La Proteina Spike del Vaccino Covid mRNA compromette la Riparazione del DNA

Questo post non vuole fare terrorismo psicologico ma cerca di mettere in guardia le persone e spero che questo venga compreso.

Le notizie vengono diffuse perché chi spera di sopravvivere all’olocausto del vaccino, purtroppo sbaglia… perché è davvero una “bomba genetica” contro l’umanità.

Il vaccino, sopprimendo il meccanismo naturale di riparazione del DNA nel corpo – noto come NHEJ, o Non-Homologous End Joining – rende le persone altamente suscettibili a mutazioni cancerose devastanti, anche se esposte a livelli molto bassi di radiazioni ionizzanti come l’esposizione alla luce solare o la mammografia. Con il NHEJ soppresso dalla proteina spike, il corpo non può più riparare il suo DNA danneggiato e le cellule mutano senza controllo, devastando l’intero corpo e provocando la disintegrazione genetica dell’organismo.

Lo studio che documenta tutto ciò è stato pubblicato sulla rivista MDPI “Viruses” ed è stato condotto da scienziati dell’Università di Stoccolma, in Svezia: (link: https://doi.org/10.3390/v13102056 ) del vaccino Covid mRNA

Lo studio mostra che l’efficienza del NHEJ crolla in presenza della proteina spike del vaccino Covid mRNA. Nessun organismo vivente sul pianeta può sopravvivere senza integrità genetica. Il NHEJ fa parte di ogni cellula di ogni pianta, animale ed essere umano vivente sul pianeta.

Il vaccino contro le proteine spike è un attacco all’integrità genetica degli esseri umani e coloro che prendono il vaccino saranno in gran parte incapaci di riprodursi, i bambini verranno abortiti a causa di mutazioni genetiche. Questo è il motivo per cui l’82% delle donne in gravidanza che assumono vaccini Covid durante il primo trimestre di gravidanza finisce per perdere i propri bambini a causa di aborti spontanei.

È importante sottolineare che una volta che gli esseri del pianeta saranno in gran parte iniettati con il vaccino Covid, i globalisti potrebbero pensare di scatenare un incidente nucleare (o terrorismo nucleare) per distribuire radiazioni in tutto il pianeta. Anche un basso livello di esposizione al cesio-137 (o stronzio-91, iodio-131, ecc.) scatenerebbe un’ondata di tumori mortali tra coloro che sono stati vaccinati. Mentre le persone normali e sane potrebbero riparare il danno al DNA causato da bassi livelli di esposizione alle radiazioni ionizzanti, le persone vaccinate riuscirebbero a malapena a eseguire poche riparazioni (presentando circa il 90% di soppressione della capacità di riparazione del proprio DNA).

Pertanto, i tassi di cancro salirebbero alle stelle tra i vaccinati  e le morti potrebbero essere attribuite al cancro piuttosto che ai vaccini. Quindi questa disposizione di armi binarie consentirebbe ai globalisti che incentivano i vaccini, di sfuggire all’accusa per i danni da questi creati. Le morti da vaccino verrebbero classificate come morti per cancro.

Tutto ciò di cui hanno bisogno è un’altra Chernobyl, Fukushima o un’esplosione nucleare da qualche parte nell’emisfero settentrionale – quasi ovunque – e di aspettare che i venti diffondano i radioisotopi su metà del pianeta, raggiungendo anche con bassi livelli di radiazioni ionizzanti, lo scopo di trasformare le persone vaccinate in mutanti malati di cancro con morti accelerate.

È inoltre molto improbabile che gli individui vaccinati che non vengono uccisi dai tumori siano in grado di produrre una prole vitale, a causa del danno genetico a sperma e ovaie. Una volta che diventerà ovvio che gli individui vaccinati non possono tollerare la luce solare senza subire mutazioni genetiche, questi eviteranno la luce del giorno e diventeranno “creature notturne”…

Coloro che invece rifiuteranno i vaccini Covid saranno come dei “purosangue”. Saranno gli unici che saranno in grado di mantenere l’integrità genetica per le generazioni a venire, il che significa che il futuro della razza umana appartiene a coloro che rifiutano i vaccini Covid!

Riferimenti: https://doi.org/10.3390/v13102056

Fonte: https://t.me/gutyop

ESOTERISMO E FASCISMO
di Gianfranco De Turris

Esoterismo e Fascismo

di Gianfranco De Turris

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Non è esistito un "esoterismo fascista" né un "fascismo esoterico", cioè una componente del fascismo che si basasse su conoscenze di questo tipo come avvenne invece per il nazismo, ma vi fu sicuramente un complesso rapporto fra alcuni ambienti e singole personalità che avevano interessi spiritualisti, occulti, esoterici, magici e il regime fascista, che operarono accanto a esso o anche al suo interno.

Di questa poco indagata situazione si occupa il volume curato da Gianfranco de Turris che esce dopo un lavoro di oltre tre anni: per la prima volta un gruppo di specialisti esamina complessivamente i collegamenti tra massoneria, teosofia, antroposofia, neopaganesimo, tradizione italica e fascismo, tracciando anche i ritratti di personalità importanti e a torto considerate minori come Arturo Beghini, Julius Evola, Aniceto Del Massa, Massimo Scaligero, Guido De Giorgio, Roberto Assagioli, il duca Colonna di Cesare.

Si analizza il mistero de "la Grande Orma" e di una rappresentazione teatrale come Rumori. Il campo d'indagine è anche allargato al culto della romanità, che non fu solo esteriore, descrivendo l'attività dell'archeologo Giacomo Boni, e quindi ai simboli che utilizzò il fascismo e al suo aspetto di "religione civile" con la Scuola di Mistica Fascista, alle teorie della razza a sfondo tradizionale ed esoterico, al retroterra culturale "spirituale" e "spiritistico" di scrittori e pittori che operarono in quel periodo. Si traccia il profilo del d'Annunzio "occulto" e del suo architetto "massone" Maroni. Si parla della fondazione dell'IsMEO, voluto da Giovanni Gentile e Giuseppe Tucci per una apertura alla spiritualità dell'Oriente.

Si indaga sulla presenza di Crowley in Italia e sulle piste "esoteriche" degli attentati a Mussolini, ma anche sul mancato incontro del Duce con l'opera di Steiner e del suo colloquio con il veggente Gustavo Rol. Una panoramica mai effettuata prima con questa ampiezza che rivela caratteri inaspettati della cultura italiana fra le due guerre.

Con interviste a Giorgio Galli e Emilio Gentile, foto e testi dell'epoca.

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