio urbano.
Il Governo ha scongiurato per il momento una decisione che avrebbe rovinato la vita di mezzo milione di persone. Tra due anni però il problema sarà ancora lì, pronto a bussare alla porta.
Articolo di Michele Crudelini
Fonte: https://www.byoblu.com/2023/08/31/via-lo-stop-alle-auto-diesel-il-governo-salva-la-regione-piemonte/