Per loro era meglio governare attraverso rappresentanti terreni…

Intervista a Mauro Biglino 

“Electric Sheep Comics”, ha il piacere d’intervistare Mauro Biglino, autore e saggista piemontese di numerose pubblicazioni.

Mauro Biglino

Mauro Biglino

Mauro Biglino ha lavorato per le “Edizioni San Paolo”, la casa editrice cattolica italiana del Vaticano, contribuendo alle traduzioni professionali dell’Antico Testamento. Questa collaborazione si è interrotta dopo la pubblicazione del suo primo studio ”Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia”, Uno Editori.

Le tematiche trattate nelle sue opere hanno sollevato accese discussioni tra teologi e credenti, sfociando in pesanti contestazioni ai danni dell’autore. Biglino afferma come sia evidente la mancanza all’interno dei testi sacri e quindi nella lingua ebraica, dei termini che identificano il concetto di Dio, di Creazione e di Eternità.

Al centro della disputa filologica c’è il termine “Elohim”, ritenuto dagli esegeti cattolici il vocabolo usato nel Vecchio Testamento per identificare proprio il Dio onnisciente. L’autore piemontese lo ritiene invece essere un vocabolo non traducibile, senza dubbio plurale – gli Elohim – e attribuibile a una razza non umana, protagonista delle cronache raccontate del Vecchio Testamento e capace di modificare geneticamente l’essere umano rendendolo “intelligente”. Il lettore che volesse approfondire gli studi di Mauro può leggere il suo ultimo libro “La Bibbia non parla di Dio”, Edizioni Mondadori.

L’intervista

L’intervista è curata da Roberto Napolitano. Le illustrazioni sono state realizzate da Riccardo Iacono e liberamente ispirate dalle risposte di Mauro Biglino.

Mauro Biglino - Intervista

Mauro Biglino – Intervista

ESC – Ciao Mauro, grazie per avere accettato il nostro invito. Da amanti della fantascienza ci piacerebbe cominciare questo incontro con una domanda tratta da “Il Club dei vedovi neri”, antologia di racconti scritti da Asimov. In quelle storie, il protagonista, invitava i suoi amici a casa per risolvere alcuni misteri. E per presentarli al lettore chiedeva  loro: Come giustifichi la tua esistenza?

M. Biglino – Per quanto riguarda la mia, con un po’ di sana ironia, direi che un giorno uno spermatozoo più rapido di altri ha raggiunto un ovulo che attendeva uno spermatozoo qualunque: non aveva preferenze, ha accettato quello che ha vinto la gara, lo ha accolto, si sono trovati bene, hanno collaborato… e sono nato io.

Se proprio devo pensare ad un senso, in questo momento spero di essere almeno un pochino utile a quegli uomini e a quelle donne che desiderano pensare con la loro testa: uomini e donne che non hanno la necessità di credere ma il desiderio di riflettere.

ESC – Hai lavorato per tanti anni per le Edizioni San Paolo. Ricordi il momento in cui hai sentito la necessità di raccontare a un pubblico più vasto il frutto della tua ricerca? Ci racconti come tutto è cominciato?

M. Biglino – Tutto è cominciato con la traduzione professionale dei codici ebraici dell’AT. Le Ed. San Paolo hanno pubblicato 17 libri da me tradotti letteralmente, come prevedevano gli incarichi che mi venivano affidati. Col procedere del lavoro, nel corso degli anni mi si è venuto a comporre sotto gli occhi un mosaico sempre più chiaro e coerente: un quadro decisamente diverso da quello che ci viene tradizionalmente raccontato. Ho iniziato a parlarne con i gruppi che frequentavo e all’interno di uno di questi c’era anche un editor; quest’ultimo mi ha presentato alla casa editrice “Unoeditori” che, con grande coraggio, ha deciso di darmi credito e di pubblicare le mie analisi. Così è iniziata questa avventura che mi ha stravolto la vita e che non ha più fine.

ESCChi sono gli Elohim? Da dove venivano? E se non ci sono prove tali da giustificare le due risposte, qual è la tua opinione?

