L’Onu: la Quarantena vìola i diritti umani

L’ONU ha lanciato già tempo fa l’allarme sulla situazione in Italia: il lockdown così rigido ritenuto indispensabile dal governo per combattere il Coronavirus, risulta essere una misura eccessiva che lede alcuni dei fondamentali diritti dell’uomo.

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Da settimane ormai, effettivamente, in Italia numerosi esperti si erano detti contrari agli eccessivi divieti e allo zelo di chi, dovendo far rispettare la legge, impediva ai cittadini di compiere anche azioni elementari, che in molti casi non andavano a ledere i diritti e la sicurezza di nessuno, come ad esempio stare in spiaggia da soli, senza nessun altro nei paraggi. I decreti governativi, per buona parte, sono incostituzionali e le limitazioni imposte non sono giustificabili, secondo gli esperti, con il contenimento dei contagi.

Diverse norme, infatti, andavano contro proprio a quella stessa Costituzione che è alla base dei nostri diritti fondamentali. La nostra salute, secondo l’ambasciatrice dell’Onu, doveva essere preservata in altri modi, e non togliendoci la libertà.

A marzo scorso, degli esperti indipendenti di diritti umani dell’Onu hanno esortato gli Stati ad evitare di oltrepassare i limiti, posti dai diritti umani, nel prendere le misure di sicurezza per rispondere all’epidemia di Coronavirus, e hanno ricordato ai governi che il ricorso ai poteri eccezionali non deve essere utilizzato per soffocare la dissidenza.

In una dichiarazione congiunta gli esperti indipendenti e altri relatori speciali dell’Onu hanno sottolineato che “Pur riconoscendo la gravità dell’attuale crisi sanitaria e ammettendo che l’utilizzo dei poteri di emergenza è autorizzato dal diritto internazionale in risposta a delle minacce importanti, ricordiamo agli Stati che ogni risposta di emergenza al Coronavirus deve essere proporzionata, necessaria e non discriminatoria“.

In un comunicato che riecheggia il recente appello sui diritti umani in genere (problema sollevato anche da diversi intellettuali), la ex presidente cilena Michelle Bachelet incitava i Paesi a mettere i diritti umani al centro di ogni risposta all’epidemia di Coronavirus.

Fonte: https://www.miglioverde.eu/lonu-la-quarantena-italiana-ha-violato-i-diritti-umani/

VACCINAZIONI: ALLA RICERCA DEL RISCHIO MINORE
Immunizzarsi dalla paura, scegliere in libertà
di Eugenio Serravalle

Vaccinazioni: alla Ricerca del Rischio Minore

Immunizzarsi dalla paura, scegliere in libertà

di Eugenio Serravalle

Questo testo fornisce informazioni mediche sui vaccini che tutti i genitori dovrebbero possedere, Eugenio Serravalle ripercorre anomalie e problemi della politica sanitaria di questi ultimi decenni; a voce dei pazienti, quella di chi ha vissuto in prima persona le conseguenze devastanti di scelte sanitarie operate spesso senza cautela e senza tutele per le famiglie coinvolte.

15 dei 29 Paesi europei non prevedono alcuna vaccinazione obbligatoria mentre gli altri 14 ne hanno almeno una. L'Italia rientra in quest'ultimo gruppo, ma con la tendenza, negli ultimi anni, a un aumento del numero dei vaccini per ragioni non sempre riconducibili all'obiettivo di tutelare la salute dei bambini.

La vaccinazione dell'epatite B è stata resa obbligatoria nel 1992 dall'allora Ministro De Lorenzo, in seguito a una tangente pagata dalla ditta produttrice del vaccino; le ASL hanno di recente introdotto incentivi economici a favore dei medici per ogni vaccino somministrato; l'allarme meningite è stato lanciato l'anno in cui statisticamente si sono registrati meno casi; l'invenzione della presunta pandemia da parte di organismi internazionali preposti alla vigilanza della salute ha incrinato definitivamente la fiducia dell'opinione pubblica nella loro credibilità.

Limitarsi alla denuncia non basta, e per questo l'autore vuole anche rispondere in modo puntuale e concreto alla domanda dei suoi pazienti: "Cosa farebbe, se fosse  Ministro della Salute?".

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