di Francesco Maria Toscano
Il mondo, fortunatamente, sta cambiando.
Le tragedie neonaziste propinate nell’ultimo decennio dai vari Monti, Obama, Merkel, Hollande, Napolitano e compagnia bella, sono ormai state comprese dai cittadini occidentali che, ogniqualvolta chiamati al voto, puniscono dappertutto i candidati avvertiti quali esponenti di un establishment assassino e perciò odiato.
La vittoria di Trump è solo l’ultimo segnale che conferma l’inarrestabilità di un fenomeno che non può e non deve essere fermato. D’altronde, i massoni globalisti che all’indomani della caduta di muro di Berlino ridisegnarono un nuovo ordine mondiale, hanno davvero esagerato. Dappertutto regna fame, miseria, disoccupazione e povertà.
In Grecia, grazie al connubio Obama/Merkel, la mortalità infantile è esplosa, riportando in auge atmosfere degne del famigerato Goebbels. Creare volutamente un quadro economico così disperante da provocare la morte di bambini e anziani, è semplicemente prassi indegna e disumana. E Obama e Merkel questo hanno fatto, mandando in avanscoperta aguzzini professionisti del calibro di Schaeuble e Dijsselbloem.
Obama nei giorni scorsi ha fatto visita alla sua complice tedesca, che ha appena dichiarato di volersi candidare ancora una volta alla guida della Germania. Obama ha chiesto ad Angela di difendere i valori dell’Occidente liberale di fronte all’avanzare dei “populismi”. Ma con quale faccia l’ex presidente americano si permette di proporre un’analisi così falsa e mistificante?
Obama è un fallito, espressione vivente di un progetto farlocco che ha contribuito a generare sfiducia e risentimento in tutto il mondo occidentale. Durante il comando del primo presidente nero della storia degli Stati Uniti sono esplose perfino le tensioni razziali, figlie di un utilizzo “allegro” delle armi da parte di poliziotti pronti a premere il grilletto con facilità contro gli uomini di colore, nonostante alla Casa Bianca sedesse il “progressista” Obama.
Obama è stato un “lustrino”, un utile specchietto per le allodole, indispensabile per far credere al mondo come la “più grande democrazia del pianeta” avesse realizzato in pratica quel concetto di “uguaglianza” altrove solo sbandierato. Un privilegiato nero alla Casa Bianca, è servito anche per coprire le vomitevoli violenze consumate contro tutti gli altri neri americani che non avevano la fortuna di chiamarsi Obama, e di frequentare con profitto personaggi come Zbigniew Brzezinski.
Il fatto però che Obama punti oggi su Angela Merkel ci tranquillizza. Barack si era già espresso contro la Brexit e in favore di Hillary Clinton, favorendo in entrambi i casi il tracollo delle istanze dallo stesso ex presidente inopinatamente sostenute. Al posto di Angela, ultimo bastione insieme a Draghi di un tecno-nazismo morente, faremmo quindi gli scongiuri.
Obama lascia un mondo più incattivito, diseguale e violento, preda di convulsioni sociali dettate dall’aumento vertiginoso della povertà. Obama e Merkel hanno difeso solo gli interessi del capitale finanziario, divinizzando il libero scambio delle merci e criminalizzando le garanzie poste a difesa di salariati e lavoratori.
La sinistra riformista, quella dei vari Renzi e Tony Blair, ha distrutto un secolo fatto di progressi in favore delle classi più deboli, portando per l’eternità una colpa di proporzioni bibliche che gli storici futuri si premuniranno di paragonare per gravità agli orrori nazifascisti.
Ora non rimane che combattere per liberare le diverse nazioni europee dalla morsa globalista e turbofinanziaria che ancora oggi domina e avvelena le vite di troppi incolpevoli cittadini. La riconquista della libertà è a un passo. Bisogna votare No al referendum del 4 dicembre, per decretare con largo anticipo la fine della carriera politica di Matteo Renzi, emulo ridicolo del liberista Blair; bisogna poi accompagnare la vittoria di Marine Le Pen in Francia e concentrare infine tutti gli sforzi contro la permanenza al potere dell’ultimo caposaldo neonazista rimasto liberamente in circolazione: Angela Merkel. Il 2017 come il 1945 sarà l’anno della liberazione dalla barbarie!
Articolo di Francesco Maria Toscano
OBAMA COSA HA FATTO
Obama viene definito il peggior presidente della storia USA con fatti dimostrati dai suoi atti, alcuni poco noti ma tremendi per il contenuto.
NOBEL PER LA PACE
E’ dimostrato che il Nobel viene dato (tranne rare eccezzioni) a chi contribuisce a oliare le ruote dello sfruttamento e controllo, Obama non fa eccezzione. Gli hanno dato subito il Nobel, un vero insulto alla pace, va ricordato che è impegnato in 5 guerre
Meno male che è un Nobel per la pace, chissà se non lo era cosa combinava.
Gianni