di Leone Grotti
Il paese conquistato dai talebani è piombato in una crisi umanitaria senza precedenti. Un milione di bambini rischia di morire di fame e molte famiglie vendono le bambine più piccole per procurarsi da mangiare.
Continua a peggiorare la crisi umanitaria in Afghanistan. Oltre la metà della popolazione, 22,8 milioni di persone, fatica a trovare da mangiare; la salute di 3,2 milioni di bambini sotto i cinque anni è a rischio per malnutrizione e di questi almeno un milione rischia di morire. Solo il cinque per cento delle famiglie afghane, secondo le Nazioni Unite, ha abbastanza da mangiare ogni giorno. Tanto che molti, rivela la Bbc, sono costretti a vendere i propri figli per sbarcare il lunario.
L’Afghanistan senza aiuti e medicine
Il 40 per cento del Pil dell’Afghanistan dipende dagli aiuti umanitari. E i finanziamenti, dopo la conquista del paese da parte dei talebani ad agosto, sono stati interrotti. Il reparto dell’ospedale di Medici senza frontiere (Msf) ad Herat, che accoglie bambini gravemente malnutriti è strapieno. Un piccolo su cinque, in media, non riesce a sopravvivere.
“Sento nella mia carne il dolore del mio bambino”, racconta la mamma di due gemelli, ricoverati nell’ospedale di Msf per malnutrizione. “Solo Dio sa che cosa passo quando li guardo. Non abbiamo soldi per comprare da mangiare, mio marito è senza lavoro: il mondo deve aiutare il popolo afghano”. Medici e infermieri fanno quel che possono per salvare i bambini, ma sono loro stessi in difficoltà: non ricevono lo stipendio da quattro mesi e le scorte di medicinali sono quasi terminate.
“Ho venduto mia figlia per 500 dollari”
Nelle campagne circostanti la città di Herat la situazione è anche peggiore. “Una delle mie figlie è morta di fame”, spiega una mamma nascondendo dietro un velo pesante la sua identità. “Ecco perché ho dovuto vendere la mia bambina più piccola. Non avrei voluto farlo, ma che scelta avevo?”. Il marito è senza lavoro e non sa come comprare da mangiare ai figli: “In questo momento stiamo morendo di fame. Non abbiamo farina, non abbiamo olio. Non abbiamo niente. Mia figlia è ancora piccola, non conosce il suo futuro. Non so come si sentirà quando lo scoprirà, ma ho dovuto farlo“.
La neonata è stata venduta a una ricca famiglia per 500 dollari. Appena sarà in grado di camminare, verrà consegnata ai suoi nuovi genitori. In teoria, dovrebbe essere sposata al figlio dei compratori, “ma nessuno può saperlo con certezza”. Altre famiglie nel villaggio hanno venduto le figlie per procurarsi da mangiare per alcuni mesi.
Articolo di Leone Grotti
Fonte: https://www.tempi.it/afghanistan-ho-dovuto-vendere-mia-figlia-per-500-dollari/