Il “Messia” venuto a salvarci e il Tramonto della politica (e della Democrazia)

di Fabrizio Marchi

Risultato immagini per draghi fine della democrazia

L’incarico a Draghi ufficializza e, anzi, faremmo meglio a dire, consacra, la fine della politica e della democrazia sostanziale.

La “politica al tramonto” è il titolo di un bel libro del filosofo della politica, Mario Tronti. Mai titolo (ma vale anche per il libro) fu più attuale per descrivere il presente. L’incarico a Draghi ufficializza e, anzi, faremmo meglio a dire, consacra, la fine della politica e della democrazia sostanziale. Perché un conto è il liberalismo e un altro la democrazia. Sono due concetti ben diversi che sono stati unificati per un certo periodo storico – diciamo dalla fine della seconda guerra mondiale fino al crollo del blocco sovietico e alla nascita dell’UE – e che ora tornano a separarsi.

E il bello (si fa per dire…) è che tutte le forze politiche hanno sostanzialmente plaudito alla “scesa in campo del Salvatore”, da quelle tradizionalmente di governo (PD e Forza Italia) a quelle che millantavano di essere “anti-sistema”, cioè la Lega e il M5S.

Draghi è stato trasformato in una sorta di Messia, colui che dall’alto dei Cieli della Finanza europea e mondiale sceglie di farsi carne per poterci salvare, cioè per liberarci dalle pastoie di una politica (con la p minuscola) litigiosa, rissosa, meschina e, naturalmente, incapace di governare. Insomma, nei momenti più difficili, la politica si fa, deve farsi da parte, per lasciare il posto alla finanza e alla tecnocrazia.

E’ il trionfo dell’economico sul politico. La politica, quella con la p minuscola, interpretata alla perfezione – va riconosciuto – da tutti gli attuali esponenti politici, nessuno/a escluso/a, auto decreta la sua morte, la sua sostanziale e riconosciuta inutilità, e lo fa anche con una certa enfasi, declamando, paradossalmente (ma neanche più tanto, arrivati a questo punto…), le lodi del suo “becchino”.

Siamo di fronte ad un processo, sia chiaro, che non nasce ieri o ieri l’altro, ma dura da molto tempo – diciamo dal crollo del cosiddetto “socialismo reale” (e di tutto quello che ha trascinato con sé) –  ed è stato preparato con cura. “La fine delle ideologie”, “il capitalismo come fine e meta ultima della storia”, “l’andare oltre le vecchie e superate categorie di destra e sinistra”, “il conflitto di classe è un anticaglia del passato”. Questi ed altri sono stati i mantra ripetuti sistematicamente durante questi ultimi trent’anni e nessuno o quasi si è sottratto a questo coro ditirambico ripetuto in forme ossessive.

Nello stesso tempo, le “vecchie” (perché così considerate dal “nuovo” che avanza…) categorie della politica, ormai da tempo consegnate alla famosa critica roditrice dei topi, sono state sostituite dalle nuove filastrocche del pensiero “debole postmodernista e politicamente corretto”: diritti civili (interpretati a senso unico e loro “esportazione” manu militari laddove necessario…), celebrazione del femminile e contestuale criminalizzazione del maschile (meglio conosciuto come femminismo), esaltazione della tecnica (in tutti i sensi, quindi morte della Politica con la P mauiscola e del dibattito filosofico ridotto a carosello di opinioni), “governismo” (riduzione dell’azione di governo all’applicazione di decisioni già prese in altre sedi, extra e sovra nazionali).

Il “sistema” ha provveduto anche a costruirsi una (finta e ad esso funzionale) opposizione che si è incarnata nelle forze cosiddette “populiste e sovraniste”, per lo più di destra. Sulla categoria del populismo (che è molto vasta ed articolata…) ci sarebbe da discutere molto e non posso farlo in questa sede. Diciamo che nel nostro caso specifico si tratta di un populismo reazionario, interclassista, sovranista (solo a parole…), che fa leva e fa di tutto per alimentare quella “pancia” qualunquista, individualista, egoista e anche molto provinciale che specialmente in questo paese non è mai morta e che torna a galla, ingigantita, nelle fasi di “caduta verticale del tasso di coscienza e di politicizzazione”, come quella che stiamo vivendo.