M. Biglino – Come posso sintetizzare qui il lavoro contenuto in molti libri? Ci provo attenendomi ai dati biblici. Gli elohim erano individui tecnologicamente molto progrediti; erano strutturati in una scala gerarchica militare; hanno fabbricato l’uomo con l’ingegneria genetica e si sono spartiti il pianeta Terra dividendolo in sfere di influenza. Uno degli elohim, di nome Yahweh, è il protagonista dei racconti biblici, perché a lui è stato assegnato quel popolo col quale ha stabilito una sorta di contratto, una alleanza basata su impegni reciproci.

La Bibbia è dunque quell’insieme di libri che narra che cosa è stato fatto da quei signori in origine e che cosa ha fatto in particolare quello di loro che si chiamava Yahweh: un individuo in carne ed ossa che l’invenzione teologica ha poi trasformato in Dio, in totale assoluto disprezzo di ciò che è invece scritto nel testo biblico. Purtroppo l’Antico Testamento non ci dice nulla sul luogo della loro possibile provenienza e per questo aspetto dobbiamo affidarci ai testi di altri popoli che ci parlano chiaramente di quegli esseri come di “figli delle stelle” provenienti da mondi lontani.

Non ho motivi per dubitare di queste affermazioni visto che sono assolutamente coerenti con il resto dei racconti. Capisco che la risposta è molto sintetica e me ne scuso, ma in una intervista non si può fare diversamente: tutti i necessari approfondimenti si possono trovare in “La Bibbia non parla di Dio” (Mondadori) e in “La Bibbia non è un libro sacro” (Unoeditori)

ESCEsistono reperti giunti fino a noi che potrebbero confermare la presenza degli Elohim sul nostro pianeta?

M. Biglino – Sono talmente tanti che ho difficoltà a scegliere quali riportare. Consiglierei a questo proposito la lettura del libro “Scoperte archeologiche non autorizzate” di Marco Pizzuti, e “Our occulted history” di Jimm Marrs.

ESCQuale potrebbe essere un motivo per cui gli Elohim hanno smesso di mostrarsi?

M. Biglino – Nel testo “La Bibbia non è un libro sacro” ho dedicato un capitolo intero alla ricostruzione ipotetica di come può essere sorta una religione da una storia concreta come quella degli Elohim.

Gli Elohim sono dietro i poteri forti
Gli Elohim sono dietro i poteri forti
“Per loro era molto meglio governare attraverso rappresentanti cui demandare il potere e il controllo della umanità che essi stessi si erano fabbricati…”

Diciamo, che quei signori possono avere compreso, o deciso, che per loro era molto meglio governare attraverso rappresentanti cui demandare il potere e il controllo della umanità, rappresentanti che essi stessi si erano ‘fabbricati’ per risolvere le loro esigenze fondamentali, quelle tipiche di individui in carne ed ossa quali erano e sono.Questo processo di instaurazione di forme di controllo indiretto, pare essersi sviluppato – a partire dal VI-V secolo avanti Cristo – contemporaneamente in varie zone del pianeta e precisamente quelle in cui si erano formate importanti civiltà: Medio Oriente, India, Cina…Potrebbe essere stata quindi una decisione presa molto in alto, accuratamente programmata e poi applicata con modalità diverse, rispondenti alle caratteristiche socio-culturali dei vari territori in cui è stata concretizzata.

ESC – Ho notato che la maggior parte delle critiche provengono più dai “Fedeli” che non dalle istituzioni religiose. Quali sono i tuoi rapporti con le istituzioni delle tre grandi “Superpotenze” religiose?

M. Biglino – Dopo avere ovviamente perso il lavoro di traduttore ufficiale, non ho più avuto rapporti diretti con l’istituzione cattolica. Vedo che di tanto in tanto qualche teologo cerca di contrastarmi, ma lo fa riproponendo le vecchie tesi che ormai non reggono più. Il mondo ebraico è decisamente più variegato perché ci sono esegeti che si ribellano alle mie analisi, soprattutto in considerazione del modo in cui parlo di Yahweh, e al contempo ci sono rappresentati di gruppi di studio ebraici diretti da rabbini, che invece mi dicono di andare avanti, perché è giunto il momento di divulgare. Io procedo quindi con tranquillità e assoluta autonomia per la mia strada.

ESC –  In più di un’occasione hai dichiarato di voler organizzare tramite il tuo editore una conferenza con esponenti di religioni diverse, pensi che questo incontro potrà mai avvenire? Quali sono le resistenze maggiori?

