Africa, addio al Franco CFA, Macron annuncia una nuova moneta: l’ECO

Il Franco CFA lascerà spazio all’ECO, una nuova moneta legata all’euro.

Sarà eliminato l’obbligo per i paesi africani di depositare il 50% delle riserve nel Tesoro francese. Macron: “Il Colonialismo francese fu un errore”. L’Africa dirà addio al franco CFA. Lo ha annunciato il presidente della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara, in una conferenza stampa congiunta assieme al capo dell’Eliseo ad Abidjan. La tanto discussa moneta, vestigio del passato coloniale francese, verrà sostituito dall’ECO. Parigi commenta che la fine del franco CFA porrà termine “a tutte le illazioni su questa moneta”.

In base al nuovo accordo, il cambio della moneta resterà ancorato all’euro. Decade però l’obbligo per i paesi aderenti all’unione monetaria di depositare il 50% delle proprie risorse nel Tesoro francese e quello di avere un rappresentante del governo di Parigi nel consiglio di amministrazione dell’autorità monetaria.

I paesi che adotteranno la valuta unica saranno gli otto Paesi che oggi costituiscono l’Unione economica e monetaria dell’Africa dell’Ovest: Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo. Restano fuori i paesi dell’Africa Centrale.

Un passo verso la “Moneta Unica Africana”

Parigi spera che questo sia un passo in avanti verso l’unione monetaria di tutto il continente africano. “L’accelerazione dell’integrazione monetaria nell’Africa occidentale per dotarsi di una moneta unica nel 2020, è stata decisiva per arrivare a questo importante passaggio”, ha detto una fonte all’Eliseo secondo quanto riportato da Tgcom24. Il prossimo passo sarà quello di fare in modo che sulla “base di questa integrazione monetaria” si potranno innestare “anche i Paesi anglofoni e quelli di influenza portoghese”.

Macron: “il Colonialismo francese fu un errore”

Nel corso della conferenza stampa, Macron ha commentato la fine del franco CFA dichiarando che il colonialismo è stato un errore profondo e una colpa della Repubblica.

Fonte: https://it.sputniknews.com/mondo/201912228443590-africa-addio-al-franco-cfa-macron-annuncia-una-nuova-moneta-leco/

L'ARMA SEGRETA DELLA FRANCIA IN AFRICA
Una storia del franco CFA
di Fanny Pigeaud, Ndongo Samba Sylla

L'Arma Segreta della Francia in Africa

Una storia del franco CFA

di Fanny Pigeaud, Ndongo Samba Sylla

Un libro inchiesta che mette in luce il vero potere di un sistema monetario!

Quando le sue colonie in Africa ottennero l’indipendenza, all’inizio degli anni Sessanta, la Francia eseguì un gioco di prestigio formidabile.

Pur riconoscendo ufficialmente la sovranità politica dei nuovi Stati, mantenne il controllo delle loro economie grazie a un’arma tanto potente quanto invisibile: il loro sistema monetario.

La Francia, infatti, esercitò una forte pressione sulle ex colonie affinché continuassero a utilizzare la moneta in uso in quei paesi fin dal 1945: il franco CFA, una moneta emessa e controllata da Parigi.

Il franco CFA è così diventato il cordone ombelicale che ha continuato a stringere il collo delle ex colonie e che ancora oggi – a più di mezzo secolo dalla fine del colonialismo francese – garantisce alla Francia il controllo di un’enorme area economica in Africa.

Oggi sono quindici gli Stati africani – con una popolazione complessiva di 162 milioni di persone – che appartengono alla cosiddetta “zona del franco”.

Da diversi anni il franco CFA è al centro di un acceso dibattito, non solo in Francia. Secondo il governo francese, il franco CFA è un fattore di integrazione economica e di stabilità monetaria e finanziaria. Per contro, secondo gli oppositori della moneta – che include numerosissimi economisti e intellettuali africani (e non solo) –, essa rappresenta a tutti gli effetti una forma di «schiavitù valutaria» che impedisce lo sviluppo delle economie africane.

Come scrivono gli autori del libro, «negli ultimi anni si sono moltiplicate le voci – in strada, sui social network, nei circoli intellettuali o artistici – che chiedono la fine del franco CFA». Come è noto, da un po’ di tempo a questa parte il dibattito è sbarcato anche in Italia: le dichiarazioni di alcuni esponenti politici italiani in merito al franco CFA hanno infatti scatenato un’aspra crisi diplomatica tra Roma e Parigi.

In questo libro, la giornalista francese Fanny Pigeaud e l’economista senegalese Ndongo Samba Sylla gettano per la prima volta luce, con un linguaggio semplice e accessibile, sui complessi meccanismi neocoloniali che si celano dietro al franco CFA e su come i dirigenti francesi abbiano combattuto – persino con la violenza – tutti coloro che negli anni si sono opposti al sistema CFA.

Un libro destinato senz’altro a far discutere, anche per le evidenti analogie che esistono tra il franco CFA e la moneta unica europea e più in generale per il crescente interesse per le questioni economiche che si registra nel nostro paese.

D’altronde, come scrivono gli autori, «non c’è nulla di più “politico” delle questioni monetarie».

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