Nazifascismo Sanitario/Finanziario filo cinese contro Patrioti americani

di Marco Santero

Fortunatamente sempre più medici si ribellano alla dittatura sanitaria che viene innanzi tutto imposta a loro, con l’avvallo del Movimento 5 Stelle… cinque stelle come la bandiera del loro Mandante occulto, la Cina!

USA e Cina, la guerra si sposta sul Tech - Linkiesta.it

Intanto, Elon Musk patron della Tesla, dato che aveva un po’ di febbre si è fatto fare il tampone… ma non se ne è fatto fare uno, ma 4 uguali, uno dopo l’altro, per avere un raffronto degli esiti, quindi li ha mandati separatamente a far analizzare, ottenendo come risultato strabiliante (ma nemmeno troppo…) 2 tamponi positivi e 2 negativi. Della serie… ma cosa valgono dei tamponi che leggono non si capisce cosa e che non hanno alcuna valenza diagnostica seria?

La notizia è una vera Bomba, qui sotto un estratto dalla rete Usa FOX:

Ovviamente nessun media di regime italiano ha dato la notizia!

Mentre la UE è totalmente succube del Cina virus (arma batteriologica perfetta per l’autodistruzione economica, sociale e psicologica dell’intero Occidente), negli Usa la battaglia imperversa sempre più forte e il popolo americano si sta svegliando.

I rappresentanti al Congresso, davanti alle svariate censure che Facebook, Istagram, Google, Youtube, ecc. (nuovi padroni del mondo mediatico e economico planetario) hanno attuato a politici americani eletti e addirittura al Presidente degli USA Trump (che è la massima autorità USA dopo la Corte Suprema), hanno chiamato a deporre i capi di questa “Associazione a delinquere mediatica” e li hanno messi alle strette.

https://youtu.be/zxPcZRnI4Dk

Spettacolare Zuck… rosso come un peperone che balbetta balle e idiozie, sembra uno scolaretto beccato dal professore in flegranza e fa finta di non sapere cosa fa la sua azienda (almeno apparentemente sua, visto che il grosso della proprietà fa capo ai soliti fondi speculativi internazionali… in sostanza, lui è un pupazzo miliardario che esegue ordini).

Il popolo americano sta comprendendo il livello di dittatura mediatica e sanitaria che si sta creando negli Usa e sta reagendo, perché gli americani sono un popolo “selezionato”, discendenti di persone scappate a povertà e oppressione da tante parti del mondo e quindi quando si rendono conto che la loro libertà e il loro benessere viene minacciato da una oligarchia, una nobiltà occulta e spietata di usurai internazionali con i loro servi ben addestrati a gestire TV, Giornali, Social, ecc. tutti di loro proprietà tramite i grandi fondi di investimento planetari… ebbene, il popolo americano sta reagendo ed è l’unico che ha lo spirito, la forza economica e soprattutto militare per opporsi alla dittatura di questi usurai, che non si rendono neanche conto che loro potranno anche fare utili “faraonici”, ma il vero nemico che li sta diabolicamente manovrando è la Cina, che li usa per costringere l’Occidente tutto, come già detto prima, ad un’autodistruzione economica, sociale, e psicologica.

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Basta vedere i video degli attivisti pro Trump e si vede benissimo che sono persone adulte e mature, famiglie, anziani con esperienza che lottano per i propri diritti, benessere e libertà contro i brogli evidenti nella votazione Presidenziale e per il rinnovo (parziale) di Congresso e Senato. Al contrario, quando si vedono video di sostenitori di Biden e anti Trump sono tutti “ragazzetti” (in puro stile global) che sono stati “montati” e “manipolati” pesantemente dai social media, strategia ampiamente collaudata per creare “Rivoluzioni colorate” in giro per il mondo, per destabilizzare il paese di turno! Ma a mio parere sia la Cina che gli Usurai internazionali hanno fatto male i loro conti col popolo americano… che non è quello europeo abituato da secoli a nobiltà e oppressione manifesta!

