di Carlo Pisani
Il test – riportato nel video – mostra il primo volo di un velivolo elettrico concepito sulla propulsione, per effetto del fenomeno denominato “vento ionico”, ovvero lo spostamento d’aria, generato elettricamente in maniere statica, a seguito della carica delle particelle di azoto presenti nell’aria.
Sulla terra ferma, ma anche sull’acqua, nuove tecnologie legate al settore elettrico stanno contribuendo a rivoluzionare, di anno in anno, i mezzi a cui siamo abituati, senza distinzione tra auto, moto, traghetti o veicoli pesanti.
Dai ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology), arriva invece un’interessante progetto nel settore dei velivoli, con un traguardo in grado di segnare un nuovo primato per il volo elettrico, grazie allo sviluppo di una particolare tecnologia mirata all’eliminazione a bordo di qualunque tipo di componente con parti in movimento, come ad esempio motori, turbine ed eliche.
Il test nel video qui riportato, infatti mostra il primo volo di un velivolo elettrico concepito sulla propulsione per effetto del fenomeno denominato “vento ionico”, ovvero lo spostamento d’aria, generato elettricamente in maniera statica, a seguito della carica delle particelle di azoto presenti nell’aria.
Il risultato è un prototipo altamente efficiente, a zero emissioni, a zero rumore e quasi a zero manutenzione, basato su una serie di elettrodi ad alta tensione, circa 40.000 V, in grado di generare un’adeguata propulsione con una potenza di soli 600 W con una corrente di appena 15 mA, sufficiente ad ionizzare l’aria circostante le ali.
Il ricercatore a capo del progetto Steven Barrett, ha commentato i traguardi raggiunti riferendosi anche al suo interesse per il mondo della fantascienza “Ero un grande fan di Star Trek, questo mi ha fatto pensare che nel futuro ci potesse essere un aereo in grado di volare silenziosamente, senza parti in movimento, ma certamente nessuna elica o turbina è in grado di offrire un cosa del genere. Così ho iniziato a studiare gli aspetti della fisica in grado di garantire un volo senza l’adozione di parti mobili, e mi sono imbattuto in un concetto noto come vento ionico, che è stato analizzato per la prima volta già negli anni ’20”.
Nel video proposto il prototipo viene inizialmente “lanciato” per potersi librare in aria, con disattivato il sistema ionico, senza alcun risultato e con conseguente immediata caduta dell’aereo, in grado invece, con sistema ionico in funzione, di compiere un volo di 60 metri, in abbinamento ad un’apertura alare di oltre 5 metri ed un peso di soli 2,5 kg batteria a bordo compresa; un meritato confronto con quanto ad esempio fatto dai fratelli Wright nei loro primi voli sperimentali.
Dopo aver dimostrato che è possibile effettuare il volo ionico, ora il team lavorerà per espandere le sue capacità, ottimizzando ulteriormente questa nuova propulsione e la relativa struttura dell’aereo, così da cercare di ottenere tempi di volo più lunghi in condizioni operative sempre più ampie.
Tale tecnologia si presta sicuramente ad offrire un nuovo punto di vista per il settore aerospaziale, non escludendo a priori la possibilità di ottenere in futuro velivoli esenti da manutenzione, aerei senza equipaggio e a lunghe percorrenze, anche in combinazione alla possibilità di sfruttare direttamente l’energia solare, mini satelliti energicamente autonomi e magari anche aerei commerciali e di linea, a zero rumore e zero emissioni.
Articolo di Carlo Pisani