Conte si arrende: niente Proroga a fine anno! L’Emergenza finirà il 31 luglio!

Trump ha fermato Giuseppi e il “Deep State” italiano?

Usa, Trump: “Ci aspettano due settimane molto dure. Attesi fino a ...

Nessuna proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre, nessuna proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre, ma proroga fino al 31 luglio!

Facciamo un passo indietro per capire cosa è successo. Qualche giorno fa Conte aveva parlato di volere prorogare lo stato emergenziale, che gli avrebbe permesso di gestire il Paese con i suoi assurdi dpcm fino a fine anno. Subito si è sollevata la protesta, soprattutto di autorevoli scienziati, come il prof. Zangrillo, che hanno smascherato il Conte dittatore: come fai a prorogare l’emergenza se l’emergenza (da intendersi come un virus in grado di riempire gli ospedali) è finita quasi tre mesi fa e lo stesso virus è mutato in una forma più debole? Allora lo fai solo per questioni di potere”. 

Con le spalle al muro, Conte ha cercato di resistere affermando che la richiesta gli era pervenuta dai virologi del suo clan di scienziati (ma non ha fornito i nomi dei richiedenti) e poi ha giocato la carta del compromesso: proroga fino al 31 ottobre. Ma non è servito perchè nel frattempo sembra che Trump… sì, il presidente Usa si sia mosso per impedire che si consumasse in Italia un secondo colpo di stato.

Nei giorni scorsi vi avevamo anticipato di malumori di Washington sulle ultime cazzate di Giuseppi, tra cui i continui avvicinamenti al governo cinese di Xi. Trump aveva fatto intendere di essere contrario alla proroga, fino al punto di essere pronto, se necessario, a difendere il popolo italiano (gli Usa hanno in Italia oltre 20.000 soldati, forze speciali, carri armati, aerei, ecc.) contro un governo lontano anni luce dai bisogni del popolo.

E alla fine Conte si è dovuto arrendere, anche perchè in Europa le cose gli stanno andando molto male con figuracce continue tra MES, Recovery Fund e diktat di tedeschi e olandesi. Anzichè presentarsi lui, ha preferito mandare il suo ministro della salute, il “fanatico dei vaccini”, Roberto Speranza, che, con tono molto incazzato, ha affermato che il nuovo dpcm prorogherà l’emergenza solo fino al 31 luglio.

In realtà, lo stato di emergenza era stato già fissato con scadenza al 31 luglio, ma pochi ci hanno fatto caso, poichè alcune delle misure emergenziali specifiche terminavano di avere effetto il 14 luglio. Speranza ha dovuto alzare bandiera bianca. Chissà se ha letto le ultime notizie sul suo vaccino.

Quelli di AstraZeneca hanno affermato che il loro vaccino non blocca il contagio, che ci sarebbe bisogno di più tempo… e che è meglio distribuirlo senza sperimentarlo… Non è da escludere che Trump abbia chiamato Mattarella per ricordargli che l’Italia è “cosa americana” e che è arrivato il momento di finirla con Giuseppi e le sue ambizioni da dittatore dei poveri.

Trump pronto ad intervenire per impedire la Svolta autoritaria di Conte!

L’Italia e gli Usa sono soprattutto “alleati militari” e una svolta autoritaria in Italia non sarebbe mai accettata dalla CIA. Questo è bene metterlo subito in chiaro onde sgombrare il campo da equivoci di fondo. Ma quello che fa imbestialire The Donald, è lo stretto rapporto che il governo Conte 2 ha imbastito con la Cina nell’ultimo anno.

Se ne parla in questo video, tutto da ascoltare, di Dentro La Notizia.

https://youtu.be/c1svCX312CU

A Trump non piace nemmeno il MES e l’idea che l’Italia lo accolga determinerebbe una reazione che in questo momento non si può preventivare. Egli è consapevole che le politiche del governo Conte 2 mirano a impoverire la popolazione e renderla favorevole ad una soluzione autoritaria, ma per ragioni strategiche gli Usa non possono perdere l’Italia, dove hanno basi importanti e 20.000 soldati, pronti ad entrare in azione quando l’ordine sarà impartito. Trump, inoltre, desidera che l’Italia esca dall’UE, come avvenuto con la Gran Bretagna (è stato lui a indurre Johnson a mollare i tedeschi e il pericolso 5G dei cinesi).

Accordi Italia-Cina firmati oggi dal presidente Xi Jinping ...

