di Antonio Bufalo
Già Ippocrate, il padre della medicina scientifica, aveva parlato dei “pilastri della salute”, annoverando fra questi il movimento, l’alimentazione, il rilassamento, la coscienza e la responsabilità nei confronti dell’ambiente. Ognuno di questi pilastri permette di migliorare la qualità della vita e tutti insieme producono l’effetto della salute.
Noi li abbiamo “riordinati” in base alla visione eubiotica della vita. L’eubiotica (da eu buono e bios vita, letteralmente “buono per la vita”) è lo studio delle norme che favoriscono una buona disciplina di vita. Le prescrizioni eubiotiche formulate negli anni sessanta, riguardavano soprattutto l’alimentazione (in particolare l’integrità e genuinità degli alimenti, le loro migliori combinazioni, la preferibilità di cibi vegetali). L’ambito dell’eubiotica si è poi esteso anche a comportamenti non “alimentari”, al fine di proporre uno stile di vita più rispettoso della persona nella sua unicità di corpo, mente e spirito.
Il primo “pilastro” è rappresentato dall’ALIMENTAZIONE
“L’alimentazione è uno strumento straordinario che ci è dato di usare per proteggerci dalle malattie: limitare il consumo di grassi animali e mangiare cinque porzioni al giorno di verdura e frutta, limitando l’uso di sostanze alcoliche, permette di mantenere il peso corporeo entro limiti normali e ridurre il rischio di moltissime malattie. L’obesità è una vera e propria piaga sociale dei paesi industrializzati, ed è associata a un rischio più alto di morte per malattie del cuore: perché non evitarla o correggerla mangiando meglio?” (Umberto Veronesi, ex ministro della Sanità e oncologo)
Risulta quindi importante individuare gli alimenti meno adatti al nostro metabolismo e, soprattutto, quelli che lo favoriscono, lo riattivano, permettendo un veloce recupero della sensazione di benessere generale, magari attraverso un’efficace depurazione e desensibilizzazione dai cibi incompatibili.
Il secondo “pilastro” è l’ESERCIZIO FISICO
“Un’altra arma preziosa per la salute è l’esercizio fisico. Quando un medico consiglia ai propri pazienti di muoversi, di fare un po’ di ginnastica tutti i giorni, rischia di essere guardato con scetticismo: si tende ad accettare meglio la prescrizione di un farmaco piuttosto che il consiglio di allenare il proprio corpo. Eppure, l’esercizio protegge da moltissimi guai, migliora la funzione del sistema cardiovascolare e respiratorio, riduce il rischio di molte malattie e previene l’obesità. È utilissimo anche in problematiche complesse come il diabete (il controllo della glicemia è migliore, se si fa ginnastica tutti i giorni) e perfino nelle malattie psichiche.
Basterebbero 45-60 minuti al giorno di allenamento, quello che più ci piace, a patto che faccia consumare calorie e metta in movimento tutti i distretti muscolari, e il dispendio economico sarebbe nullo se si optasse per abitudini salutari come la corsa oppure la camminata lunga di buon passo senza intervalli, oppure il nuoto o la bicicletta nelle belle giornate di primavera. Mi viene spesso obiettato che «manca il tempo»: ma come è possibile che non si trovino 45 minuti al giorno per curare se stessi? Per ridurre il proprio rischio di malattia?” (Umberto Veronesi)
Una dose giornaliera di movimento, ha un ruolo essenziale sempre, in modo particolare in un programma di depurazione dell’organismo. L’attività fisica stimola la circolazione del sangue e ne favorisce l’ossigenazione, permettendo una sudorazione tale da favorire l’eliminazione delle sostanze tossiche. Inoltre, la ginnastica fisica sviluppa la fiducia in sé, stimola la calma, il morale è più alto, fa crescere la padronanza delle proprie azioni e dà fiducia e speranza nella Vita.
