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Il Grande Maligno

di Saura Plesio (Nessie)

C’è una situazione geopolitica molto fluida per il mondo. Una situazione che crea grandi aspettative e lascia sperare che il mondo venga a patti col Covid convivendoci. Si tratta delle cosiddetta “endemia”. Riassumiamo in che modo.

Banche - Iurop

La prima notizia giunge dagli Stati Uniti. La Corte Suprema ha abolito l’obbligo vaccinale che avrebbe voluto Biden nelle grandi aziende. In buona sostanza, nessuna società può pretendere che i suoi dipendenti si facciano inoculare. E nemmeno che i lavoratori si sottopongano a test. Notizia non ben rilanciata dai nostri servi pennivendoli che hanno fatto acrobazie per mimetizzarla con l’eccezione di pochi (la solita Verità e pure Il Fatto).

Poi c’è l’affare Fauci, messo alle strette dai militari. E anche qui le notizie filtrano col contagocce, tra conferme e smentite. Veniamo in Europa. La vicina Spagna del socialistissimo Sanchez (che non ha mai avuto misure simili alle nostre) ora parla di declassamento di Omicron, trattato alla stregua di una comune influenza. In pratica, non si possono rinchiudere in casa i cittadini e bloccare l’economia. C’è qualcosa di sano perfino in Danimarca, dove i vertici del quotidiano danese Ekstra Bladet chiedono scusa ai lettori per averli inutilmente allarmati e non aver sufficientemente vigilato sulle autorità. Quasi come presso i nostri media, eh?

Per non dire di Boris Johnson, che dopo aver cancellato l’obbligo dei tamponi per chi arriva vaccinato in GB, ora si appresta a cancellare il pass vaccinale (che loro non chiamano green). In pratica, si torna a quel che manca da noi: alla normalità. Fanno discutere positivamente anche le sentenze della vicina Francia (tribunali di Parigi e di Versailles) che hanno bloccato con due decreti l’obbligo di mascherine all’aperto, giudicata “un’interferenza eccessiva”, mentre il Parlamento ha respinto l’introduzione del “pass sanitaire” (che anche loro non chiamano green), proposta dal governo.

E noi? Noi invece abbiamo il Grande Maligno sociopatico a presidente del Consiglio, la cui preoccupazione principale è lanciare le sue “fatwe” contro i cosiddetti “no-vax”, responsabili – a detta sua – di aver bloccato la guarigione del paese. È il primo capo di governo che invece di cercare di unire la popolazione, la divide e semina pure la zizzania come un satanasso, tra vaccinati e non. Ovviamente non mancano i  gonzi che abboccano, grazie all’azione nefasta dei nostri media prezzolati.

Proprio quando emerge che le varianti sono state il frutto di vaccinazioni sconsiderate, mentre appare sempre più chiaro che i vaccinati sono soggetti a riammalarsi ancora di più di chi non lo è. Siamo in lockdown di fatto con lunghe quarantene applicate a tutti, una burocrazia sanitaria che impiega 48 ore per fornire l’esito dei tamponi molecolari (quelli che ti reintegrano al lavoro), con la scuola in DAD di fatto, poiché basta un piccolo positivo alla materna, due ragazzi alle medie e tre alle superiori per farla scattare. Senza dover contare la sofferenza inflitta a bambini ed adolescenti per la mancanza di sport e attività motorie.

I servizi pubblici vengono devastati dalle quarantene e non sono pochi i funzionari in isolamento con conseguenti corse soppresse per treni e per bus. Non parliamo poi del settore turistico già messo in ginocchio durante le festività natalizie dove sono fioccate disdette last minute e mancate prenotazioni a causa delle repentine “misure dragoniane”E si profilano nell’imminenza, ancora nuove angherie con chiusure di negozi di ogni genere (abbigliamento, calzaturifici, cartolerie ecc.)  per chi non è vaccinato (e quindi sprovvisto di carta verde). Una pazzia!

Conte ci segregava in casa, Draghi segrega gli italiani fuori di casa rendendo inaccessibili negozi ed esercizi ai non vaccinati, per ricattarli nel loro vivere quotidiano. Oltre, beninteso, estorcere col ricatto consensi vaccinali, pena la sospensione dal lavoro e successivamente, il licenziamento. Macelleria sociale attuata per mezzo di “macelleria vaccinale”.

