È necessario soffermarci a riflettere sui cibi che introduciamo nel nostro corpo, pensando che nutriamo ogni singola cellula del corpo fisico ma, contemporaneamente, diamo energia ai nostri pensieri e alle nostre emozioni.
L’uomo può mangiare un po’ di tutto anche se bisogna riconoscere che non tutto viene digerito allo stesso modo e, soprattutto, non tutto è ugualmente utile. Nei c ibi che preferiamo o rifiutiamo, sono contenute molte informazioni. Essere attratti da un cibo particolare, ad esempio, rappresenta un’informazione ben precisa sulla nostra persona. La fame è sintomo del voler avere, voler introdurre; mangiare è il soddisfacimento di questo desiderio attraverso l’assunzione.
Ogni individuo ha il suo cibo ideale ma “il carburante sbagliato sovraccarica il motore”, ecco perché nella nostra società il malfunzionamento intestinale è diventato una cosa normale e inizia già da piccoli. Ci si dimentica che un intestino mal funzionante produce un sovraccarico tossinico che si ripercuote poi su tutto l’organismo. Per questo è importante la qualità dei cibi che consumiamo, ricordando però anche come questi cibi hanno perso molto di ciò che la natura aveva predisposto all’origine, perdendo la loro vitalità nonché raffinatezza. Tutti i metodi di preparazione, conservazione e cottura, non sono più naturali e l’aggiunta di sostanze chimiche prima nei terreni e poi nel prodotto finale, è ormai all’ordine del giorno.
Esiste un rapporto tra cibo e salute, tra cibo e malattia. L’alimentazione non è un rimedio, cioè non cura un sintomo, ma è qualcosa che posso utilizzare per prendere cura di me stesso quotidianamente. Inoltre, ricordiamoci che non ci nutriamo di solo cibo, i nutrienti essenziali per l’uomo non sono solo quelli alimentari ma tutto ciò che ci circonda. Il cibo rappresenta un nutriente fisico che influisce anche su altri livelli, ad esempio, il latte materno porta con sé lo stato emotivo della mamma.
Anche il sole, l’aria, l’acqua sono nutrienti fisici. Il sole è il calore che ci riscalda, è il fuoco che mettiamo nella vita… L’aria è l’elemento che energeticamente nutre il piano mentale: quando abbiamo pensieri confusi diciamo di aver bisogno di una “boccata d’aria”… L’acqua è l’elemento flessibile che permette l’armonia; il bere stimola l’attività renale, che ci parla a livello psicosomatico di un contatto intimo e profondo legato alla sfera emotiva.
Anche il sonno è un nutriente essenziale, infatti, è impossibile non dormire: con il riposo si recupera l’energia che serve per far funzionare la nostra “macchina” fisica. Anche le impressioni (colori, paesaggi, suoni…) sono nutrienti essenziali. I nutrienti emotivi corrispondono alla comprensione, alla comunicazione, al giudizio, alla rabbia, alla gioia.
Infine l’amore, il bisogno di contatto, di affetto, se non sono soddisfatti, creano squilibrio. Vediamo come spesso il cibo diventa la compensazione (anche nel bambino) di un vuoto interiore. Il latte materno è molto dolce e spesso infatti si utilizzano cibi dolci per compensare mancanza di affetto.
Fonte: http://www.misaky.it/alimentazione-corpo-emozioni-mente/