Fisco: Prelievi diretti delle Tasse dal nostro Conto corrente

Nessun limite ai poteri del fisco. In una intervista al Messaggero, a spiegare le nuove modalità di prelievo è il capo dell’Agenzia delle Entrate. I prelievi saranno effettuati direttamente sui conti correnti degli italiani.

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Secondo Ernesto Maria Ruffini “…il tema delle scadenze potrebbe essere un buon punto di partenza per il secondo capitolo della riforma fiscale”. E quale? Prelievo alla fonte, in nome di una semplificazione dei pagamenti.

Solo per Iva e Irap si parla addirittura fino a 31 versamenti… Il fisco però ti è “amico”, quindi “per ridurre questi numeri il fisco potrebbe chiedere ogni mese o ogni tre mesi l’autorizzazione al contribuente di prelevare il dovuto dal suo conto corrente, con le compensazioni già fatte automaticamente o come crediti per le successive scadenze. In questo modo il numero dei versamenti sarebbe da 4 a 12 l’anno”.

E se sbagliano? E se si innesca un contenzioso? Davvero il prelievo alla fonte risolve i problemi? Perché lo Stato, che è di nome e di fatto un cattivo pagatore, non compensa le tasse con i debiti che le pubbliche amministrazioni vantano verso le imprese che da anni non ricevono il dovuto?

E se invece fosse il cittadino ad avere il diritto di entrare nel conto corrente dello Stato e prendere quello che gli spetta? O è solo il fisco a poter accedere e prelevare ciò che pretende, senza proroghe, sconti e rinvii mentre non ci sono più lacrime per piangere?

Fonte: https://www.lanuovapadania.it/economia/fisco-prelievi-diretti-delle-tasse-dal-nostro-conto-corrente/

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