I benefici spirituali e psicologici del digiuno

Tutte le tradizioni religiose ed esoteriche, sia orientali sia occidentali, insegnano che il digiuno è un ottimo metodo per purificare il corpo e la mente ed accedere a dimensioni trans-egoiche e spirituali.

“Il digiuno è uno dei mezzi più grandi per avvicinarci a Dio”. Paramahansa Yogananda

La pratica del digiuno, descritta in tutti i testi di medicina, filosofia e mistica antica, rappresenta un aspetto integrante di numerose pratiche ascetiche, di purificazione, di evoluzione e di ricerca del divino ed è effettuata in tutte le scuole di benessere naturale.

Il digiuno è un purificatore e rivitalizzante spirituale: è una esperienza fisica, emozionale e profondamente mistica, poiché per tutta la sua durata vi è una forte e diretta connessione con la fonte dell’energia cosmica, pura e nutriente.

L’esperienza del digiuno è uno strumento per la realizzazione religiosa nel senso etimologico del termine re-ligo, collego di nuovo: ricollegare l’uomo a se stesso, alla sua esperienza attuale, alla sua dimensione globale e bio-psico-spirituale.

Rappresenta il mezzo d’elezione per ripristinare l’integrità spirituale ed il favore divino; per rafforzare le virtù ed eliminare gli ostacoli e le forze avverse all’integrità dell’individuo. Il massimo addestramento sta nell’equilibrata disciplina del corpo, della mente e dello spirito: è il nocciolo del digiuno.

Digiunare serve per riconnettersi alla coscienza cosmica, per espandere il proprio livello di consapevolezza e per comprendere l’unità del tutto.

Romano Guardini descrive in questo modo la permeabilità agli impulsi spirituali:

“Durante il digiuno avvengono delle trasformazioni interiori. Nello stesso tempo il corpo si rilassa. Lo spirito diventa più libero. Tutto si scioglie, diventa più leggero, si risente meno dell’intralcio e del fardello della pesantezza.

I limiti del reale prendono movimento; il campo del possibile si dilata. Lo spirito diventa più sensibile, la coscienza più lucida, sottile e forte.

Cresce la sensibilità per le decisioni spirituali, cresce la coscienza della potenza spirituale e diventa un pericolo pressante quello di non riuscire più a riconoscere chiaramente la misura del proprio destino, i limiti del proprio essere finito, la propria dignità e le proprie capacità: il pericolo dell’insuperbimento, della magia, della vertigine del divenire nello spirito”.

Gli effetti psicologici del digiuno

Nel corso del digiuno il cervello è stimolato ad una maggiore produzione di onde cerebrali di tipo alfa, grazie alle quali si sperimentano diversi livelli percettivi e sensoriali.


“Il digiuno è un’ esperienza umana fondamentale,
che trascende la semplice riduzione
dell’apporto alimentare”.
Paolo Testa

Durante il digiuno si sperimenta un particolare stato di coscienza alterato, dovuto a deprivazione sensoriale e a modificazioni del biochimismo interno:

emergono ricordi spontanei;
il mondo onirico si fa più vivido, ricco e facilmente rievocabile;
– aumentano sia la capacità di rilassamento sia la disponibilità respiratoria;
migliorano l’attenzione, la concentrazione e la memoria con potenziamento delle forze di pensiero e delle capacità associative;
– si ottiene una più fluida lucidità mentale con affioramento di idee creative;
– si modifica l’input degli esterocettori (Tart C., 1975): gli organi di senso percepiscono la realtà esterna in modo più fluido e raffinato;
– varia in maniera notevole la percezione cenestesica;
si è più facilmente permeabili alla percezione della dimensione spirituale e transpersonale;
si è maggiormente in contatto con il proprio mondo interiore ed emotivo;
– viene favorita l’integrazione delle funzioni emisferiche del cervello ed il collegamento tra conscio ed inconscio;
– si ottiene il progressivo dissolvimento delle tensioni muscolari croniche e della corazza caratteriale (Reich W., 1973);
– l’energia compressa diviene disponibile a nutrire tutta la persona (Boadella D., 1987);
– si verifica l’affioramento di aspetti psicopatologici compensati e/o mascherati;
– si ottiene la liberazione delle emozioni inibite (catarsi);
vi è maggiore consapevolezza, spontaneità, integrazione;
– aumenta la capacità di rilassamento, con riduzione degli effetti dello stress;
– si sviluppano volontà, controllo di sé, determinazione ed autodisciplina.

Fonte: http://guide.supereva.it

LA DIETA DEL DIGIUNO
Perdere peso e prevenire le malattie con la restrizione calorica
di Umberto Veronesi

La Dieta del Digiuno

Perdere peso e prevenire le malattie con la restrizione calorica

di Umberto Veronesi

Mangiare sano, mangiare meglio per dimagrire e sentirsi bene

Oncologo di fama internazionale, Umberto Veronesi si è sempre impegnato, oltre che nella cura, anche nella prevenzione dei tumori, promuovendo stili di vita più sani: fare attività fisica, evitare di fumare, mangiare bene e poco ogni giorno. Una dieta corretta ed equilibrata, infatti, unita ad abitudini salutari, è spesso in grado di scongiurare l'insorgere di gravi patologie.

Ma se i dati della ricerca scientifica confermano sempre di più lo stretto legame fra cibo e salute - come ricorda Veronesi -, purtroppo nella nostra società il problema della sovralimentazione viene spesso sottovalutato, o affrontato solo da un punto di vista estetico, dimenticando che l'eccesso di calorie introdotte nell'organismo attraverso il cibo è responsabile di disfunzioni cardiocircolatorie, diabete, cancro e può essere anche causa di mortalità precoce.

Per garantirci una sana longevità occorre però ripensare il modo in cui ci nutriamo:

  • è necessario basare l'alimentazione su una dieta adeguatamente variata, che moderi i grassi e non dimentichi mai frutta e verdura;
  • optare non solo per l'eliminazione del consumo di carne ma anche per la progressiva riduzione delle porzioni e delle calorie;
  • scegliere di mantenere il giusto peso corporeo, in un rapporto intelligente benessere, attività fisica e psiche.

In questo libro, Veronesi definisce le linee guida di un'alimentazione sana, proponendo anche un suo personale piano di dimagrimento, volto però non a ottenere una semplice riduzione di peso nel breve tempo, quanto piuttosto a diffondere una nuova consapevolezza del potere preventivo che molti cibi amici della salute ci assicurano.

Chi mangia poco vive di più. E' la scienza a dirlo.
Umberto Veronesi

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