E l’uomo di punta dei cinesi in Italia per il 5G è Davide Casaleggio, lobbysta numero uno che, proprio il 7 luglio, si è incontrato con Conte. Pochi istanti dopo, quella riunione è stata denunciata da una deputata repubblicana vicina a Trump, DeAnna Lorraine, che si è detta preoccupatissima. Si parla anche di una telefonata che Trump potrebbe fare a Mattarella per chiedergli (anzi, ordinargli) di fermare al più presto Conte e la sua deriva dittatoriale cinese, prima che lo faccia lui con altri metodi.

Il video si conclude con uno scenario inquietante. Trump non interverrà se prima non noterà una scintilla da parte del popolo. O cercherà di non farlo. Se scattasse una situazione particolare, invece sì. Del resto, non è un segreto che gli americani abbiano piani per muoversi e subito prendere il controllo della situazione con una manovra a tenaglia, che vedrebbe congiungersi le forze dislocate in Sicilia e al sud con quelle schierate nel nord-est. Se ciò si rendesse necessario…

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: http://formazioneconcorsimagistratura.blogspot.com

SULLA NOSTRA PELLE
Mercato globale o movimento globale?
di Noam Chomsky

Sulla Nostra Pelle

Mercato globale o movimento globale?

di Noam Chomsky

Il neoliberismo è il sistema economico-politico oggi imperante in tutto il mondo. L'autore concentra la propria attenzione sulle contraddizioni e le conseguenze spesso negative di questo modello economico.

"Il neoliberismo è il paradigma economico-politico che definisce il nostro tempo: indica l'insieme delle politiche e dei processi che consentono a un gruppo relativamente ristretto di controllare il più possibile la vita sociale allo scopo di massimizzare i propri profitti". Questo è un passo tratto dal libro "Sulla pelle viva. Mercato globale o movimento globale?" di Noam Chomsky.

Nel volume Noam Chomsky analizza il neoliberismo, pone in luce le distorsioni dell'interpretazione della stessa dottrina liberale classica che caratterizzano teoria e prassi degli alfieri postmoderni della deregulation, denuncia lo storico dominio americano (spesso reso possibile da generosi contributi pubblici alle industrie nazionali) e il disegno della Organizzazione Mondiale del commercio come longa manus di questo grande imperialismo globale che crea nuove povertà in termini di vita umana e di ambiente naturale tanto al Sud quanto al Nord del mondo.

Ormai, dice Noam Chomsky, tutto diventa globale ed il "pensiero unico" occidentale si materializza come intreccio di poteri e forme di dominio, di nuove forme di povertà, sfruttamento ed omologazione

Il problema, secondo Noam Chomsky, è che anche le cosiddette forze della sinistra di governo sembrano rassegnarsi all'ineluttibilità della ricetta liberista; inizialmente associato a Reagan e alla Tatcher, negli ultimi due decenni il neoliberismo è stato il credo economico-politico dominante a livello globale, adottato non solo dai partiti politici di centro e di destra, ma anche da buona parte della sinistra tradizionale.

Questi partiti e le politiche adottate rappresentano gli interessi diretti di investitori estremamente ricchi e di meno di un migliaio di grandi imprese. Al centro dell'analisi di Noam Chomsky ci sono il ruolo storico degli Stati Uniti nell'informare secondo un modello funzionale ai propri interessi politici ed economici l'intero equilibrio dei rapporti mondiali. Uno dei messaggi centrali del pensiero di Noam Chomsky è che la manipolazione delle coscienze, il gioco della distorsione dell'informazione, determina le condizioni ideali per il dominio sulla società da sfruttare. Noam Chomsky sostiene che stati e governi - tanto vituperati dai fautori del libero mercato - sono sostegni fondamentali per il sistema capitalistico al quale servono per la difesa degli interessi delle grandi imprese (sotto forma di sovvenzioni, fisco, ecc.) e sempre meno per tutelare i singoli cittadini, soprattutto i più deboli.

"I principi fondamentali del liberalismo classico trovano la loro naturale espressione moderna non nel dogma neoliberista, ma nei movimenti indipendenti dei lavoratori, nonché nelle idee e nell'azione di quel socialismo libertario espresso talvolta anche da grandi esponenti del pensiero del Novecento, come Bertrand Russel e John Dewey", scrive Noam Chomsky invitandoci a guardare oltre il confine che qualcuno vuole imporre al nostro immaginario.

Noam Chomsky è un noto linguista statunitense di origine russa e polemista politico.

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *