Con il “Green Pass” muore lo Stato di diritto

di Tommaso Alessandro De Filippo

Dal prossimo 5 agosto subiremo un vertiginoso cambiamento (in peggio) delle nostre vite, data l’entrata in vigore del “green pass”.

Ipotesi green pass in bar e ristoranti con una dose. Confindustria "anche per lavorare" - QuiCosenza.it

Strumento controverso, su cui si è ampiamente discusso all’interno dell’agorà politica e mediatica, essendo un metodo fortemente lesivo delle libertà personali. Infatti, più che menzionare le modalità introdotte dall’esecutivo per poter condurre una vita sociale effettiva, è doveroso denunciare la discriminazione che esso comporterà.

Il Green Pass non è una misura di Salute “pubblica”

In primis, il green pass non ha garanzie d’efficacia (contro che cosa poi… – ndr). Anzi, anche in numerose nazioni Ue misure simili non sono prese in considerazione. Inoltre, è necessario concentrarsi sulla tutela dello Stato di diritto e della libertà di scelta che andrebbe salvaguardata. Non è accettabile ipotizzare che un cittadino italiano debba necessariamente sottoporsi ad un trattamento sanitario per adibire anche alle più minime libertà costituzionali. La scelta di vaccinarsi è strettamente personale, basata sulla scelta legittima e rispettabile di tutelare la propria esclusiva – e non collettiva – salute. Tuttavia, chi non ritiene necessaria la somministrazione del siero o nutre timori su di esso non può considerarsi un pericolo.

Anche in ragione di ciò, la sua esclusione dalla vita pubblica e dalle attività economiche nazionali appare un vero e proprio confinamento, degno di autocrazie o regimi in stile sovietico. Inoltre, la scelta di imporre il green pass pone in ulteriore difficoltà lavoratori, proprietari di attività produttive e settore turistico.

Green pass, gli incauti paladini della libertà - Il Secolo XIX

Tutti ambienti già parecchio provati da chiusure e perdite. Infatti, sarà competenza propria dover predisporre incaricati al controllo dei clienti, spesa ulteriore da sommare alle perdite che si subiranno con la mancanza nei locali dei non vaccinati. Eppure, anche chi sceglie di non subire la somministrazione del siero avrebbe la possibilità di spendere e viaggiare, portando di conseguenza benessere e fatturato alle attività in difficoltà. Ulteriore ragione per cui opporsi ad imposizioni che distruggono le libertà della persona e lacerano ulteriormente il nostro tessuto sociale, lavorativo ed economico.

Articolo di Tommaso Alessandro De Filippo

Fonte: https://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/green-pass-muore-stato-diritto-202256/

LA FABBRICA DELLA MANIPOLAZIONE
Come difendersi dal condizionamento mentale
di Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta

La Fabbrica della Manipolazione

Come difendersi dal condizionamento mentale

di Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta

Chi controlla il tuo immaginario controlla la tua volontà!

I grandi cambiamenti culturali che l'umanità affronta da decenni non sono né spontanei né casuali ma sapientemente "fabbricati" dai Poteri Forti.

"La manipolazione consapevole e intelligente, delle opinioni e delle abitudini delle masse svolge un ruolo importante in una società democratica, coloro i quali padroneggiano questo dispositivo sociale costituiscono un potere invisibile che dirige veramente il Paese. Noi siamo in gran parte governati da uomini di cui ignoriamo tutto ma che sono in grado di plasmare la nostra mentalità, orientare i nostri gusti, suggerirci cosa pensare".
Edward Bernays

Scriveva così nel lontano 1928 Edward Bernays, il fondatore delle Pubbliche Relazioni e l'ideologo degli attuali spin doctors. Nel suo saggio Propaganda, Bernays spiegava che un "governo invisibile" manipola, le opinioni, le abitudini e le scelte dei cittadini, lasciando a costoro l'illusione di essere liberi. In democrazia, ai metodi repressivi, il potere preferisce affiancare la manipolazione "dolce" volta a plasmare l'immaginario delle masse e a orientarne il consenso, tramite la propaganda, l'ingegneria sociale e il controllo dei media e dello spettacolo. Un potere nascosto ha infatti la possibilità di manipolare quasi alla perfezione i sentimenti e la mentalità di massa senza dare l'impressione di farlo, controllare i popoli entrando nel loro immaginario e riprogrammandone le coscienze.

La propaganda e l'ingegneria sociale non servono solo a plasmare l'opinione pubblica e a eterodirigere il consenso, ma tendono anche a creare un essere umano omologato, intercambiabile e unidimensionale, che pensa e agisce come tutti gli altri: un clone tra i cloni che sia talmente svuotato e spersonalizzato da seguire passivamente le scelte imposte dal Sistema.

"L'erosione della democrazia avviene svuotando progressivamente da un lato le nazioni del proprio potere e della propria sovranità, dall'altro facendo diventare tutti noi dei soggetti passivi, dei meri consumatori".

Al paradigma della violenza tipico del XX secolo, si è sostituito il paradigma del controllo sociale, radicato nei falsi bisogni che sono stati indotti nelle nuove generazioni. Si è imposta una nuova forma di potere, una nuova forma di capitalismo che non si accontenta di automatizzare i flussi di informazioni, ma mira ad automatizzare gli stessi individui. Siamo ormai immersi in una gabbia elettronica e digitale che non ci abbandona mai.

Dopo il successo di Governo Globale e Unisex, gli autori Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta tornano ad approfondire le tappe ideologiche del mondialismo, spiegando gli influssi e le tecniche di condizionamento utilizzate dal potere, con la versione aggiornata, ampliata e in 4D de La fabbrica della manipolazione.

Dai primi esperimenti di manipolazione mentale del dopoguerra alla "rivoluzione culturale" degli anni '60; dalla "nuova morale sessuale" all'ideologia di genere; dalla nascita dell'arte contemporanea alla genesi delle rivoluzioni "democratiche" nei paesi dell'est europeo e del Medio Oriente; dal sorgere della "nuova spiritualità" allo sviluppo dei Fondamentalismi Religiosi, questo saggio ripercorre una "storia altra" dell'età contemporanea, tanto misconosciuta quanto inquietante.

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Un commento

  1. Ricordo a tutti, che l’Italia non è uno Stato di diritto. Dal lontano 1933, l’Italia è una Corporation privata iscritta al S.E.C. securities and exchange Commission di Washington D.C. e il numero di matricola dell’iscrizione è 0000052782. La legge realmente vigente sulla nostra Nazione, sarebbe il “Diritto Commerciale”o U.C.C. ( Unified Commercial Code ).Queste informazioni, sono accessibili a tutti. Qeste sono le radici del male da sradicare per salvare il nostro Paese

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