La Sconfitta di Cronos
Come realizzare la liberazione indagando la natura del tempo
di Salvatore Brizzi
Il sottotitolo di questo libro recita: “Come realizzare la liberazione indagando la natura del tempo”.
L’autore del testo che avete fra le mani parte infatti dal presupposto che sia sufficiente osservare con attenzione il tempo, per realizzare che esso non scorre in alcuna direzione, poiché il tempo non è un oggetto della nostra coscienza, ma è la modalità con cui gli oggetti e il mondo intero ci appaiono.
Se tale osservazione diviene costante e prolungata, ci liberiamo dall’illusione del tempo e la natura della realtà emerge spontaneamente.
Dice l'autore
Vi dico sinceramente che questo libro non è un libro da regalare.
Mentre di alcuni altri miei testi affermo che sono ottimi da regalare (vedi Diario dell’Alchimista, L’Attenzione, Il bambino e il Mago) di questo non vi faccio mistero che si tratta di un libro personale, intimo, dedicato a chi sente l’urgenza di riflettere sulla natura del tempo e sul modo per liberarsene.
Non è uno scritto poco impegnativo, da mettere con noncuranza sotto l’albero di Natale! «Non esiste – né mai esisterà – alcuna prova dell’esistenza di una “cosa” chiamata tempo, né del fatto che il tempo sia capace di scorrere in una certa direzione, quasi fosse una “forza fisica” che agisce indipendentemente da noi, come la forza di gravità e la forza centrifuga. Detto per inciso, in 2 verità nessuna forza agisce indipendentemente da noi, ma questo sarebbe un discorso troppo lungo.»
Il testo ruota intorno al tema del Tempo, un tema che ho scelto perché La gestione del tempo sarà sempre più necessaria nei prossimi mesi/anni. Dal momento che il tempo, essendo psicologico, sta accelerando ogni giorno di più, a un certo punto, se non si vuole essere stritolati dal tempo, bisogna trovare il modo per uscirne.
Non potete continuare a inseguire l’accelerazione dei ritmi lavorativi e di quelli familiari, perché in futuro ci verrà richiesto sempre di più, finché un giorno il livello di stress non sarà più gestibile ed esploderemo.
«Immaginate di finire di leggere questa pagina e poi andare al bar più vicino a casa vostra. Nella vostra testa immaginate quel bar come già esistente.
In effetti, in questo momento esiste, tuttavia non potete sapere se esisterà fra 10 minuti, cioè quando ci andrete fisicamente, poiché quella realtà non è ancora stata creata.
Non si tratta di sterili speculazioni filosofiche, poiché la realtà viene creata istante dopo istante, non si trova da qualche parte ad attenderci. È un fatto autoevidente, non una speculazione filosofica.»
La prima edizione di La sconfitta di Cronos risale al 2010, ed è oramai fuori catalogo da tanti anni.
I tre argomenti principali trattati in quel libro erano:
- il salto vibrazionale della Terra, argomento che viene ampiamente ripreso nella parte IV di La Porta del Mago;
- la sessualità e la magia sessuale (argomento decisamente approfondito in La Sacra Sessualità);
- il tempo e l’illusione del tempo (accennato in Guerrieri Metropolitani e adesso ampiamente trattato in questa nuova edizione di La sconfitta di Cronos).
In pratica, questa nuova edizione è ciò che rimane dopo che la vecchia è stata tagliata e spremuta come un limone!
La focalizzazione su un unico tema – il tempo – rende questo libro più potente rispetto al precedente.
"Tu sei un'anima che si è addormentata nel suo apparato psicofisico, come un timoniere stanco che si è addormentato sul timone della sua nave, la quale adesso naviga senza meta e in balia dei venti.
RisvegliaLo.
La Disciplina è Forza, il Giusto Pensiero è Magia, la Calma è Potere."
- Victoria Ignis -
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Ma chi sono gli oppositori? Non sappiamo quanti siamo perché molti si nascondono impauriti tra la folla inconsapevole. Sono quelli che girano senza mascherina? Anche dietro alla mascherina c’è qualcuno dei nostri ma non c’è la fa ad uscire allo scoperto. Un giorno una figlia di una atea chiese a sua madre. Ma perché mi hai battezzato, visto che sei atea? La risposta fu”perche lo facevano tutti”. Questo è il dramma vero. Io ci sono, comunque. Il mio pensiero non ha museruola.