Il M5S, un movimento nato già con grandi contraddizioni al suo interno, ma espressione di un legittimo malcontento sociale e popolare, è ormai all’anticamera della sua estinzione. Mi dispiace per tutte quelle persone che ci hanno creduto in buona fede ma le cose stanno, a mio parere, in questo modo. Nato con velleità “anti sistema” si ritrova ora a dover appoggiare la massima espressione che quello stesso sistema è in grado di produrre, cioè il governo di un banchiere, di quello che oggi è forse il più importante tecnocrate in circolazione.  Ha contribuito anch’esso a diffondere la filastrocca – qualunquisticamente interpretata – del superamento delle categorie di destra e di sinistra. La verità vera è che la “destra” esiste, è viva, vegeta e occupa l’intero arco delle attuali forze politiche, anche se articolate e declinate su posizioni politiche diverse e soprattutto in forme culturali/ideologiche diverse. È la Sinistra (cioè una forza realmente Socialista e autenticamente alternativa all’attuale ordine sociale, con le sue contraddizioni, vecchie e nuove), con le maiuscole e senza le virgolette, che non esiste più.

Il “governissimo” che sta per nascere non fa che formalizzare quello che nei fatti era già avvenuto da tempo, e cioè la morte della politica e della dialettica politica, quindi della democrazia sostanziale. Esistono, potenzialmente, lo spazio e soprattutto le ragioni per la costruzione ex novo di quella forza Socialista, realmente alternativa, di cui sopra. Ma al momento sono solo, appunto, potenziali.

Articolo di Fabrizio Marchi

Fonte: http://www.linterferenza.info/editoriali/messia-venuto-salvarci-tramonto-della-politica-della-democrazia/

CYBERUOMO
Dall'intelligenza artificiale all'ibrido uomo-macchina
di Enrica Perucchietti

CyberUomo

Dall'intelligenza artificiale all'ibrido uomo-macchina

di Enrica Perucchietti

Scopri il lato nascosto e oscuro del progresso e della tecnologia e impara a difenderti dalle nuove armi di controllo e manipolazione totale con il nuovo libro di Enrica Perucchetti "Cyberuomo".

Questo libro affronta argomenti che sembrerebbero fantascienza, ma sono invece le innovazioni più moderne e avanzate nel campo della scienza e della tecnologia.

Intelligenza artificiale, chip dermali, nanorobotica, crionica, mind uploading, progetti filogovernativi per resuscitare i morti, creazione di chimere per xenotrapianti, clonazione, tecnosesso, uteri artificiali, super soldati... Qual è lo scopo di tutto ciò?

Potenziare la natura umana, ibridare l'uomo con le macchine e creare un individuo geneticamente modificato che abbia continuato la propria evoluzione emancipandosi dalle leggi biologiche.

Ma è davvero questo il futuro che vogliamo?

Hai mai provato a riflettere su quale sia la meta ultima verso cui il mito del progresso illimitato ci sta traghettando?

Come ti spiega questo libro, dietro la parola "progresso" si nascondono ricerche che fino a qualche anno fa sarebbero state bollate come incubi distopici e che oggi vengono offerte all'opinione pubblica come un traguardo per l'evoluzione collettiva. 

Ma l'entusiasmo e l'esaltazione acritica del progresso stanno oscurando il lato nascosto di queste ricerche: si vuole realizzare una tecno-utopia, una società "perfetta" e altamente tecnologica, in cui non ci sia spazio per la violenza, le emozioni incontrollate o il pensiero autonomo.

Siamo sull'orlo di una rivoluzione antropologica che intende snaturare l'Uomo della pro­pria umanità, per renderlo sempre simile a una "macchina" e al contempo più manipolabile e controllabile.

È in gioco la nostra sopravvivenza: conoscere le ricerche e gli obiettivi nel campo del post-u­mano può aiutarci a fermare questa deriva prima che siano le macchine a ribellarsi ai propri inventori, come nei peggiori incubi.

Leggi "Cyberuomo" di Enrica Perrucchetti e trova le tue risposte a domande come:

  • Dove finisce la libertà auspicata da transumanisti e postumanisti e dove inizia la manipolazione?
  • Siamo davvero liberi di scegliere e creare il nostro futuro, oppure siamo sottoposti a una forma di conversione graduale a un'ideologia imposta dal potere?
  • Ci sono dei limiti etici alle ricerche nel campo del post-umano o tutto quello che è e sarà tecnologicamente possibile è da abbracciare come positivo e auspicabile per la collettività?

I contenuti extra

Questo è un Libro 4D e contiene una serie di contenuti extra per approfondire la lettura. All'interno del libro ci sono semplici istruzioni che ti spiegano come puoi accedere a questi contenuti da qualsiasi dispositivo: pc, tablet, smartphone e smart-tv.

VIDEO DI APPROFONDIMENTO CON L'AUTRICE

  • Perché un saggio sul transumanesimo
  • Come Hollywood ci sta abituando alle ricerche nel campo del post-umano
  • I microchip sono realtà e vanno di moda
  • Gemelline cinesi con DNA modificato come i superumani di Hawking

DOCUMENTI PDF

  • Stiamo vivendo in una simulazione computerizzata?
  • Il cibo del futuro: insetti e carne artificiale
  • La ricerca della longevità: dall'alchimia al mind uploading
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