Mai vista prima d’ora una persona più perfida e malvagia priva del minimo senso di empatia. Boriosa, arrogante e col complesso di superiorità dimostrato anche nel corso della conferenza stampa, quando si è rifiutato di rispondere alla domanda del giornalista inglese di The Times, il quale chiese un suo parere sulle misure aperturiste attuate in GB dal premier Johnson. Il fatto è che il modello inglese sta funzionando, ma l’uomo-Troika venuto in Italia per ridurre in macerie quanto già non funzionava, non poteva ammetterlo, specialmente davanti a una corte di lecchini pennivendoli nostrani che applaudono a comando. Avete notato che non si ripete più il mantra di “ce lo chiede l’Europa”?

Il fatto è che noi abbiamo già l’uomo Troika in Italia (la Troika è composta dalla BCE, l’FMI e la Commissione Europea) piazzato direttamente a Palazzo Chigi i cui intenti sono chiari: mettere in ginocchio il paese col grimaldello della “pandemia” per costringerlo a cedere ogni brandello di sovranità. Per questo “l’emergenza pandemica” deve poter continuare ad libitum: per completare il lavoro sporco!

Inutile supplicare mercé a un carnefice speditoci qui con questo scopo. Draghi è il sodale di Schwab e del Grande Reset. Perciò occorre dare battaglia e cercare di fiaccarlo ogni giorno che passa. Dev’essere la nostra missione quotidiana.

Articolo di Saura Plesio (Nessie)

Fonte: https://sauraplesio.blogspot.com/2022/01/il-grande-maligno.html

GLOBALIZZAZIONE: LA TERZA GUERRA
di Sabina Marineo

Globalizzazione: La Terza Guerra

di Sabina Marineo

Un libro che ci spiega come la globalizzazione stia stritolando il mondo moderno e le nostre vite.

Negli ultimi decenni la globalizzazione è stata presentata a tutti noi come un passaggio tanto positivo quanto ineluttabile della civiltà ad una fase superiore di comprensione tra i popoli, di scambi economici, di accordi politici, insomma una nuova età dell'oro.

Quante di queste aspettative si sono realizzate è sotto gli occhi di tutti.

Cosa è allora la globalizzazione? In questo saggio Sabina Marineo ne affronta a tutto tondo la genesi e gli aspetti inconfessabili che si celano dietro la maschera progressista divulgata dal mainstream.

Dai circoli massonici, al ruolo delle banche, alla guerra non dichiarata ma altrettanto crudele che stiamo vivendo sulla nostra pelle.

Marineo apre un vero e proprio vaso di Pandora dei nostri giorni, mostrandoci il vero volto della globalizzazione, che non è esagerato definire come il volto di Satana.

Introduzione

Monaco di Baviera, ottobre 2013.

Mentre beviamo un caffè in un locale del centro, la mia amica sgrana gli occhi.

"Ma come? Vuoi scrivere ancora un libro sulla politica attuale?"

"Perché no?" replico io.

"Ma i tuoi temi preferiti sono la storia antica, l'egittologia, le società segrete medievali..."

"È vero, però si tratta di un'emergenza. Bisogna raccontare queste verità. E se non lo facciamo noi, gli autori, chi lo fa?"

Chi lo fa? I giornali? Le trasmissioni televisive? No, al contrario.

I mass media sono tutti nelle mani degli oligarchi.

Eppure qualcuno deve parlare. E io non riesco a tacere. È impossibile accettare in silenzio le ingiustizie e i massacri. Non digerisco i problemi economici che mettono in ginocchio le nazioni e condannano i cittadini alla disoccupazione più nera. Non posso mandar giù le nefandezze delle multinazionali che avvelenano il pianeta. Ho la penna facile, quindi scrivo.
Non digerisco le guerre, tanto meno quelle che ufficialmente sono motivate da sporche menzogne. Il problema è che i conflitti armati, per la maggior parte, nascono tutti da eclatanti menzogne. Sono metodi brutali, adottati per scopi poco edificanti. Di solito non è la libertà, la meta agognata. Si vuole mantenere la supremazia, si ammucchia profitto, si schiavizza la gente.