Il terzo “pilastro” è la RESPIRAZIONE
Noi possiamo rimanere senza cibo per circa 3 settimane, cessare di bere per circa 3 giorni, ma non possiamo smettere di respirare per oltre 3 minuti. Questo ci fa comprendere l’importanza di una buona respirazione. Una respirazione profonda aumenta il volume polmonare e della cassa toracica, aumenta l’ossigenazione delle cellule, purifica il sangue e la linfa, drena le tossine, stimola le cellule nervose, fortifica il cuore. Non a caso gli yogi ed i maestri taosti usano da migliaia di anni pratiche di respirazione consapevole, per guarire le loro malattie ed espandere la consapevolezza.
Il quarto “pilastro” è l’ATTITUDINE MENTALE POSITIVA
La nostra personalità è il prodotto di tutto ciò che ci ha impressionato fin dai primi giorni di vita e di tutti i nostri pensieri: ogni nuovo pensiero lascia nel nostro cervello e nell’ambiente che ci circonda una traccia bioenergetica, che conferma o modifica in una certa misura il nostro carattere. L’equilibrio di un uomo dipende, perciò, dalla qualità dei pensieri di cui egli si nutre. Gli stati d’animo positivi (bontà, gioia, fiducia) aumentano il suo benessere e gli comunicano un sentimento di pienezza, di appagamento, mentre i pensieri negativi (paura, scoraggiamento, tristezza, odio, rancori) hanno un’azione depressiva che può portare anche alla malattia.
Infatti, l’influenza della mente può modificare considerevolmente la salute e anche l’aspetto fisico. La collera aumenta la pressione arteriosa, l’angoscia interferisce con la digestione, un forte shock morale può provocare, ad esempio, l’imbiancamento improvviso dei capelli. Le grosse preoccupazioni possono essere all’origine dell’ingiallimento della pelle o di disturbi al fegato. Un cervello saturo di pensieri negativi, può squilibrare l’intero organismo e invecchiarlo prematuramente. Nessuna medicina potrà mai guarire un animo roso da amarezze e rancore: solo pensieri costruttivi possono risanare la vita mentale. Ma occorre individuare chiaramente quali sono questi pensieri positivi.
Il pensiero è una forza considerevole. Esso permette di agire anche sull’inconscio, particolarmente attivo la notte, durante il sonno. Il nutrimento mentale col quale programmiamo il nostro subcosciente deve, dunque, essere di buona qualità. Per il proprio corpo l’uomo spesso ha molta cura, ma non ne pone altrettanta per la mente che, in fin dei conti, dirige il funzionamento dell’intero organismo umano.
Gli “alimenti sani per l’anima” non mancano: una buona dose di relax e di sonno, delle buone letture selezionate, della buona musica, una buona scelta degli spazi ricreativi, delle relazioni e delle amicizie. La loro influenza sulla salute mentale può arrivare a modellare la nostra vita psichica e lo stato del nostro benessere!
Su questi quattro “pilastri”, quindi, si basa in buona misura la nostra salute!
Articolo di Antonio Bufalo
Antonio Bufalo: (Naturopata, Pres. A.P.S. Armonya, la prima rete sociale solidale pugliese nata per diffondere la cultura olistica della condivisione, dell’amore per la vita e del rispetto ecologico per la natura. Essa intende conciliare in sinergica unione le diverse realtà di cui è composto il microcosmo uomo (corpo, mente, anima) di cui ripristinare l’equilibrio, l’omeostasi, nel rispetto e nel recupero di tutti i suoi aspetti, utilizzando semplici ma efficaci strumenti di consapevolezza, di trasformazione e di autoguarigione, in grado di armonizzare, appunto, gli squilibri che danno poi voce ai propri malesseri.
Al suo comitato scientifico-culturale aderiscono medici, psicologi, naturopati, ricercatori, operatori nel campo delle terapie non convenzionali, istruttori, personal trainers, la cui finalità è quella di stimolare il ricorso ad interventi naturali che rispettino l’equilibrio dell’organismo umano, proponendo regole di vita più sane, nuove abitudini e nuovi atteggiamenti mentali e prevedendo la partecipazione attiva del soggetto al suo percorso di guarigione. Associazione.armonya@libero.it
Fonte: http://salutesolidale.wixsite.com/armonya/single-post/2016/09/07/I-QUATTRO-PILASTRI-DELLA-SALUTE