di Cristoforo Barbato
Dagli anni ’60 ad oggi, sono stati molti i programmi finalizzati all’annichilimento psichico del nemico, militare e civile.
Sviluppo di armi non letali
Sebbene il diffondersi di armi ad onde di frequenza, bioenergetiche o psicotroniche sia stato a lungo ignorato dai mezzi d’informazione, negli ultimi decenni scienziati e ricercatori hanno scritto volumi e prodotto documentazioni sugli sviluppi e sull’impiego di sistemi d’arma “non-letali”.
Libri, articoli e saggi non specialistici, a disposizione del pubblico, coprono quattro decadi, dimostrando l’esteso interesse delle Forze armate e delle agenzie d’intelligence USA e dell’ex Unione Sovietica nella materia. Il Dott. Richard Cesaro, direttore dell’Advanced Sensor Program (Programma Sensori Avanzati), del Defence Advanced Research Projects (Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata della Difesa – DARPA) USA, venne ingaggiato nel 1965 per dare il via ad un progetto denominato inizialmente “Pandora” e negli anni seguenti noto come “Progetto Bizarre”.
Sul lavoro, cui collaboravano specialisti del calibro di Allan Frey, Joseph Sharp, James C. Lin, R.J. MacGregor, Milton Zaret, Ross Adey, Janet Healer, Sam Koslov, è stato generalmente mantenuto un rigoroso silenzio. Al Progetto Pandora, finanziato da tasse governative, presero parte oltre ai servizi segreti, istituzioni militari ed accademiche, corporazioni ed agenzie private. Prima, durante e dopo gli anni tra il 1965-70, i cardini del programma erano:
- Impiego a distanza delle microonde per interferire con le funzioni neuro-elettriche umane e provocare effetti sul sistema nervoso centrale.
- Utilizzo delle microonde per creare specifici effetti sugli organi, come disfunzioni cardiache, lesioni o necrosi dei tessuti interni, con distruzione delle funzioni metaboliche.
- Manipolazione dei campi elettromagnetici per provocare il condizionamento a distanza, operando sulla sfera emotiva. Inducendo, ad esempio, iper-eccitazione, stress subliminale, intemperanze comportamentali, aumento di suggestionabilità, tramite inibizione delle funzioni più elevate, ecc.
Il Progetto Pandora analizzò le possibili applicazioni delle frequenze biologiche come “input informativi” diretti (di sentimenti o di emozioni) e per rinforzare i ritmi cerebrali associati con il condizionamento e l’elaborazione di dati. Vennero, inoltre, studiati e potenziati i diversi metodi di trasmissione delle frequenze elettromagnetiche e di microonde, senza dover disporre di un equipaggiamento situato in prossimità del bersaglio (v. box Persinger).
Guerra psichica
Nel libro “Mind Wars” (Guerre Mentali, 1984) dell’ex corrispondente dal Pentagono Ronald M. McRae, si legge: “Determinate combinazioni di ampiezza e di continuità delle radiazioni elettromagnetiche esterne, comprese nel raggio di frequenza delle onde cerebrali, sono capaci di aggirare il meccanismo sensoriale esterno di alcuni organismi, inclusi gli esseri umani, e di stimolare direttamente le strutture neurali di livello più elevato nel cervello. Questa stimolazione mentale elettronica produce cambiamenti mentali a distanza, come allucinazioni e simili…“
Per McRae, poiché i livelli di energia sono minimi nelle radiazioni a frequenza estremamente bassa (Extremely Low Frequency-ELF), il cervello può confondere il segnale esterno con il proprio, imitarlo (un processo noto come allenamento bioelettrico) e rispondere ai cambiamenti. In un articolo di Robert O. Becker del Gennaio 1992, intitolato “Electromagnetism and Psi Phenomena” (Elettromagnetismo e fenomeni Psi) pubblicato sul “The Journal of the American Society for Psychical Research”, Becker espone: “La conoscenza delle frequenze magnetiche operative e dei meccanismi per codificare informazioni all’interno di esse, consentirebbe di inserire informazioni direttamente nella coscienza, senza che una persona ne sia consapevole: le probabilità che tale potere venga usato nel modo sbagliato sono enormi”.
Il geniale inventore e scienziato Nikola Tesla dichiarava in un’intervista per il New York Times, già nel Novembre 1915, che in un prossimo futuro le guerre sarebbero state condotte con l’uso di onde elettriche al posto degli esplosivi. Nove anni più tardi, un articolo comparso sulla Colorado Springs Gazette riportò che lo scienziato “aveva inventato il primo raggio letale invisibile, capace di bloccare gli aeroplani in volo…”.
Tutta la documentazione relativa alle ricerche ed agli esperimenti di Tesla, è in possesso dell’esercito USA, come conferma lo scrittore Michael Hutchinson nel suo libro “Megabrain” del 1986: “Il governo americano, fin dal 1940, ha condotto un’intensa ricerca nel campo della ‘guerra psichica’, applicando tecnologie alla mente.” Non sorprende dunque, come riporta l’americana Linda Hunt nel suo libro “Secret Agenda”, che l’esercito USA reclutasse scienziati tedeschi del calibro di Kurt Rahr nel Settembre 1947 perché lavorassero sui progetti segreti nel campo delle frequenze elettroniche. Eppure Rahr era un nazista e rappresentava “una minaccia assoluta per la sicurezza degli Stati Uniti“.
Dispositivi anti-sommossa
Prendiamo la seguente notizia apparsa sull’Earth Island Journal ed intitolata “Blinded by the Light” (Abbagliati dalla Luce): “Il Laser Focus World riferisce che la compagnia Lockheed Sanders ha sviluppato un’arma ‘difensiva’ laser destinata all’esercito. Oltre ad abbacinare i soldati nemici in azione, il PLQ-5 può anche venire applicato ad un fucile M-16 ed essere usato come ‘congegno anti-sommossa’ per immobilizzare contestatori civili“. Alle lunghezze d’onda cui è sensibile l’occhio, il non-letale PLQ-5 può risultare dannoso e potenzialmente mortale quanto un proiettile. Sono armi in grado di accecare migliaia di rivoltosi in pochi secondi, agendo in maniera simile allo scanner per i codici a barre in uso nei supermercati.
In base ai programmi per la difesa, l’Esercito degli Stati Uniti avrebbe iniziato a dotare le truppe di armi laser nel 1995. Il 30 Giugno del 1992 venne pubblicato “The Soldier as a System” (Il soldato come sistema), dove si dichiarava che: “Il ramo Ricerche e Tecnologia dell’esercito sponsorizzava 42 laboratori e centri di ricerca e sviluppo, impiegando approssimativamente 10.000 scienziati ed ingegneri. Il budget annuale di 1,3 miliardi di dollari è solo una piccola parte dell’intera spesa per la ricerca sostenuta dal Dipartimento della Difesa (DoD)”.
Del resto, esperti, giornalisti ed ex-ufficiali dei servizi segreti concordano su un punto: armi cosiddette non-letali esistono già da tempo e verrebbero impiegate su “bersagli” americani e stranieri, sia in contesti militari che civili.
Articolo di Cristoforo Barbato
Tratto da “Ufo Republic“, di Carlo Pirola
Fonte: http://www.revolucion2010.altervista.org/