Zinaida Baranova (nata nel 1937) non mangia né beve dall’anno 2000, affermando di nutrirsi essenzialmente di Prana.
Alcuni la contestano, accusandola di mangiare di nascosto, o di nutrirsi tramite il “vampirismo”, altri ancora la considerano un fenomeno da studiare.
Zinaida Baranova ha avuto un singolarissimo percorso di trasmutazione fisica e spirituale, che l’ha portata alla capacità di nutrirsi di energia pranica. Prima era una normalissima persona, come tante: lavorava come ingegnere in uno stabilimento dell’industria alimentare, era iscritta al partito comunista sovietico e condivideva una visione materialista del mondo. Poi, dopo la morte dei genitori e soprattutto, del figlio di 18 anni, in un incidente stradale, cadde in una grave depressione… e le malattie non tardarono ad arrivare.
Diventa un’invalida, e dopo anni di “non vita”, in cui assume una decina di farmaci al giorno, decide di passare ai metodi della medicina alternativa, cominciando dal rifiuto della carne. Cammina a piedi nudi e fa delle docce fredde.
Nel marzo di 2000, durante la quaresima, inizia a vivere senza cibo, dopo aver sentito un “suggerimento” nella sua testa. Passano ancora 2 settimane, e la stessa “voce” le suggerisce di rinunciare anche dell’acqua. La sua pelle diventa simile ad una pergamena, coprendosi poi di minuscoli “buchi”. Zinaida si sente estremamente debole ma non demorde, e a differenza di tutti coloro che senz’acqua muoiono, lei ce la fa. Ormai è una “mangiatrice di prana”.
Per altri 9 mesi lotta contro i propri pensieri negativi (la cosa più difficile, secondo lei). Poi un bel giorno si sente veramente bene. Ricomincia perfino a studiare: all’Accademia della cultura vedica degli antichi slavi, poi si laurea in sociologia e psicologia.
Qui di seguito riportiamo un’intervista rilasciata dalla Barnova al prof. Ghennadi Belimov.
“La mia età biologica”, dice la Baranova, “è di circa 30 anni. Ogni tot mesi faccio controllare la mia aura, faccio tutti i test in un centro di ricerche olistiche, e pensi, sto ringiovanendo… potrei pure partorire, sposarmi… ma è troppo difficile trovare uno come me (ride)!”
Zinaida va a letto alle 21, ma all’una di notte si sveglia per comunicare (telepaticamente) con colui che lei chiama il suo “Dio Tutore” ed altre entità superiori. Poi si riaddormenta fino alle 4 o alle 6, e al risveglio legge la Preghiera.
“Quale preghiera?”, le chiedo. “Potrebbe darmela”?
“Certo… eccola: “Ciao Sole, ciao Angeli, ciao Spiriti della Natura! Vi ringrazio per tutto il bene che state apportando a beneficio della madre Terra e di tutto ciò che vive. Sia benedetto il mondo. Sia benedetto l’Universo. Sia sempre la Luce”.
“E poi come va, ha un buon umore per tutta la giornata?”
“Oh, ma io non conosco il cattivo umore”, – ride. “Da quando “Loro” hanno cominciato questo esperimento di cui sono oggetto, ho capito che devo vivere in armonia con la natura (vive in una casa isolata, in un paese del Caucaso del Nord), e posso dire di aver raggiunto questa armonia”.
Zinaida sa tutto delle sue incarnazioni precedenti e sa che le forze superiori l’hanno scelta per questo esperimento, non a caso, ma grazie alla sua storia personale: nelle varie incarnazioni precedenti era stata un’asceta in India ai tempi di Buddha, un monaco ortodosso nel medioevo, e una Ksenia di Pietroburgo nell’800 (beata della chiesa ortodossa). Nel suo cervello sono inattivi i centri responsabili della fame e dell’appetito.
…. Non potevo non chiederle dei suoi contatti con il «Dio Tutore».
“Cominciai ad avvertire la sua presenza fin dagli anni 90”, dice. “E’ molto alto… mi sono sentita stare nella sua mano, come un gattino, e ci stavo bene. E un «Ranta», un essere superiore… risponde di me davanti agli Dei… e anche lui ha avuto la sua trasmutazione, ma circa 30000 anni fa…”
Ora la Zinaida sta andando verso il percorso di guaritrice, e pratica la «Zhiva» (Forza vitale) degli antichi slavi, di tradizione Vedica. Dice: “Un giorno mi telefona un giovanotto, molto malato, malato di cuore. Gli dico che sono disposta ad occuparmi di lui, a patto che lui diventi responsabile della propria salute. Ho trovato la causa del suo male: la crudeltà. “Ma come”, mi dice lui, “io sono buono, aiuto il prossimo…” Sì… ma per tanti anni aveva fatto il cacciatore, e finché ci sono fiumi che scorrono di sangue animale, ci saranno fiumi di sangue umano… non a caso le guerre non finiscono mai… Chi compra prosciutto anche lui è responsabile della crudeltà nei confronti degli animali, c’è questa legge, la legge dell’equilibrio naturale… secondo i Veda dobbiamo rinunciare alla carne. Adesso questo giovane è diventato vegetariano, ha buttato via il fucile, sta molto meglio, e ora sto lavorando sulla sua foto creando per lui una forma-pensiero positiva…”
“Vivendo secondo i dettami di Zhiva, mi sono liberata degli occhiali», dice. «E sa come? Ho eliminato la rabbia“.
“Coma fa a non arrabbiarsi?” le chiedo. “C’è troppa ingiustizia”.
“E allora? Se lei si arrabbierà, cambierà il mondo? Al contrario, la rabbia alimenta le energie negative, e il pendolo del male oscilla sempre più forte.”
“Cosa pensa della scienza?”
“E’ molto limitata”.
“E secondo lei, questo è nell’interesse di qualcuno?”
“Probabile. I limiti della scienza sono globali, riguardano tutto il mondo, ostacolano la nostra illuminazione… perché dare ai popoli le conoscenze vere? Perché smettano di essere schiavi? C’è qualcuno di molto potente che non vuole separarsi dagli schiavi accecati della cui energia si nutre.”
Gli Dei hanno comunicato a Zinaida Baranova, che ora lei è come una sorta di pianta energetica che assimila tutti i microelementi necessari dallo spazio.
“Non ho più paura di apparire strana alla gente”, dice Zinaida. “Per nulla”.
Fonte: http://ilnuovomondodanielereale.blogspot.it