Omaggio ai Vaccinati

Occhi che luccicano. Sorriso stampato dietro la mascherina… ben tirata su. Sono emozionati. Non vedono l’ora di dirtelo di aver ricevuto la “grazia”.

Coronavirus oggi. Oms: approvazione d'emergenza per vaccino AstraZeneca. Iss: forte impatto da variante inglese, rafforzare misure di difesa

Non vedono l’ora di chiedertelo se sei dei loro. Per loro è una missione. Vogliono indagare. Vogliono capire se anche tu sei stato “battezzato”, sei sei entrato nella razza eletta. Cercano di comprendere se e perché hai ancora delle resistenze. Perché non ti sei piegato. Per quale motivo continui a rifiutare la salvezza. Si sentono superiori, intelligenti, protetti.

Li senti conversare al bar, al supermercato, al parco giochi con i figli, in strada. Discutono su quale intruglio sia il migliore. Odiano chi vuole conservare intatta la possibilità di scegliere. Vogliono l’obbligo per tutti. Per lavorare, per viaggiare. Per il cinema, il ristorante, la palestra. Per vivere.

Anticipano i tempi, fanno da apripista alle decisioni dell’autorità, perché “non si sa mai”, perché “così sto tranquillo”. Sono loro. Proprio loro. “I vaccinati”. Redenti, purificati, ilari. Finalmente liberi. Festanti, con la spilletta, col profilo facebook attestante di essersi immersi nell’acqua santa.

Gli uomini nuovi, i plasmati, i rigenerati, pronti ad eseguire ogni ordine. Pronti a porgere il braccio alla scienza. Pronti a dare in pasto l’anima al Leviatano terapeutico. Gli esseri del futuro. I vigilanti. I responsabili. Gli indiscreti. Gli intransigenti. Gli alfieri della siringa. Ormai siamo circondati. Ormai sono ovunque.

Si salvi chi può!

https://www.youtube.com/watch?v=BLAwUWp54Tc

Fonte: https://t.me/antonellawerner/10096

ACQUA SANTISSIMA
La Chiesa e la 'Ndrangheta: Storia di Potere, Silenzi e Assoluzioni
di Nicola Gratteri, Antonio Nicaso

Acqua Santissima

La Chiesa e la 'Ndrangheta: Storia di Potere, Silenzi e Assoluzioni

di Nicola Gratteri, Antonio Nicaso

La mattina del 4 luglio 1966 don Antonio avrebbe dovuto celebrare una messa funebre per un capobastone di Ciminà, piccolo paese in provincia di Reggio Calabria, ma venne ucciso in un agguato prima di riuscire a raggiungere la chiesa: le perizie balistiche accertarono che il sacerdote aveva sparato contro i suoi assassini per coprirsi la fuga.

Suor Rosa, la sorella del boss Paolo Martino, cugino del padrino di Archi, Paolo De Stefano, sfruttava le proprie conoscenze per acquisire informazioni riguardanti eventuali procedimenti penali in corso nei confronti del fratello.

Nel 2007 il boss Vincenzo Gioffrè entra a far parte del comitato per l'organizzazione della festa in onore della Madonna dei Poveri di Seminara. Anni prima, il sindaco neoeletto aveva tentato di modificare il percorso della processione per impedire che il fercolo della Madonna proseguisse, come da tradizione, fino alla casa del boss locale, ma le sue disposizioni vennero disattese e, qualche giorno dopo, per ribadire chi comanda, venne dato fuoco al municipio.

A partire dall'Ottocento e per decenni gli uomini della 'ndrangheta hanno beneficiato del silenzio e dell'indifferenza (spesso interessati) della Chiesa. Solo dagli anni Cinquanta cominciano a registrarsi le prime denuncie e le prime lettere pastorali, e la 'ndrangheta diventa un "cancro esiziale".

Nicola Gratteri, procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, e Antonio Nicaso, studioso tra i massimi esperti mondiali di 'ndrangheta, raccontano le storie dei tanti sacerdoti e vescovi che hanno accettato le logiche della 'ndrangheta, e dei pochi che, invece, hanno avuto il coraggio di far sentire la propria voce e di denunciare un'organizzazione criminale che ha spesso modellato i propri riti di affiliazione sulle cerimonie liturgiche della tradizione cattolica, servendosi delle feste religiose e dei simboli cristiani per creare alleanze, costruire vincoli e rafforzare così il proprio potere. E lanciano un chiaro messaggio: o si consolida la coraggiosa esperienza pastorale finora maturata o il potere devastante della 'ndrangheta continuerà inesorabilmente ad affermarsi nelle città, nei paesi, nelle campagne, ma soprattutto tra i giovani. "La speranza c'è e si chiama Francesco. Se riuscirà a dimostrare che la linea più breve tra due punti non è l'arabesco, come sosteneva Ennio Flaiano, vinceranno le ragioni della speranza. Ma tra quei due punti, bisognerà tracciare una linea retta. Solo allora i mafiosi resteranno fuori."

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3 commenti

  1. Ormai la persuasione è diventata mobbing!
    Mai come ora riusciamo a vedere la vera essenza delle persone, dalla mascherina al vaccino.
    Il loro basso livello di consapevolezza li porta a seguire le mode, la massa, il pensiero del più forte e non riescono ad ascoltare la loro voce interiore che grida vendetta!
    Dobbiamo rinunciare alle provocazioni e lasciare che tutto vada come deve andare, ben presto vedremo i risultati di cotanta organizzazione criminale e oltre a noi altri si risveglieranno con una coerenza diversa dell’ attuale.

  2. Massimiliano, ci sto pensando da un po’.Non so ancora di preciso in quali e quante situazioni, il Green pass verrà richiesto. Per i viaggi, so che in Italia ci sono alcune strutture ricettive che non lo chiedono. Se poi lo chiederanno anche per una cena al ristorante, io farei una telefonata all’avvocato e subito dopo, chiamerei i Carabinieri.Poi, per non lasciar prosperare i soliti noti, bisognerebbe fuggire in massa dai social ( quando una cosa è gratis, il prodotto sei tu ), da Netflix, da Amazon ecc.Non ci scoraggiamo, c’è sempre una possibilità

  3. Tutte queste cose che dite sono sacrosante e le comprendo, ma come possiamo difenderci?

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