Dott. McDougall
Il dott. McDougall prende bonariamente in giro i carnivori così enormemente preoccupati delle carenze di B12 dei vegani, e un po’ meno bonariamente mostra la disonestà intellettuale di chi grida al “rischio B12” solo per far piacere all’industria della carne e dei latticini.
Le persone informate ormai non credono più che la carne sia indispensabile per fornire le proteine necessarie o che il latte sia la fonte privilegiata di calcio. Con la capitolazione del fronte di queste due tradizionali battaglie, la questione “vitamina B12” è diventata l’argomento più di moda quando si discute di dieta vegetariana stretta (vegana).
In realtà, il rischio di sviluppare problemi di salute, a causa di una carenza di vitamina B12 in una dieta vegetariana stretta, condotta con buon senso, è estremamente raro, inferiore a una probabilità su un milione. Sapevo già 40 anni fa che la vitamina B12 sarebbe diventato l’ultimo bastione per gli adepti della carne e del latte (e delle industrie che ne traggono profitto), poiché si tratta dell’unica critica che può essere mossa.
Ma fermati un attimo a valutare e confrontare le possibili conseguenze della tua scelta dietetica. Puoi scegliere di mangiare un sacco di cibi animali ricchi di vitamina B12 ed evitare il rischio di uno su un milione di sviluppare una forma reversibile di anemia o, anche se meno comune, un danno al sistema nervoso. Questa decisione, però, ti mette a rischio di morire prematuramente di infarto o ictus: una possibilità su due. Oppure, di tumore della mammella: una possibilità su sette. Di tumore della prostata: una possibilità su sei. Altre possibilità sono di diventare obeso, diabetico, osteoporotico, stitico, artritico e con problemi di digestione. Tutte condizioni causate da una dieta che contenga sufficienti quantità di B12 dal cibo, e delle quali le altre persone che conosci soffrono tutti i giorni, come potrai facilmente verificare tu stesso.
Quanti sono invece i vegani che hai incontrato che abbiano sviluppato una anemia da carenza di B12 o lesioni al sistema nervoso? Scommetto nessuno! Inoltre, hai mai sentito parlare di questi problemi, a meno che tu non abbia prestato attenzione particolare ai titoli dei giornali o delle riviste mediche?
Quei rari casi di carenza di B12, che si sospetta siano stati causati da una dieta vegetariana, diventano manifesti dei mezzi di comunicazione, perché “la gente ama sentire buone notizie sulle proprie cattive abitudini”. Tuttavia, informazioni più approfondite rivelano che questi “vegetariani” soffrono anche di malnutrizione globale, non solamente di una isolata carenza di vitamina B12, riconducibile a una dieta a base vegetale.
Per esempio, il numero del 23 marzo del 2000 del New England Journal of Medicine, ha pubblicato una lettera (si noti bene, NON un articolo scientifico!) dal titolo provocatorio “cecità in un vegetariano stretto”. La lettera descrive il caso clinico di un uomo di 33 anni che aveva sviluppato seri problemi visivi (neuropatia ottica bilaterale). Aveva iniziato a seguire una dieta vegetariana stretta all’età di 20 anni. Gli esami di laboratorio avevano dimostrato la presenza di deficit di vitamine A, C, D, E, B1, B12 e acido folico, così come di zinco e selenio. Prese nel loro insieme, tutte queste carenze vitaminiche e minerali indicano chiaramente la presenza di malnutrizione severa. La somministrazione di vitamina B12 intramuscolo aveva corretto l’anemia, ma non il disturbo visivo.
Siete in grado di capire l’incongruenza tra la storia di questo signore e il titolo della lettera? Cereali, verdura e frutta sono fonti ricchissime di acido folico e vitamina C (come pure di vitamina A, E, B1, zinco e selenio)! Lo stato di malnutrizione era quindi probabilmente causato da una malattia intestinale e/o da una dieta “vegetariana” scorretta. I titoli degli articoli di giornale pubblicati in tutto il mondo a seguito di questa lettera, rassicuravano gli amanti della carne e dei latticini che diventare vegetariano era stata per quest’uomo una decisione scriteriata.
L’esame della maggioranza dei casi riportati di carenza di B12, in relazione a una dieta vegetariana sia in bambini che adulti, rivela la presenza di analoghe incongruenze. I pazienti potevano avere problemi di malassorbimento e spesso provenivano da condizioni di povertà e/o di stile di vita eccentrico: ne consegue che i loro problemi di salute non erano semplicemente causati dall’eliminazione dei cibi animali. Comunque, credo che esistano rarissimi casi di pazienti con malattie da riferire a carenza di B12, derivante dall’adozione di una dieta vegetariana stretta da anni, mentre altri colleghi non sono d’accordo con me e sono convinti che in tutti i casi segnalati fossero presenti dei fattori confondenti.
Sebbene la vitamina B12 si trovi nei cibi animali, non viene sintetizzata dalle piante o dagli animali. Solo i batteri sono in grado di produrre vitamina B12 biologicamente attiva, e i tessuti animali immagazzinano questa “vitamina B12 sintetizzata dai batteri”, che poi passa nella catena alimentare a partire da animali che mangiano tessuti di altri animali. I ruminanti (come le mucche, le capre, le pecore, le giraffe, i lama, i bufali e i cervi) sono gli unici che contengono batteri nel rumine (cioè lo stomaco dei ruminanti) in grado di sintetizzare la vitamina B12, che poi passa oltre e viene assorbita nel piccolo intestino. Leoni e tigri ottengono la B12 mangiando questi animali.
Perché dunque una dieta a base vegetale, araldo di prevenzione e trattamento per le nostre più comuni malattie croniche, dovrebbe essere carente in qualunque modo? Questo tipo di dieta appare la più adatta l’uomo, ad eccezione di questo particolare aspetto. La ragione di questa apparente inadeguatezza è che noi ora viviamo in condizioni innaturali: tutto quello che ci circonda viene sanificato da lavaggi fanatici, potenti detergenti, disinfettanti, e antibiotici.
Per ridurre al minimo il rischio di qualunque problema di salute, raccomando a voi e alle vostre famiglie di seguire una dieta basata su cibi amidacei (cereali e legumi), verdure e frutta. Al fine di evitare la possibilità, estremamente rara, di diventare un titolo nei giornali nazionali, potete aggiungete, per puro scrupolo, un supplemento affidabile di vitamina B12. Ma questa non è praticamente mai necessaria se la dieta è ben impostata.
Fonte: http://www.agireora.org