di Gordon Duff
Il presidente Trump, non di rado, ha posto l’assassinio di Vladimir Putin come ipotesi “sul tavolo”, come parte di una nuova politica, una politica in diretto contrasto con il diritto americano e internazionale.
Questa non è solo una vasta politica contro coloro che Washington ritiene nemici, ma la Russia è stata specificatamente indicata come obiettivo per omicidi di alto livello al fine di ottenere un cambio di regime. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo, durante un discorso politico presso l’Hoover Institute della Stanford University il 13 gennaio 2020, ha delineato la nuova politica. Il titolo del discorso era “La restaurazione della deterrenza, l’esempio iraniano”.
L’istituzione Hoover ha una lunga storia di legami con la CIA e riceve finanziamenti privati segreti da una varietà di “strani compagni di merende:”
– La “Fondazione Bradley”, viene citata dal Consiglio delle relazioni islamiche americane per islamofobia e odio.
– La “Scaife Family Foundation”, ormai da lungo tempo ceduta da Richard Mellon Scaife, miliardario estremista di destra che impiegava un esercito di agenti di sicurezza privati, usati per minacciare membri della stampa, e coinvolto nella morte di Steve Kangas, fondatore della stampa indipendente americana.
– La “Castle Rock Foundation”, un fronte per Adolf Coors, uno dei maggiori finanziatori di estremismo di destra e di russofobia negli Stati Uniti.
– La “Koch Foundation”, il più grande finanziatore per il negazionismo climatico attraverso i profitti dell’industria carbonifera.
L’ex presidente Herbert Hoover, da lungo tempo accusato di non aver saputo rispondere ai bisogni di una nazione affamata, durante i primi 4 anni della Grande Depressione del ’29, fu anche ritenuto responsabile di aver sostenuto Hitler nella sua guerra contro Russia. Solo di recente, dopo aver soppresso per 50 anni l’analisi della seconda guerra mondiale e il ruolo di Herbert Hoover, è stato pubblicato il libro “Freedom Betrayed: Herbert Hoover’s Secret History of the Second World War and Its Aftermath” di George H. Nash, che offre un riesame obiettivo di quei fatti.
Per i conservatori americani, la distruzione della Russia e la sottomissione del popolo russo per conto del “Deep State” sono sempre stati obiettivi fondamentali. Nel suo discorso all’Istituto Hoover, Pompeo ha dichiarato apertamente che un attacco alla Russia, al suo gruppo di comando e persino al presidente Putin, faceva parte della “nuova politica americana” sotto la sua guida.
Ha inoltre chiarito: “L’importanza della deterrenza non è limitata all’Iran. In tutti i casi, dobbiamo difendere la libertà. Questo è il punto centrale del lavoro del presidente Trump per rendere le nostre forze militari più forti che mai”. Questo è avvenuto, naturalmente, prima che i missili iraniani colpissero facilmente le difese missilistiche dei Patriot americani in un attacco umiliante. Il 16 gennaio 2020, tuttavia, il Pentagono aveva annunciato che 11 membri dell’esercito americano erano stati evacuati a Landstuhl, in Germania, per essere curati per le ferite riportate. La verità è che l’arsenale strategico nucleare russo oscura in modo significativo quello degli Stati Uniti, certamente dal punto di vista qualitativo e in quella zona, in modo schiacciante.
Quando il segretario di Stato Pompeo, dopo mesi di pianificazione, ha compiuto l’assassinio a mezzo droni del generale iraniano Soleimani, capo architetto della guerra di terra contro l’ISIS, non si aspettava molto dalla reazione dell’Iran. Quando poi è successo, solo pochi giorni dopo, che l’Iran ha cancellato la più grande base americana in Medio Oriente, con un devastante attacco missilistico balistico, costringendo gli Stati Uniti a ritirarsi e a chiedere ulteriori sanzioni, ha avuto la lezione che meritava.
Il vero problema è quanto la retorica di Pompeo sia reale e fino a che punto Pompeo e Trump stiano bluffando. Una cosa che è diventata chiara, tuttavia: sia Trump che Pompeo – un laureato della famigerata “Classe del 1986″ di West Point, un focolaio di estremisti russofobi chiamato “mafia del West Point” – non sono sufficientemente istruiti sulle realtà di guerra.
Conclusioni
Pompeo: “La distruzione di Soleimani è un esempio di una nuova strategia americana volta a dissuadere i suoi avversari. Ciò vale per l’Iran, la Cina e la Russia. Per proteggere veramente la ‘libertà’, è importante frenare tutti i nemici. Questo è il punto centrale del lavoro del Presidente Trump”.
Le dichiarazioni di Pompeo contro la Russia sono una preoccupante forma di odio dell’establishment, e una minaccia aperta contro un leader straniero… disattenzione, arroganza o follia? Il presidente Trump è pronto a sostenere Pompeo, come ha fatto con la disastrosa uccisione di Soleimani? Dobbiamo quindi chiederci, come possono essere state fatte dichiarazioni così gravi senza alcun respingimento da parte del Congresso o dei media? Non una sola parola è stata spesa… l’America si sta forse suicidando?
Articolo di Gordon Duff – veterano della guerra inel Vietnam, ha lavorato per decenni sui veterani e sui problemi relativi alla prigionia. È redattore senior e presidente del consiglio di amministrazione di Veterans Today, in particolare per la rivista online “New Eastern Outlook”.
Fonte originale: New Eastern Outlook
Traduzione: Luciano Lago
Rivisto da Conoscenzealconfine.it