“I moderni scienziati riscoprono solo antiche verità. Religione e scienza, nell’antichità, erano collegate più strettamente di due gemelli. Con attributi reciprocamente convertibili, la scienza era spirituale e la religione era scientifica. L’intuizione spirituale era pronta a supplire i limiti dei sensi fisici. Una volta separate, la scienza esatta rifiuta l’aiuto della voce interiore, mentre la religione diviene una semplice teologia dogmatica; e ognuna è solo un cadavere senza anima.” (H.P. Blavatsky, Iside Svelata)
1) Dimitri Mendeleev, la Tavola Periodica
Dimitri Mendeleev (1834-1907) voleva organizzare in qualche modo i 65 elementi chimici conosciuti. Sapeva che doveva esserci un modello e che questo era legato al peso atomico, ma il modello rimaneva vago. “In sogno ho visto una tavola, dove tutti gli elementi erano nell’ordine richiesto. Dopo essermi svegliato l’ho immediatamente riportata su un foglio di carta”, affermò successivamente Mendeleev, secondo quanto riportò il chimico russo B.M. Kedrov, nel suo ‘On the Question of Scientic Creativity’. Venne così creata la tavola periodica. Mendeleev vide che la disposizione era talmente accurata da rivelare che alcuni elementi non erano stati misurati nel modo corretto. Gli elementi furono posti nella sua tavola periodica secondo il loro peso atomico, all’epoca ancora sconosciuto.
2) Neils Bohr, il Modello Atomico
“Niels Bohr (1885-1962) ha affermato di aver sviluppato il modello atomico basandosi su un sogno in cui lui si trovava seduto sul Sole mentre tutti i pianeti, girando intorno, producevano dei sibili muovendosi su delle cordicelle”, si legge in un documento intitolato ‘Pillow-Talk: Seamless Interface for Dream Priming Recalling and Playback’, un articolo scritto al Massachusetts Institute of Technology (Mit) da Edwina Portocarrero con dei suoi collaboratori.
3) Albert Einstein, la Velocità della Luce
“Einstein ha affermato che la sua intera carriera fu una meditazione continua su un sogno che fece da ragazzo”, spiega il reverendo John W. Prince in un’intervista con John H.Lienhard, professore emerito di ingegneria meccanica e storia all’Università di Houston, durante lo spettacolo radiofonico ‘Engines of Our Ingenuity’.
“Sognò di guidare una slitta giù per una ripida discesa innevata e mentre si avvicinava alla velocità della luce, nel suo sogno i colori si mischiarono tutti insieme formandone uno solo. Passò gran parte della sua carriera, ispirato dal sogno, a pensare a cosa accada alla velocità della luce”.
4) Friedrich August Kekulé, la struttura molecolare del Benzene
Friedrich August Kekulé (1829-1896) sviluppò una teoria strutturale chimica (collegata all’ordine dei legami in una molecola) che fu fondamentale per lo sviluppo della chimica organica. Appisolatosi su un autobus, gli apparve una visione che gli fornì l’impulso per lo sviluppo della sua teoria, come riportato in ‘Serendipidty, Accidental Discoveries in Science’ (colpo di fortuna, le scoperte scientifiche avvenute per caso, ndt) di Royston M. Roberts: “Stavo tornando con l’ultimo autobus che, come sempre, andava per le strade deserte della città e mi sono ritrovato a sonnecchiare. A un tratto, gli atomi facevano le capriole davanti ai miei occhi. Non era la prima volta che li vedevo ma fino ad allora ogni volta che apparivano, questi ‘esserini’ erano sempre in movimento. In quel caso invece vedevo come, frequentemente, due atomi più piccoli uniti in coppia venissero abbracciati da uno più grande, come quest’ultimo potesse tenere anche tre o quattro dei più piccoli e ciò nonostante continuare a roteare in una danza vertiginosa. Vedevo come gli atomi più grandi formavano una catena,trascinandosi dietro i più piccoli, ma solo alla fine di essa… Poi l’ urlo del conducente ‘Clapham Road’ mi svegliò da quel sogno. Passai parte della notte a disegnare degli schizzi delle forme che avevo sognato”.
5) Elias Howe, la Macchina per cucire
La paternità della macchina per cucire è spesso attribuita a Elias Howe (1819-1867), anche se in realtà i suoi meriti sono quelli di aver migliorato in modo significativo dei progetti preesistenti e di aver ottenuto il primo brevetto americano per macchine da cucire a doppio ago, un grande passo per la creazione delle macchine da cucito moderne. Prima della svolta apparsagli in sogno, Howe aveva un problema, non sapeva dove mettere la cruna dell’ago. Il suo sogno è riportato in un libro che raccoglie delle memorie di famiglia intitolato ‘The Bemis History and Genalogy; Being an Account, in Greater Part, of the Descendants of Joseph Bemis of Watertown Massachusetts’
“Quasi si ridusse al lastrico prima di scoprire quale fosse il luogo migliore per il posizionamento della cruna dell’ago della macchina da cucire… La sua idea originale era quella di seguire il modello dell’ago normale e posizionarla sull’ estremità superiore. Non aveva mai pensato di posizionare la cruna vicino alla punta e probabilmente non avrebbe raggiunto l’obbiettivo se non avesse sognato di dover costruire una macchina da cucito per un re spietato di una strana nazione. Proprio come nella realtà aveva delle perplessità sul posizionamento della cruna. Il re gli aveva dato 24 ore di tempo per completare una macchina funzionante, la pena per il fallimento sarebbe stata la morte. Howe lavorò senza sosta, s’incaponì ma alla fine dovette arrendersi, quando fu ad un passo dall’esecuzione notò che i soldati avevano delle lance bucate vicino alla punta. Aveva trovato una soluzione e mentre l’inventore nel sogno implorava di avere più tempo, nella realtà si svegliò. Erano le quattro di mattina. Saltò giù dal letto andò nel suo laboratorio e per le nove aveva modellato un ago rudimentale con la cruna vicino alla punta. Da qual momento in poi divenne tutto più semplice”.
Fonte: https://qcgonv.wordpress.com/cimatica-vibrazione-e-forma/