di Michael Guillen
In uno degli studi più provocatori e incompresi dell’anno scorso, scienziati degli Stati Uniti e della Svizzera hanno fatto una scoperta sorprendente sulle nostre origini.
Tutti gli esseri umani vivi oggi, sono la progenie di un padre e una madre comuni – un Adamo ed Eva – che hanno camminato sul pianeta da 100.000 a 200.000 anni fa, il che, per gli standard evolutivi, è come fosse ieri. Inoltre, lo stesso vale per nove specie animali su 10, il che significa che quasi tutte le creature che vivono oggi sulla Terra, sono state recentemente create da qualche evento seminale, tipo Big Bang.
Mark Stoeckle alla Rockefeller University e David Thaler all’Università di Basilea hanno raggiunto questa sorprendente conclusione, dopo aver analizzato i “codici a barre” del DNA di cinque milioni di animali di 100.000 specie diverse. I codici a barre sono frammenti di DNA che risiedono al di fuori dei nuclei delle cellule viventi – il cosiddetto “DNA mitocondriale”, che le madri trasmettono di generazione in generazione…
Ad ogni riproduzione, alcuni errori si fanno strada nel codice a barre, come succede quando si fotocopia ripetutamente un documento. Misurando gli errori accumulati – la sfocatura o “diversità” tra i codici a barre – gli scienziati sono in grado di dedurne il passare del tempo.È così che Stoeckle e Thaler hanno concluso che il novanta per cento di tutte le specie animali viventi oggi, proviene da genitori che hanno iniziato a riprodursi all’incirca nello stesso periodo, meno di un quarto di milione di anni fa. “Questa conclusione è molto sorprendente“, afferma Thaler, “e ho combattuto contro di essa più duramente che potevo”.
Che cosa abbia causato il rinnovamento quasi totale della vita animale sulla Terra, così poco tempo addietro, per ora, rimane un mistero. È possibile che si tratti di qualcosa di molto più potente delle bombe H; qualche evento che ha decimato la vita e a cui è sopravvissuto solo un unico gruppo di “genitori”, da cui sono discese le specie attuali, compreso l’uomo. Ma l’ultimo grande evento di estinzione di cui noi siamo a conoscenza – quello che ha spazzato via i potenti dinosauri – è accaduto 65 milioni di anni fa.
È anche possibile che ci sia qualcosa in natura che limiti naturalmente le dimensioni di una popolazione animale. Forse è un processo evolutivo integrato: quando una popolazione diventa troppo grande, per così dire, si blocca e deve ripartire da zero.
Nel loro rapporto, pubblicato su Human Evolution, Stoeckle e Thaler propongono altre possibili spiegazioni, tra cui, spiega Thaler, “glaciazioni e altre forme di cambiamento ambientale, infezioni, predazione, competizione da altre specie a causa di risorse limitate e interazioni tra queste forze”. Qualunque sia la spiegazione, aggiunge, il punto è questo: “tutta la vita animale sperimenta impulsi di crescita e di stasi o quasi estinzione, su scale temporali simili”.
Ciò che appare e che le creature della Terra tendano a stare in piedi e a cadere all’unisono. Ed anche se non sappiamo quale grande mago stia dirigendo lo spettacolo, abbiamo ora prove scientifiche che accreditano l’ipotesi che molto più spesso di quanto avessimo mai immaginato, il nostro pianeta è stato teatro di eventi catastrofici che hanno fatto tabula rasa di quasi ogni forma di vita. In sostanza, parliamo di grandi estinzioni di massa che sarebbero avvenute molto più frequentemente di quel che credevamo.
Molti commentatori religiosi fraintendono questo studio, pensando che significhi che la nostra specie è improvvisamente comparsa solo di recente. Per essere chiari: secondo i biologi evoluzionisti, le specie si sono sviluppate gradualmente nel corso di molti milioni di anni. Ciò che Stoeckle e Thaler affermano, è che qualcosa sia accaduto circa 100.000 anni fa, che ha creato popolazioni completamente nuove da specie esistenti da molto tempo.
Detto questo, lo studio di Stoeckle e Thaler si allinea con la Bibbia, in almeno due modi degni di nota. Innanzitutto, afferma che noi e tutte le altre creature della Terra, siamo nati da un evento di creazione recente e profondo, orchestrato da un meccanismo sconosciuto.
E in secondo luogo, i codici a barre del DNA rivelano che le specie sono quantizzate. Invece di un continuo succedersi di varietà animali, come ci si potrebbe aspettare da milioni di anni di evoluzione graduale, le creature rientrano in categorie di popolazioni molto distinte e decisamente separate – ciò che la Bibbia descrive come “generi”, dalla parola ebraica min.
“Darwin ha faticato a capire l’assenza di forme intermedie e le sue domande rimangono fruttuose (fino ad oggi)”, afferma Thaler. Ciò che il nuovo studio ha smesso in evidenza, spiega, è che “se gli individui sono stelle, le specie sono galassie. Sono ammassi compatti nella vastità dello spazio vuoto delle sequenze”.
Ma più di tutto, questo studio affascinante di Stoeckle e Thaler, fornisce prove concrete della sorprendente fragilità della vita ed è una lezione di umiltà per i potenti e arroganti che sono tra noi. Dimostra che siamo alla mercé di forze che non vediamo né comprendiamo; forze che hanno reso possibile la nostra esistenza alcune centinaia di migliaia di anni fa e che altrettanto rapidamente – in un batter d’occhio – possono annientarci.
Articolo di Michael Guillen
Fonte originale: https://www.foxnews.com/opinion/did-a-mysterious-extinction-event-precede-adam-and-eve
Tradotto da Catherine
Rivisto da Conoscenzealconfine.itFonte: https://crepanelmuro.blogspot.com/2018/11/un-misterioso-evento-di-estinzione.html