Paolo Barnard: “Centinaia di milioni di rifugiati climatici ci arriveranno addosso!”

“Se pensate che i migranti di oggi siano un problema, non avete ancora visto nulla. E questo lo dico con un rispetto angosciante per le stragi nel Mediterraneo”, afferma Paolo Barnard.

Profughi per il clima«Vi sembrano troppi 1 milione di arrivi via mare in Europa nel 2015? Ce ne sono 300 milioni in India che prima o poi partiranno. Dieci milioni in Bangladesh, come minimo. E in Africa del nord e Sahel le stime sono talmente alte che gli esperti non sanno quantificarle oggi».

E cosa spingerà questo tsunami di migranti inimmaginabile verso di noi? La guerra? «No, è la causa secondaria», come la povertà. Il vero motivo che porta con sé guerra e fame è un altro: il cambiamento climatico. «È provato oltre ogni dubbio», scrive Barnard sul suo blog. «Basta sfogliare le relazioni presentate all’Accordo di Parigi sul Clima nel dicembre 2015 e i dati sono tutti lì. E sono orrore liquido».

Perfino in Siria, il “climate change” viene prima – molto prima – del conflitto, come causa di esodo. È «il vero inizio della crisi demografica» in quel martoriato paese. Crisi climatica, innanzitutto, «che poi ha alzato le tensioni per sfociare in guerra». Dal 2006 al 2011, racconta Barnard, una siccità senza precedenti nella storia del paese (mai visto un fenomeno così, dicono gli esperti di clima) spinse 2 milioni di contadini verso le città per non morire di fame. «Assad non seppe gestire la crisi, e le tensioni esplosero in conflitti armati locali, per poi essere dirottati nella guerra civile. Il clima, altro che Isis!».

Rifugiati climaticiMa la vera emergenza riguarda «il resto della marea umana» prossimamente in partenza verso di noi, a causa dell’impazzimento del clima». «I 300 milioni di indiani in movimento fuggono dalla mancanza di acqua, è stato detto a Parigi, perché i ghiacciai dell’Himalaya si stanno riducendo». Dal Bangladesh «fuggono dall’allagamento di milioni di ettari delle loro coste alla velocità del lampo». E gli africani «dalle siccità, o straripamenti, o proliferazione di parassiti fuori controllo, oppure dalle ondate di calore impossibili, che distruggono le fonti di cibo e acqua: “climate change”, ancora».

All’allarme «immane», stavolta, «ci sono arrivati anche i cosiddetti ‘cattivi’ cioè il Pentagono e il Dipartimento della Difesa americana». Documenti ufficiali: il Pentagono ha definito il cambiamento climatico «un moltiplicatore di rischio globale», additandolo come la vera causa di «guerre per l’acqua, che spediranno oceani di migranti verso nord».

In un summit svoltosi a fine agosto in Alaska, continua Barnard, John Kerry è stato esplicito: «L’effetto serra ha creato una bomba demografica chiamata “rifugiati del clima». E ha aggiunto: «Voi per caso pensate che quello che vedete oggi sia un problema europeo causato dall’estremismo? Non avete ancora visto nulla, aspettate quando mancherà l’acqua, il cibo, e i popoli si faranno guerre per questo».

Quindi, conclude Barnard, centinaia di milioni di persone ci arriveranno addosso per sfuggire alle “guerre da effetto serra”, «quelle per accaparrarsi un pezzo di fiume rimasto, una montagna dove ancora cresce da mangiare».

Per Francesco Femia, del Centre for Climate and Security di Washington, «affrontare questa catastrofe alla radice non significa fermare le guerre, ma fermarle prima che scoppino, e questo significa affrontare l’effetto serra».

Fonte: libreidee.org

LA TRATTA DEGLI SCHIAVI
Migrazione Globale - Chi governa l'immigrazione e perché
di Jeffrey Kaye

La Tratta degli Schiavi

Migrazione Globale - Chi governa l'immigrazione e perché

di Jeffrey Kaye

Quali sono gli interessi politici ed economici che regolano questo drammatico traffico di esseri umani? Un reportage giornalistico che ci permette di portare alla luce tutte le ombre del "Fenomeno Immigrazione" e di dar voce a coloro a cui è stato negato il diritto di esistere.

Il mondo sta sperimentando un esodo globale di dimensioni mai viste finora, ma motivato dalle stesse antiche ragioni di sempre: la ricerca di nuove opportunità e risorse. Il mondo degli affari e della finanza sfruttano in modo interessato i flussi migratori, che di conseguenza continuano, sanguinosi e incessanti.

Le immigrazioni persistono per almeno due ragioni: la prima è che il mondo degli affari si basa sulla mobilità umana e sulla disponibilità di masse di lavoratori; la seconda è che i migranti sono in grado di aggirare qualsiasi forza od ostacolo che si frapponga tra loro e il loro obiettivo.

