Cari Ministri, Esperti, Fisici ed Accademici…

di Salvatore Lasalandra

Forse voi vivete in un mondo parallelo, perché i consigli che dispensate riguardo il risparmio energetico sono accorgimenti che in ogni famiglia normale sono attuati da sempre.

Alcuni poi sono proprio sciocchi, si capisce che non avete mai usato una lavatrice e una lavastoviglie, perché è inutile fare un lavaggio ogni due giorni anziché ogni giorno… in una famiglia le lavatrici/lavastoviglie si fanno quando si ha:

1. sufficiente bucato/stoviglie da inserire;
2. tempo.

Alcune famiglie fanno anche 4 lavatrici di seguito la domenica o il giorno di riposo, perché durante la settimana non hanno tempo.

Il forno: si cerca di accenderlo per più preparazioni, ottimizzando l’energia. Spegnere l’acqua della pasta per continuare la cottura senza fiamma è una bestemmia e il risparmio è risibile.

La doccia: non vado a tempo e mentre mi insapono ovviamente chiudo l’acqua! Anziché un fisico nucleare, avreste potuto domandare ad una qualunque massaia.

Piuttosto, mi permetto un paio di suggerimenti a voi, nostri amministratori, stipendiati da noi cittadini:

1. sostituite le luci pubbliche, alogene con consumi altissimi, con illuminazione led;
2. controllate certi uffici della P.A. che d’inverno hanno il riscaldamento a 38° e le finestre aperte. Paghiamo noi!;
3. evitate di pagare affitti stratosferici per locali da destinare a uffici della P.A., in condomini con riscaldamento centralizzato! Utilizzate i tanti immobili di proprietà pubblica utilizzando fonti rinnovabili. Oltre ai pannelli solari esiste il geotermico ad esempio;
4. controllate i mille sprechi, le attrezzature acquistate e poi abbandonate in qualche sotterraneo, le perdite degli acquedotti etc.;
5. controllate il materiale che magicamente sparisce (esempio dagli ospedali) e riappare nelle case di dipendenti della P.A., mentre in altri uffici gli impiegati si devono portare da casa la carta igienica e la carta per le fotocopie!;
6. Auto blu? Che auto blu! Cari nostri “dipendenti” usate i mezzi pubblici, così come consigliate a noi sudditi!;

Visto? Consigliare come risparmiare è semplice, non serve essere dei grandi accademici. La pasta cotta a gas spento fatevela preparare al ristorante della Camera e Senato, e a proposito… fate adeguare i prezzi ai costi reali, quelli che paghiamo noi persone comuni che, ricordo, paghiamo i vostri stipendi, i vostri assegni di fine mandato e le vostre ricche pensioni che maturano in un battibaleno, dopo 4 anni, sei mesi e un giorno dall’inizio della legislatura… mentre a noi servono 40 anni di lavoro!

Buon risparmio, cari esperti del risparmio altrui!

Articolo di Salvatore Lasalandra

Fonte: https://t.me/antonellawerner

L'ORTO SENZA FATICA
di Ruth Stout, Gian Carlo Cappello

L'Orto senza Fatica

di Ruth Stout, Gian Carlo Cappello

Questo libro non è solo un manuale di orticoltura, genere inviso alla Stout. È molto, molto di più.

Le domande più comuni di chi inizia a coltivare in maniera naturale trovano qui una risposta: la terra va lavorata e concimata ogni tanto? Quanto si deve irrigare? Che fare se arrivano le lumache? Si possono coltivare grandi appezzamenti con il "Metodo Stout"? Quali materiali si possono usare per una buona pacciamatura? La copertura di materiale vegetale non consuma l'azoto nel terreno? Quando e come va ripristinata la pacciamatura? Come si procede con le semine e le piantagioni in presenza di pacciamatura? Quanto materiale vegetale consuma ogni anno un orto pacciamato?

L'elenco dei quesiti che gli appassionati (e i critici) rivolgono alla Stout trova puntualmente risposte ineccepibili. E talvolta anche irridenti se gli interlocutori si mostrano arroganti.

"Le difficoltà derivano dal cercare di seguire le indicazioni di qualcun altro, obbedendo a delle regole invece di usare il proprio buon senso", chiosa la Stout.

Ruth è una persona simpatica e diventa subito familiare, questo rende più che piacevole lo scorrere delle pagine. È facile vedere in lei la vera precorritrice delle moderne metodologie di coltivazione biologica.

Ma un'altra ragione che mi ha motivato a diffondere in Italia questa pubblicazione è che essa può essere definita indispensabile per coloro che intendano intraprendere con le sole proprie forze il percorso verso una coltivazione veramente secondo Natura, magari per approdare alla Coltivazione Elementare.

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