di DB (weltanschauungitaliaofficial)
Il problema non è dover smentire la notizia della tizia che ogni giorno si faceva in treno 1600 km da Napoli a Milano per fare la bidella, perché palesemente falsa e contraria ad ogni logica, ma il dover riflettere sul messaggio lanciato.
Il capire se esiste un limite che non si può superare nell’accettazione delle condizioni di vita e lavoro, oppure il sistema, con lo sdoganamento della cosiddetta resilienza, che non è altro che accettazione passiva dell’oppressione, si può permettere di giocare con la vita delle persone, ponendole in una condizione talmente precaria e snervante da rendere loro impossibile la realizzazione di quello che dovrebbe essere un un diritto inalienabile, ovvero il poter lavorare nella propria terra in condizioni stabili.
Questo limite purtroppo viene portato sempre oltre, dall’esistenza di gente che pur di lavorare accetta condizioni inumane, sconvenienti e che mai dovrebbero essere avallate.
Fino a quando ci sarà gente che dirà sì ad ogni nefandezza e si adeguerà a presupposti sempre più pesanti, le condizioni di tutti non potranno che peggiorare, in quanto per rimanere “competitivi” bisognerà adeguarsi ad una spirale regressiva.
Bisogna imparare a biasimare e a non incoraggiare chi con la scusa dei “sacrifici” si adegua alla schiavitù del sistema, trascinandoci tutti sempre più in basso.
Articolo di DB
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