Siamo lontani dai tempi di un Pietro Micca che sacrificava la propria vita dando fuoco alla polveriera per salvare la patria dall'occupazione nemica. E poi, siamo sinceri: Micca non era altro che un povero idealista.

Che direbbe oggi, se potesse essere fra noi, dinanzi alla decadenza di quest'Occidente rincretinito dal consumo? Lui che si è immolato per la patria che direbbe, se vedesse che la patria oggi non conta più nulla? Che questa parola è un vocabolo sorpassato e non ha senso, perché i Signori del mondo non vogliono saperne di patrie e confini che limitino l'espansione del loro potere e quindi cancellano il significato intrinseco di patria trascinando il pianeta nella globalizzazione? Eppure guardate la raffinatezza del male: a piccoli passi, per mezzo dei mass media, ci hanno inoculato il desiderio di sopprimere i confini. Ricordate i "figli dei fiori"? Il movimento hippy che scaturì in America alla metà degli anni Sessanta del xx secolo e intendeva diffondere l'idea della libertà e della pace nel mondo? Non ci è voluto molto, all'establishment, per soffocare quell'anelito e spegnere il fuoco di ciò che avrebbe potuto essere una vera rivoluzione dello spirito.

La fase preparatoria della globalizzazione è durata anni, a cominciare dalla moda libera e dalla diffusione delle droghe pesanti, per finire con il trionfo dell'euro. La libertà ci attende, abbiamo pensato. Invece questa improvvisa "libertà illimitata" era proprio il terreno favorevole all'espansione della piovra del potere che nel frattempo privatizzava senza limiti, metteva il pianeta in ginocchio. Era solo un'illusione. Mai siamo stati così controllati dall'occhio invisibile dei servizi segreti, come lo siamo oggi. Mai siamo stati così asserviti ai governi mondiali, come lo siamo ora.

Guerra e globalizzazione: due vie che si snodano parallele tra oceani e continenti inquinando l'aria che respiriamo. Creature del capitalismo più sfrenato, quello subdolo, nascosto dietro il baluardo della democrazia. Ma non lasciamoci ingannare: democrazia e capitalismo sono due cose differenti e l'una non implica affatto l'altra.

La democrazia non deve per forza basarsi su di un sistema capitalistico. Anche questa è una menzogna che gli economisti servi del sistema ci hanno inculcato a colpi di articoli sui giornali, talk show, saggistica.

Fin troppo spesso dimentichiamo che quei signori dall'aria impeccabile vengono profumatamente pagati per raccontarci quello che raccontano. Fin troppo spesso dimentichiamo che i mass media più importanti sono tutti in mano ai Padroni del mondo, di conseguenza la loro libertà di espressione – se si può ancora chiamare così – è molto limitata. Tutto ciò che ci mo- strano i vari telegiornali e le testate di primo piano è consentito dai governi e controllato dai Signori invisibili. Il resto, ciò che noi non dobbiamo sapere, è censurato.

Guerra, globalizzazione. La terza arma dei padroni del pianeta è il segreto. Un'arma discreta, silenziosa e letale. Senza il segreto, il loro potere non avrebbe lunga durata. Solo poche persone devono essere informate sull'esistenza di gruppi che ordiscono complotti, sui loro piani politici, economici e militari. Gli oligarchi si riuniscono in segreto per decidere sulle sorti del mondo.

La "Terza guerra mondiale" è già in atto, una guerra basata sulla globalizzazione e la tecnotronica.

È fondamentale capire chi si nasconde all'interno dei gruppi che la provocano, come agisce e gli scopi finali che vuole raggiungere. Soltanto così, togliendogli la maschera, è possibile affrontare il nemico. Bisogna guardare il mostro dritto negli occhi, se si vuole sapere cosa farà.

E poi comportarsi di conseguenza.

...

Un commento

  1. Si, questi delinquenti nascondono la morte….certa, ecco perchè a tutti i costi, ci ridono in faccia credendoci fessi, ripeto sono criminali…e la magistratura cosa fa? si è alleata? perchè attuare coercizioni violando la costituzione? e per il farlocco tampone PCR del dr. Drosten tedesco, dice “in assenza di isolati virus” e ormai ci solo le prove….

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