M. Biglino – Piano piano forse ce la stiamo facendo: quando avverrà se ne darà ampia comunicazione. Le resistenze maggiori arrivano dalla teologia cattolica.

ESC – Completa questa frase: Penso che potrò ritenere conclusi i miei studi quando…

M. Biglino – Non penso che li potrò mai ritenere conclusi gli studi, data la vastità della materia. Ad esempio, nel libro “La Bibbia non parla di Dio”, ho dedicato decine di pagine ad una analisi parallela tra Antico Testamento e testi greci: se ne ricava che quei testi antichi raccontano le stesse storie e parlano degli stessi individui (elohim biblici, theoi greci) che hanno le stesse caratteristiche psico-fisiche, le stesse necessità materiali, le stesse attitudini, gli stessi atteggiamenti, gli stessi obiettivi, le stesse tecnologie, gli stessi mezzi con cui viaggiano, persino le stesse esigenze neurofisiologiche. Si tratta di un lavoro affascinante dagli sviluppi imprevedibili e quindi privo di un termine programmabile a priori.

ESC – Facciamo finta che… incontrassi l’Elyon biblico, cosa gli chiederesti?

M. Biglino – Di raccontarci tutto bene dall’inizio, perché i testi antichi dei popoli di tutti i continenti della terra sono troppo frammentari, anche se coerenti tra di loro nella sostanza. Io penso che l’umanità abbia il diritto di conoscere la verità e questa la devono raccontare quelli che hanno fabbricato il ‘sapiens’ e ne hanno poi seguito e condizionato lo sviluppo. Elyon era il comandante e, se lo incontrassi, lo richiamerei al suo dovere di dirci tutto.
Mauro Biglino incontra Elyon, il capo degli Elohim "Elyon era il comandante e, se lo incontrassi, lo richiamerei al suo dovere di dirci tutto".Mauro Biglino incontra Elyon, il capo degli Elohim

“Elyon era il comandante e, se lo incontrassi, lo richiamerei al suo dovere di dirci tutto”.

ESC Facciamo finta che… il mondo prendesse coscienza che la Bibbia non parla di Dio e che l’uomo è frutto di ingegneria genetica a cura di “quelli là” cosa cambierebbe?

M. Biglino – Conoscendo la realtà dei fatti, noi potremmo re-impostare la vita senza farci condizionare da chi, da secoli, detiene impropriamente il potere e controlla le nostre coscienze, proponendosi come detentore di verità che sono frutto di invenzione e sulla base delle quali noi dovremmo vivere con la speranza in una felicità futura. Noi dobbiamo conoscere le regole del gioco per potere giocare liberamente.

Cambierebbero in sostanza i rapporti di potere: i grandi e i potenti della terra verrebbero notevolmente ridimensionati; l’uguaglianza tra gli esseri umani acquisirebbe una dimensione più concreta; i grandi potentati religiosi che si definiscono fondati su presunti diritti divini, si rivelerebbero per ciò che sono in realtà; le guerre di religione perderebbero di significato e i vari ‘credo’ religiosi cesserebbero di fungere da alibi, utilizzati come copertura per curare ben altri interessi.
Senza ReligioniSe non ci fossero più religioni

“Cambierebbero in sostanza i rapporti di potere: i grandi e i potenti della terra verrebbero notevolmente ridimensionati; l’uguaglianza tra gli esseri umani acquisirebbe una dimensione più concreta”.

ESC – Quali sono i tuoi progetti futuri?

M. Biglino – Proseguo con lo studio e la divulgazione attraverso vari strumenti: ci sono proposte in corso di valutazione e progetti che si stanno concretizzando sia per l’Italia che per l’estero. Il più immediato, è un lavoro che esce su carta e in DVD di recente pubblicazione. Un prodotto che contiene ovviamente temi inediti, di uno dei quali, molto forte, non sono neppure in grado di prevedere le conseguenze.

Mauro ti ringraziamo per il tuo contributo e la tua simpatia. Ti facciamo un grosso in bocca al lupo per le tue prossime iniziative e speriamo di averti nuovamente ospite nel nostro sito

Intervista a cura di  Roberto Napolitano per “Electric Sheep Comics“,  illustrazioni di Riccardo Iacono

Fonte: http://www.electricsheepcomics.com

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