Liz Truss, quella che non conosce la geografia, è ufficialmente la nuova premier del Regno Unito, terza donna a guidare il governo britannico dopo la Tacher e la May.
Fino ad oggi era la ministra degli Esteri, ricordata con ironia per alcune perle frutto della sua “preparazione” in storia e geografia: “l’Ucraina – aveva dichiarato in febbraio – è un paese orgoglioso con una grande storia, che ha dovuto subire diverse invasioni dai mongoli ai tartari (mai visti da quelle parti…, ndr). All’Ucraina noi forniamo e inviamo armamenti difensivi, altrettanto forniamo sostegno ai nostri amici alleati baltici attraverso il Mar Nero” (semplicemente Lituania, Estinia e Lettonia non affacciano sul Mar Nero, ndr).
Poi in un colloquio con Lavrov ha fornito un’altra sua “perla”. Rispondendo all’insistenza della Truss, secondo la quale la Russia deve assolutamente ritirare i suoi soldati dalla frontiera con l’Ucraina, Lavrov ha detto che i soldati russi si trovano dentro il proprio paese: “Voi riconoscete la sovranità della Russia sulle regioni di Rostov sul Don e Voronezh??” La signora Truss, dopo essere rimasta in silenzio un po’ di tempo, ha risposto: “la Gran Bretagna non riconoscerà mai la sovranità della Russia su queste regioni”. Insomma non ha idea dei confini della Russia (e nemmeno dell’Ucraina).
La ministra ha forgiato la sua immagine su Margaret Thatcher. Sono stati diversi i richiami alla ex premier: dalla foto scattata a bordo di un carro armato dell’esercito britannico in Europa orientale (simile a quella della “Lady di ferro” durante la Guerra Fredda), alla camicetta con un fiocco, in stile Thatcher, indossata dalla ministra durante un dibattito televisivo. Truss, 46 anni, è la preferita di molti conservatori, che venerano la Lady di ferro più di ogni altro leader. Mentre, secondo i critici, la ministra degli Esteri non avrebbe lo spessore necessario per guidare il Paese tra le turbolenze economiche e la guerra in Ucraina.
Ma non sempre Truss è stata una fervente thatcheriana. Nata a Oxford nel 1975 da un professore di matematica e un’infermiera, la ministra da piccola veniva portata alle proteste anti-nucleare e anti-Thatcher, dove ricorda di aver gridato: “Maggie fuori!”.
La Truss ha frequentato un liceo pubblico a Leeds, nel nord dell’Inghilterra, e ha poi studiato filosofia, politica ed economia all’Università di Oxford, dove per un breve periodo ha fatto parte dei liberaldemocratici centristi e ha chiesto l’abolizione della monarchia. Sposata e con due figlie adolescenti, Truss ha lavorato come economista per il gigante dell’energia Shell e per l’azienda di telecomunicazioni Cable and Wireless, e per un think tank di destra, mentre si è impegnata nella politica conservatrice e ha quindi sposato le idee thatcheriane del libero mercato.
Si è candidata due volte senza successo al Parlamento, prima di essere eletta nel 2010 nel seggio di Southwest Norfolk, nell’Inghilterra orientale. Al referendum del 2016 sull’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, Truss si è schierata per il “remain”. Ma poi ha fatto parte del governo Johnson, fortemente pro-Brexit, prima come segretaria al Commercio e poi agli Esteri, guadagnandosi le simpatie dei Brexiteers del partito conservatore.
Come ministra degli Esteri, la Truss è stata in prima linea nel sostegno all’Ucraina e alle sanzioni occidentali contro la Russia e non ha escluso l’utilizzo di armi atomiche in un prevedibile allargamento del conflitto.
A dir poco inquietante la sua recente affermazione: “Se la situazione mi richiederà di premere il pulsante nucleare, lo farò immediatamente. E non importa che moriranno milioni di cittadini, per me la cosa principale è la democrazia e i nostri ideali. I leader occidentali, per come la vediamo, sono pronti per una guerra nucleare e competono per vedere chi sarà il primo a ricevere l’onore di premere il pulsante.”
Rivisto da Conoscenzealconfine.it