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Anche l’Ansa ormai lo scrive… con Maxwell anche Clinton e Kevin Spacey sul trono della Regina!

Fa tremare la casa reale britannica una foto appena pubblicata sul Telegraph che ritrae Ghislaine Maxwell, l’ “anima gemella” del finanziere Jeffrey Epstein morto in carcere con l’accusa di gravi reati sessuali, seduta sul trono della regina Elisabetta II a Buckingham Palace, insieme con l’attore Kevin Spacey.

Quello che ancora non dice l’ANSA basandosi sull’articolo del Telegraph è che in questo momento sono al vaglio le foto, le email e varie intercettazioni di circa 300 persone molto influenti in Gran Bretagna che erano presenti negli archivi segreti di Epstein, solo per rimanere nel Regno Unito…

Lo scatto trovato dal Telegraph è del 2002 e coglie un momento di un tour privato a Palazzo avvenuto su invito del Duca di York. Visita che, alla luce dei fatti emersi attorno al caso Epstein, che hanno chiamato in causa anche il principe Andrea, e del recente arresto di Ghilslaine Maxwell, rischia di rappresentare un nuovo grave imbarazzo per la famiglia reale. È sempre il Telegraph, ripreso anche se con discrezione dal resto della stampa britannica, ad evocare nuovamente un coinvolgimento dell’ex presidente egli Stati Uniti Bill Clinton, che avrebbe partecipato al tour, sebbene non presente nella foto. Un’altra immagine ripubblicata anche dal Sun lo ritrae in cima alla scaletta dell’aereo privato di Epstein ‘Lolita express’ accanto a Ghislaine.

Che l’ex presidente degli Stati Uniti conoscesse Epstein e Ghislaine Maxwell è noto, ma il Telegraph riferisce di una sua partecipazione alla visita a Buckingham Palace con i due, che sarebbe avvenuta durante una sua tappa a Londra prima di proseguire per Blackpool, dove era atteso per un intervento al congresso del Labour Party.

Altra curiosità… Jeffrey Epstein aveva un dipinto di Bill Clinton vestito da donna nella sua casa di Manhattan

Il vestito rievoca quello indossato da Monica Lewinsky nel Sexgate, ed è molto simile a quello indossato dalla moglie Hillary al Kennedy Center Honors nel 2009. Ritratto di signore, parafrasando Henry James. Come riportano diversi media statunitensi e britannici, Jeffrey Epstein aveva un bislacco ritratto di Bill Clinton vestito di un abito da donna blu e scarpe rosse col tacco, appeso al muro nella sua casa di Manhattan. L’immagine ritrae l’ex presidente degli Stati Uniti disteso su una sedia nello Studio Ovale, e rievoca per il colore il celebre vestito indossato dall’ex stagista Monica Lewinsky nel Sexgate alla Casa Bianca, quello su cui sono state trovate le macchie lasciate da Clinton. Non solo: l’abito raffigurato nel dipinto è uguale a quello indossato da sua moglie Hillary al Kennedy Center Honors nel 2009. 

Come ricorda anche il Daily Mail, l’imprenditore Epstein e Clinton un tempo erano amici e l’ex presidente aveva volato più volte sull’aereo privato del finanziere ora defunto, soprannominato il Lolita ExpressClinton ha comunque negato di essere stato sull’isola di Epstein, una smentita che l’attuale presidente americano Donald Trump ha messo in dubbio.

“Sicuramente, però, l’esistenza dell’immagine è una nuova svolta nel rapporto tra Clinton, la sua famiglia ed Epstein“, crive il Daily Mail. Clinton ha fatto sapere di non essere mai stato a conoscenza dei crimini commessi da Epstein, ma una delle ex schiave sessuali di Epstein, Virginia Roberts, ha affermato di aver visto Clinton sull’isola per una cena in suo onore, poco dopo che aveva lasciato l’incarico, e lo ha ribadito quando è stata interrogata sotto giuramento.

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonti:

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=152703296424379&id=115679506793425

https://www.ansa.it

https://www.huffingtonpost.it

I PIANI SEGRETI DEL CLUB BILDERBERG (EBOOK)
Dalla crisi economica alle rivolte: il grande complotto dell'organizzazione che ci manipola nell'ombra
di Cristina Martín Jiménez

I Piani Segreti del Club Bilderberg (eBook)

Dalla crisi economica alle rivolte: il grande complotto dell'organizzazione che ci manipola nell'ombra

di Cristina Martín Jiménez

"Siamo sull'orlo di una trasformazione globale, tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta crisi globale e le nazioni accetteranno il nuovo ordine mondiale".

A dirlo è stato il banchiere David Rockefeller, uno dei fondatori del Club Bilderberg, un'organizzazione controversa che riunisce i maggiori nomi della politica e della finanza internazionali. Era il 1994 e nel 2008, non certo per caso, è scoppiata una delle peggiori crisi economiche mai viste.

Tutti i media hanno riportato contemporaneamente le stesse notizie, ogni giorno più drammatiche e allarmistiche. Tutti i Paesi hanno reagito allo stesso modo: austerità, aumento delle tasse, tagli e licenziamenti, sfociati in un caos generale che ha giustificato misure restrittive straordinarie.

Come mai governi che dovrebbero essere indipendenti e organi di stampa che dovrebbero agire nella massima libertà sono così allineati? Perché, dimostra la giornalista d'inchiesta Cristina Martín Jiménez, a manovrarli è proprio il Club Bilderberg, che fin dalla sua fondazione nel dopoguerra ha aggirato le sovranità nazionali per imporre un controllo mondiale centralizzato, basato su una moneta e un mercato unici.

Esattamente quello che l'Unione europea vuole imporre...

Il complotto non è un'illazione: questo libro spiega chiaramente, attraverso dati, nomi e coincidenze sospette, che la crisi è solo il primo passo di una truffa planetaria che ci sta trasformando in burattini nelle mani dei veri padroni del mondo.

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