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Tutto quello che dovete sapere e non vi dicono sulla Pfizer

di Alba Tecla Bosco

Pfizer: piccola storia di scandali, cause legali sugli effetti dei farmaci, esperimenti in Africa, guerre, inquinamento…

Pfizer: il nostro vaccino contro il Covid efficace oltre il 90%

Nel 2003, la campagna internazionale Boycott the war-Boycott Bush contro la guerra e l’occupazione dell’Iraq prendeva di mira varie multinazionali petrolifere, agroalimentari e farmaceutiche. Non mancava la Pfizer, per via del sostegno alla campagna elettorale del presidente in carica. Anche se, come tutta Big Pharma, i finanziamenti sono andati via via a candidati repubblicani e democratici.

Sempre sul fronte iracheno, dopo diversi anni Pfizer e varie sue sorelle (AstraZeneca, Roche, Johnson Johnson) vengono citate in giudizio dai familiari di soldati statunitensi uccisi in Iraq. Una stranezza che si spiega così: le aziende, per farsi largo su questo nuovo mercato, offrivano somme elevate a funzionari del ministero della salute, i quali però sarebbero stati legati con gruppi armati anti-Usa.

Nel 1996, Pfizer conduce su 200 bambini nigeriani affetti da meningite un test clinico non autorizzato con l’antibiotico Trovan (che può danneggiare il fegato con esiti mortali). Ben undici piccoli morirono e decine di altri ne riportarono danni permanenti. Alla fine di una causa, Pfizer paga 700.000 dollari a quattro famiglie e accetta di finanziare progetti sanitari in Nigeria. Dagli archivi di Wikileaks risulta anche un dispaccio dell’ambasciata statunitense di Abuja, che attesta un tentativo di ricatto nei confronti del procuratore legale nigeriano incaricato della causa.

Molti i processi avviati per gli effetti collaterali dei farmaci Pfizer di più largo consumo. Diecimila donne hanno portato avanti la denuncia per gli effetti cancerogeni del farmaco Prempro; nel 2012 Pfizer se la cava pagando un miliardo di dollari. Altre tremila persone hanno portato in giudizio Pfizer per Chantix, che provocherebbe gravi disordini psicologici; nel 2013 la compagnia ha stanziato 288 milioni per una parte dei risarcimenti. Sotto accusa anche il depo-testosterone (del resto Pfizer è nota per il Viagra) che provocherebbe ictus e infarti.

E poi: la multinazionale ha rifiutato di rendere generici (e dunque molto meno costosi) i propri farmaci contro l’Aids nei paesi più colpiti dalla malattia; ha imposto la promozione sul mercato di un antidolorifico vietato dalla Food and Drug Administration Usa; ha commercializzato illegalmente farmaci (rea confessa, multa di 2,3 miliardi di dollari); ha promosso farmaci per utilizzi non approvati; ha offerto a migliaia di medici ed esperti denaro e regalie per la prescrizione di farmaci anche recanti gravi effetti collaterali; è incappata in giudizi per evasione fiscale; ha violato brevetti; ha copiato principi attivi scoperti da altri; ha dovuto sospendere dal mercato un antileucemico per inefficacia, anzi per tassi di mortalità più alti rispetto alle terapie convenzionali…

Non finisce qui. Nel 2016 una petizione è stata lanciata sul fronte dell’inquinamento atmosferico prodotto da diverse compagnie farmaceutiche – fra le quali Pfizer – che, avendo delocalizzato in Cina fasi della lavorazione, contribuivano all’inquinamento atmosferico responsabile ogni giorno del decesso di quattromila persone nel paese.

E più volte la multinazionale è stata multata dalle autorità federali statunitensi perché il suo stabilimento a Barceloneta, Puerto Rico, aveva violato il Clean Air Act (legge sull’inquinamento atmosferico). L’azienda è anche stata accusata di non voler rivelare informazioni.

Nel 2014, Pfizer ha fatto avances ad AstraZeneca per un’operazione di merging che, secondo il Wall Street Journal, avrebbe permesso lauti risparmi fiscali.

Articolo di Alba Tecla Bosco

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-tutto_quello_che_dovete_sapere_e_non_vi_dicono_sulla_pfizer/82_38156/

BIG PHARMA
Come l'industria farmaceutica controlla la nostra salute
di Jacky Law

Big Pharma

Come l'industria farmaceutica controlla la nostra salute

di Jacky Law

Un durissimo atto d'accusa contro le multinazionali farmaceutiche che dominano il piú redditizio business al mondo, quello della malattia. Dopo la lettura di questo libro, ogni volta che prenderete una medicina vi chiederete se fa bene a voi o se fa bene a loro.

Mentre negli Stati Uniti è annunciata l'uscita di Sicko, il nuovo documentario di Michael Moore contro l'industria farmaceutica americana, questo libro di Jacky Law ci spiega in che modo "Big Pharma" (l'insieme delle multinazionali farmaceutiche) si è progressivamente allontanata dal suo obiettivo primario: la salute e il benessere delle persone. L'autrice ci svela un sistema nel quale la ricerca dei profitti non coincide piú con la tutela della nostra salute, ma con una gigantesca impresa dove il marketing orienta la ricerca scientifica e induce essa stessa il bisogno di farmaci spesso inutili quando non dannosi. Dove il costo delle medicine cresce senza sosta, mentre diminuiscono i nuovi prodotti immessi sul mercato; dove gli studi scientifici sono manipolati, i ricercatori e le autorità di controllo corrotti o intimiditi. Tutto questo a detrimento di una ricerca orientata verso malattie "meno redditizie" e con la complicità di moltissimi medici a libro paga del mostro "Big Pharma".
Ma Law ci fornisce anche preziose indicazioni per sottrarci a una medicalizzazione della società imposta dal mercato e farci riconquistare il controllo sulla nostra salute, non piú come passivi consumatori ma come cittadini finalmente responsabili e informati.

Se pensate di conoscere il peggio riguardo all'industria farmaceutica, ripensateci. Jacky Law racconta la storia di un mostro che ci è cresciuto dentro cosí velocemente che non ci siamo ancora resi conto degli effetti. Dobbiamo riappropriarci del controllo sul nostro destino di pazienti, e la grande forza di questo libro è che ci spinge proprio a farlo.

"The Sunday Times"

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