Forza Americani patrioti, liberate il vostro paese e salvate di nuovo l’Europa dall’oppressione Nazifascista (questa volta finanziaria e sanitaria)! Sembra eccessivo, troppo estremista e complottista, guardatevi questo:

https://youtu.be/nao9d3Ntk8c

Quando la vittoria finale del sistema Satanico sembra certa… emerge la singolarità e si scopre che c’era una trappola accuratamente predisposta per far manifestare e render chiaro a tutti i cittadini americani sani di mente, l’intreccio satanico che nei decenni scorsi è stato realizzato contro di loro! La battaglia finale ha inizio e sarà una battaglia epocale tra il Bene e il male.     

Articolo di Marco Santero

[rivisto]

Fonte: scenarieconomici.it

CARTE FALSE
L'assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Quindici anni senza verità
di Roberto Scardova

Carte False

L'assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Quindici anni senza verità

di Roberto Scardova

«Sì, la gente ne parla», aveva risposto il sultano, «ho sentito dire che sono state trovate cisterne in mare, e che in qualche posto, durante la costruzione della strada, era stato insabbiato del materiale tossico». Poi era stato lui a guardarla dritto negli occhi. E cambiando tono aveva scandito le ultime parole dell’intervista. «Stia attenta, signorina. Da noi, chi ha parlato del trasporto di armi, chi ha detto di aver visto qualcosa, poi è scomparso. In un modo o nell’altro, è morto.»

Somalia, 20 marzo 1994: Ilaria Alpi, giornalista del Tg3 Rai, e il suo operatore Miran Hrovatin vengono uccisi da un commando in una via di Mogadiscio quando stanno per fare ritorno in Italia. Nei giorni precedenti hanno lavorato in uno scenario intricato e pericoloso, in cui agiscono politici somali e italiani, militari e funzionari dell’Onu, servizi segreti e imprese che costruiscono strade, contrabbandieri d’armi e trafficanti di rifiuti tossici.

I documenti e i filmati realizzati da Ilaria e Miran arrivano in Italia solo in parte. Per fare luce sulle cause e sui modi della loro morte non sono bastati quindici anni di processi e le indagini due Commissioni parlamentari. Che cosa avevano scoperto i due giornalisti?

L’omicidio dei due giornalisti della televisione italiana, avvenuto quindici anni fa in Somalia, è ancora oggi uno dei grandi misteri nazionali. Nel paese africano, in quegli anni, agli interessi locali si mescolano gli affari internazionali, non solo politici ma soprattutto economici. La guerra tra fazioni, che i militari dell’Onu (tra cui gli italiani) a stento controllano, richiede denaro e armi.

La cooperazione internazionale, di cui le aziende italiane sono parte importante, diventa terreno propizio per i traffici illeciti, come quello dei rifiuti tossici esportati dall’Italia e sepolti in Africa.

Ma le circostanze della tragedia sono solo l’inizio di un lungo percorso nel quale gli sforzi per svelare i nomi dei mandanti e degli esecutori dell’omicidio delineano a poco a poco un intreccio di politica, economia, istituzioni, poteri pubblici e privati che cercano di nascondere le ragioni vere del delitto.

Le parole dei testimoni e la loro interpretazione nelle indagini della magistratura e del Parlamento, le ammissioni e le omissioni, le mezze verità e le bugie palesi: un’inchiesta a più voci che è il testardo tentativo di continuare a cercare la verità dei fatti, per ricordare Ilaria Alpi applicando al lavoro del giornalista l’etica che la distingueva.

In queste pagine sono riuniti i contributi di giornalisti che negli ultimi quindici anni si sono occupati a fondo delle inchieste sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Il lavoro di indagine di Francesco Cavalli, Alessandro Rocca, Luciano Scalettari e l’analisi di Mariangela Gritta Grainer sono coordinati dal racconto di Roberto Scardova, vicecaporedattore e inviato del Tg3, cui si aggiunge la documentazione dell’impegno civile di Luciana e Giorgio Alpi, genitori di Ilaria, in un’intervista di Barbara Bastianelli e Francesco Cavalli.

Il libro nasce dall’attività realizzata intorno al Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, nato nel 1995 per diffondere l’impegno e il senso etico che hanno caratterizzato il lavoro della giornalista. Il concorso, promosso dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Rimini e dal Comune di Riccione per riconoscere e accreditare l'impegno per l'inchiesta giornalistica televisiva sui temi della pace e della solidarietà, oggi rappresenta in Italia uno dei più importanti momenti di riflessione sul giornalismo d'inchiesta, grazie alla sua videoteca, ai  convegni e alle pubblicazioni.

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