di Marinella Mondaini
Osce. La Russia mostra i frammenti di munizioni per missili Himars usati contro i civili in Donbass: le altre delegazioni reagiscono così.
Una notizia che i media italiani – che si vantano della loro informazione “libera e democratica” e che dicono di “lottare contro le fake news russe”, contro l’informazione “falsa” della Russia – non divulgano.
Il 14 giugno, si è tenuta la riunione plenaria del Foro di Cooperazione per la Sicurezza dell’OSCE (l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa). Ma il “dialogo sulla sicurezza” non è riuscito, qualcosa è andato storto, o meglio, qualcuno è scappato!
Per la prima volta nella storia di questo organismo, il rappresentante della Russia ha presentato i frammenti delle munizioni per i complessi missilistici statunitensi “HIMARS”, che vengono usati dagli ucraini contro la popolazione civile nel Donbass, come prova dei crimini di Kiev sponsorizzati dagli Stati Uniti.
“Ma quando la Russia ha mostrato questi frammenti delle munizioni degli HIMARS, le delegazioni degli Stati-membri dell’OSCE hanno abbandonato la sala” – ha dichiarato il capo della delegazione russa ai colloqui di Vienna sulla sicurezza militare e il controllo degli armamenti, Konstantin Gavrilov, in un’intervista a Ria Novosti.
Il diplomatico russo ha detto: “Secondo il nostro parere, questo dimostra che i paesi occidentali semplicemente non possono sopportare di ascoltare e vedere fatti reali che confermano il coinvolgimento dell’Occidente nei crimini di guerra dell’Ucraina“.
Durante la dimostrazione delle prove dell’impiego dei missili Himars contro i civili del Donbass, Gavrilov ha posto questa domanda diretta: “Come reagirebbero i colleghi occidentali se qualcosa di simile fosse fatto contro, diciamo, gli inglesi in Irlanda, i francesi in Belgio, gli italiani in Svizzera, gli svedesi in Finlandia? Cosa direbbero se gli Stati Uniti armassero forze terroristiche contro questi cittadini e sostenessero slogan disumani sulla necessità di eliminarli?”
Gavrilov ha sottolineato che “naturalmente, loro non possono rispondere a questo. È più facile scappare, lasciando le nostre domande senza risposta. Così hanno fatto. Questa situazione conferma ancora una volta che i Paesi dell’Occidente non sono solo sponsor, ma complici dell’illegalità perpetrata da Kiev per nove anni nel Donbass“.
Il diplomatico russo ha poi aggiunto che la parte russa non si limiterà a mostrare le munizioni per l’HIMARS, ma organizzerà una dimostrazione di un carro armato Leopard tedesco catturato, se necessario, per fare ragionare gli europei che sostengono gli atti del terrorismo ucraino.
Ahimè, il buon proposito “di ridurre alla ragione gli europei” sembra sia assai difficile da raggiungere, a quanto pare gli europei preferiscono scappare, scappare dalla verità. D’altra parte, in otto anni di lavoro nel Donbass, l’OSCE non si è certo distinta per efficienza, imparzialità e mancanza di condizionamenti.
Innumerevoli volte i miliziani del Donbass hanno accusato l’OSCE di essere dalla parte di Kiev o di aiutare gli ucraini.
Dopo l’inizio dell’Operazione Speciale russa nell’aprile del 2022 le autorità di Doneck hanno denunciato e mostrato la foto del ritrovamento nel palazzo abbandonato dell’OSCE a Mariupol’ di una cassa di munizioni per mortaio di produzione italiana, proveniente dall’aeroporto militare di pratica di Mare.
Articolo di Marinella Mondaini
Fonte originale: https://ria.ru/20230614/oskolki-1878093390.html