È la legge della domanda e dell’offerta.

Esattamente come il mercato della droga sfama appetiti apparentemente insaziabili, superando frontiere e controlli della polizia, così i migranti, insieme al mondo degli affari e della finanza, che li sfrutta, fanno sì che i flussi umani continuino.

È un sistema globale che possiamo definire “capitalismo predatore”,

perché basato sul traffico di esseri umani.

Questo libro intende riempire il vuoto esistente nel dibattito sul tema facendo luce sugli aspetti economici della vicenda – spesso volutamente trascurati – esaminando le relazioni tra migrazione e globalizzazione e le varie attività che incoraggiano, facilitano e traggono profitto dalle migrazioni, sia quelle legali che quelle illegali.

Da parte dei politici viene utilizzata spesso la retorica per nascondere le reali motivazioni che incancreniscono il “problema immigrazione”. La questione viene posta solo in termini di controllo e di gestione, per accontentare i più bassi istinti della folla:

qual è il modo migliore per tenere fuori dai confini gli stranieri indesiderati?

Come punire i milioni d’immigrati illegali che s’intrufolano oltre le frontiere
e non rispettano i limiti del permesso di soggiorno?

L’autore indica invece la strada su cui ci si dovrà muovere se si vorrà davvero comprendere e risolvere questo problema sociale ormai fuori controllo: perché solo tenendo conto anche delle ragioni dei migranti, i legislatori saranno finalmente in grado di elaborare delle politiche per una immigrazione razionale e umana.

E questa sarebbe davvero una nuova storia.

Indice

Introduzione

Capitolo I – Esche e paraocchi
Capitolo II – Crescere le persone per l'esportazione
Capitolo III – I migranti nel mercato globale
Capitolo IV – Cambio di rotta: la fortuna gira
Capitolo V – Le agenzie di reclutamento e il mercato degli esseri umani
Capitolo VI – I trafficanti come fornitori di servizi per la migrazione
Capitolo VII – «Dipendiamo pesantemente dai lavoratori immigrati»
Capitolo VIII – Schiavitù e flussi di denaro
Capitolo IX – «Cercasi lavoratori» o «Non oltrepassare il confine»
Capitolo X – Scelte politiche, influenze e alleanze
Capitolo XI – Resa dei conti sud-occidentale
Capitolo XII – Sangue fresco e selezione nazionale
Capitolo XIII – «Divisi per la necessità di sopravvivere»

Indice analitico
Note

Introduzione di "La Tratta degli Schiavi"

Benjamin E. Johnson, direttore dell'organizzazione a sostegno dei migranti Immigration Policy Center, durante un congresso ha eloquentemente riassunto la questione così:

«Inviamo due messaggi contrastanti ai nostri confinanti:
"Si cercano lavoratori"
e "State fuori"».

Johnson ha definito "schizofrenico" il fallimentare approccio ufficiale.

Continua a leggere: > Introduzione di "La Tratta degli Schiavi"

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3 commenti

  1. barnard :(voglio farla breve) se fa troppo caldo si innescano delle reazioni contrarie che portano a delle ere grandi o piccole che siano.sempre stato sulla TERRA. concordo però con te sulle invasioni
    o per il caldo o per il freddo almeno 2 miliardi di persone si metteranno in cammino verso le zone temperate come e sempre stato e sempre sarà io e te lo sappiamo gli altri lo impareranno ….forse

  2. TUTTE FALSITA’ PROVATE BARNARD SVEGLIATI
    Il riscaldamento globale viene definito dai ricercatori: La più grande truffa scientifica dell’intera storia umana.
    I dati parlano da se, nessun riscaldamento globale ma l’inizio della mini era glaciale evento già successo 400 anni fa. la causa è il sole in pausa da oltre 10 anni, questo porta con se il freddo.I russi al riguardo parlano molto chiaro con fatti provati
    Più di 31.000 studiosi del settore negano il riscaldamento globale.
    La NASA è arrivata al punto di falsificare i dati delle temperature, questo è stato ben provato
    COSA SUCCEDE ORA NEL MONDO
    Nell’altro lato della terra è inverno o quasi ovunque record decennali o secolari di freddo e neve, neve in Arabia,e nel deserto cinese.e così via, decine di migliaia di animali degli allevamenti morti per il freddo

    Ma questo non viene detto

  3. Ma quae effetto serra. Sono loro che modificano il clima giornalmente in tutto il mondo schiavo del potere USA. Alzate la testa ttte le mattine e vedrete in cielo le scie chimiche che cambiano il clima assieme agli ionizzatori ionosferici mobili spostati opportunamente sugli obiettivi da colpire.

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