La nostra stella è la forza che tutto muove
Avete mai assistito a un’esclissi totale di Sole?
In pieno giorno il cielo si oscura completamente, la temperatura cala di diversi gradi e gli animali si zittiscono: in poco tempo cala sulla terra un’atmosfera surreale carica di un fascino misterioso e spaventoso. Penso che un’eclissi di Sole possa risvegliare quelle che sono le nostre paure più profonde e ancestrali sulla possibilità di vita della nostra specie sul pianeta.
Cosa accadrebbe se il Sole si oscurasse?
La risposta ce la danno gli scienziati: senza il Sole la vita sulla terra non sarebbe più possibile.
Ventiquattro ore porterebbero la Terra a una temperatura di -15°C. Tre giorni senza Sole e saremmo a -40°C. Dopo cinque, -80°C. Dopo una settimana, -173°C. Si tratta di temperature non compatibili con la vita per come noi la conosciamo.
È il Sole a fare della Terra quello che è: il pianeta verde pullulante di vita di cui siamo diventati ospiti indegni.
I numeri del Sole
Oggi sappiamo moltissime cose sulla nostra stella: la scienza lo ha rivoltato some un calzino.
«La Terra – scrive Norbert Lantschner nel suo bel libro “Smile Energy” – ha bisogno di un anno per compiere la sua orbita intorno al Sole con un percorso di 940 milioni di chilometri. E ogni singolo passo sulla Terra è importante per conservare la vita per come noi la conosciamo, con i ritmi del tempo atmosferico e delle stagioni. Ognuno di questi 940 milioni di chilometri che la Terra ogni anno compie intorno a Sole è essenziale per il mantenimento della vita sul nostro pianeta. Determinante è l’inclinazione dell’asse terrestre di 23°C rispetto al piano della sua orbita.
Senza questa inclinazione le regioni equatoriali brucerebbero e quelle circumpolari sarebbero eternamente irrigidite sotto una coltre di ghiacci. Le scienze naturali moderne ci hanno permesso di comprendere il firmamento con il suo grande fascino e di disporre di conoscenze complete sul nostro Sole. Oggi, a proposito della nostra stella disponiamo di informazioni che non abbiamo mai avuto durante tutta la nostra storia, ma il Sole resta comunque per noi ancora estraneo e forse più lontano di quello che era per i nostri progenitori, che gli assegnavano un posto importante nella vita quotidiana, nella fede, nella loro rappresentazione del mondo. Essi ne “sentivano” l’importanza, sentivano che il loro vivere e sopravvivere dipendeva dal Sole. Noi, al contrario, sappiamo tutto ma non sentiamo niente».
Riconneterci con la Natura
La riflessione di Norbert Lantschner coglie nel segno: diamo tutto per scontato, soprattutto per quel che riguarda la Natura. Pensiamo che avremo sempre acqua pulita a sufficienza, un clima mite, piante che ci possono sfamare, aria pulita da respirare. Eppure così non è, soprattutto se continuiamo a perseguire la strada dell’utilizzo senza freni delle risorse naturali. Sicuramente il Sole continuerà a splendere per altri miliardi di anni e non ci lascerà a piedi dall’oggi al domani, ma il tempo a disposizione dell’umanità per mettere un freno al proprio sviluppo non è altrettanto consistente.
Riconnetterci profondamente con tutti gli aspetti della Natura, viverla a 360 gradi, è il solo strumento che noi e le future generazioni abbiamo a disposizione per imparare a rispettarla, per ritornare a uno stato di venerazione primordiale essenziale per il proseguimento della nostra specie.
Per quel che riguarda il Sole possiamo ripensarlo non come un nemico che invecchia la nostra pelle, ma come un alleato indispensabile per la nostra salute in quanto fondamentale, ad esempio, per la sintesi della vitamina D. Esponendoci al Sole con abiti leggeri in ambienti incontaminati potremo fare il pieno di benessere e di energia fisica.
Quando si avvicina la fine dell’inverno, quanti di noi sentono un vero e proprio bisogno fisico di scaldarsi al Sole?
Assecondiamo questi istinti creando le condizioni perché le nostre esigenze più profonde possano realizzarsi. Impariamo nuovamente a vivere le stagioni, modificando le nostri abitudini e i nostri comportamenti in base al loro avvicendarsi.
Celebriamone il passaggio e ricordiamoci dei solstizi e degli equinozi: si tratta di momenti energeticamente importanti che l’uomo ha sempre onorato e riconosciuto, anche in epoca preistorica (pensiamo alle costruzioni megalitiche di Stonehenge costruite tenendo conto della posizione del Sole durante il solstizio d’estate).
Articolo tratto da Vivi Consapevole 41
Fonte: http://www.macrolibrarsi.it/speciali/sole-fonte-di-vita.php